L'ARRUFA-POPOLI (1848)

Da: Giuseppe Giusti, Scritti Vari (per la maggior parte inediti) in prosa e in versi, a.c. di  Aurelio Gotti, Firenze Monnier, 1863; p. 468

VAI IN FONDO

Giuseppe Giusti

 

HOME

 

VAI IN FONDO

 

 

Ateo, salmista, apostolo d'inganno:

Vile se l'odia, se ti palpa abietto;

Monco al ferro, centimano al sacchetto;

Nel no, maestro di color che sanno;

 

Sotto l'ammanto dello stoico panno

Cova il cuor marcio e il mal dell'intelletto;

Invidioso, oltracotante, inetto,

Libera larva di plebeo tiranno:

 

Tutto sa, nulla fa, tutti disprezza;

Sonnambulo ha il cervelllo e la scrittura,

Sofista pregno d'infeconda asprezza;

 

Feconditą del mulo a cui natura

Dič forte il calcio e pił l'ostinatezza,

Ed i coglioni per coglionatura.

 

FINE

 

 

TORNA SU

Giuseppe Giusti

 

HOME

 

TORNA SU