L'uomo moderno, più dell'antico, ha forte e vitale bisogno di vivere in compagnia della dimensione naturale, proprio perché la sua vita è sempre più occupata dalle necessità artificiali (tecnica, vita cittadina, spopolamento delle campagne...ecc.). Il bisogno della natura è diventato pertanto nel nostro tempo, una necessità più che un lusso.
Ciononostante, la gente d'oggi, se con certa facilità accetta il ruolo da turista della natura, difficilmente sa dire con credibilità piena:
Lavoro agricolo, ti amo !
Ciò dipende dal fatto che il concetto dell' Amore moderno, è fortemente imbrigliato dall' idolatria:
se per es. vien detto alla donna: ti amo! Ad esser amata, spesso è l'idolo della lussuria e non la donna, buona compagnia dell'uomo istituita da Dio.
Se vien detto a se stessi, ti amo ! Ad esser amato, spesso è l'egoismo di sé e non tanto il dono di sé nel nome di Dio e della fratellanza universale.
Se vien detto a Dio, ti amo ! Oltre a farlo sempre più raramente, quando lo si fa, ad esser amato invero son più le convenienze personali che si spera conseguire dalla fede, che la predisposizione al sacrificio della Croce, secondo l'esempio del Cristo.
Pertanto, se vien detto alla natura ti amo ! Ad esser amato è più lo sfruttamento della stessa natura a scopo speculativo o redditizio che a scopo promozionale per il bene dell'umanità e della stessa natura.
(....) .
Essendo questo il contestuale concetto prevalente dell'Amore, non sono molti quelli che possono dire con sincerità e libertà di spirito:
O lavoro agricolo ti amo!
Perciò, allo scopo che tale numero aumenti, è bene ricordare due cose:
1° : è necessario recuperare un concetto dell'Amore integrale secondo la legge divina, onde il Creato e le Creature sono da usare con rispetto, perché doni insostituibili di Dio;
2° : ancora oggi, nonostante l'ambiguità suddetta del concetto dell'amore in generale, e nonostante che il lavoro agricolo sia esercitato da una fetta di umanità sempre meno numerosa e sempre più circoscritta e colpita dalle reazioni naturali all'inquinamento, lo stesso lavoro agricolo resta un cardine fondamentale della salute fisica e dell'igiene privata e publica, della crescita spirituale e armonica degl'individui come dei popoli.
Infatti se lavori e produci correttamente mediante l'agricoltura, non inquini né l'ambiente né le persone. Pertanto produci rispettando il Creato e le Creature. Per contro, se lavori e produci male, cioè calpestando le leggi naturali in agricoltura, inquini l'ambiente e le persone, anzi, talvolta uccidi sia l'uno che le altre.
FINE
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