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INDICE
Testo : Utilità moderna del treno
Immagini: La macchina, la stazione, il personale
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1.Santa Maria Novella (FI), arriva un Eurostar al binario 10. Questa nuova generazione di treni più veloci (progettati e prodotti in Italia), viaggiano con due vetture pilota, una in testa e una in coda. Non hanno pertanto né le carrozze con cabina di guida, né il locomotore smontabile. Hanno invece le "vetture pilota", cioè vetture fisse, che albergano la cabina di guida, il motore trainante e i suoi accessori, e non si separano mai dal resto del treno, onde risparmiare tempo a congiungere o disgiungere. Anche se più confortevoli, tuttavia i vagoni non possiedono le cabine, ma solo sedili: e ciò può essere un limite, per i lunghi viaggi, poiché la cabina protegge di più e fa sentire di meno la stanchezza del viaggio. | |
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3. Un altro Eurostar : questo ha una vettura pilota che non è tutta dedicata alla cabina di guida e al motore, ma unisce il vano macchinista e motore col vano passeggeri (crf. anche Foto 4). | 4. |
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5.Una cabina di guida con la strumentazione, in un treno regionale. Nonostante le frequenti fermate di questi treni locali, essi raggiungono in alcuni tratti, con estrema facilità, la velocità di 160 km orari (per es. nel tratto Castiglion Fiorentino- Arezzo). Però la stessa velocità non dipende solo dal guidatore che decide di andare più forte o più piano, ma anche da una segnaletica precisa, analogamente alla circolazione su strada. Inoltre, dal treno si pretende la puntualità d'arrivo e non solo di partenza: questa giusta esigenza del publico può esser però soddisfatta, soltanto se si mantengono le sufficienti velocità durante il percorso. Purtroppo, il ritardo di un solo treno può innescare una catena di ritardi nella linea : pertanto la negligenza o l'errore di un convoglio, costringono loro malgrado, altri treni e passeggeri, al ritardo rispetto all'orario prefissato. E questa facilità con cui l'errore volontario o involontario di uno si riflette sugli altri, è il punto debole della efficienza ferroviaria. Ciò spiega in parte, come sia difficile che il treno non tardi mai. Ma i treni attuali, sembrano molto migliorati rispetto al passato, e i ritardi oltre ad esser meno frequenti (talvolta rari), sono decisamente più contenuti entro i dieci o entro i venti minuti. | 6. Finalmente si parte : ma il macchinista non può fare a meno di valutare positivamente che qualcuno si prenda la briga di fotografare chi lavora (e non solo il bel paesaggio e o le belle donne). |
7. Stazione di S. Giovanni Valdarno, transitata a destra da un treno cisterna, a sinistra da un regionale che va verso Roma: sullo sfondo la cupola di S. Maria delle Grazie (?). | 8.Piove: perciò la luce della carrozza, contrasta e si riflette con il nuvolo e l'umido dell'esterno, nei pressi di una stazione del Valdarno. |
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9. Piove a dirotto, lungo l'Arno in mezza piena : le luci della carrozza si riflettono nel vetro della finestra . |
10.La stazione senza passeggeri e servizi visibili, è un luogo abitato solo dal ferro e dalla corrente elettrica: e tende a sottolineare la solitudine e la desolazione delle cose inanimate. |
11. Il controllore o capotreno, chiede il biglietto e fa scendere alla prossima fermata, chi non lo possiede: propina multe per le infrazioni ma spesso si limita a rimproverare e a esortare. |
12. Arezzo situato nella linea Roma-Firenze-Bologna, gode di un traffico notevole. Ma se non si sprovincializza nel mercato e nei servizi, finirà per perdere di importanza, e molti treni saranno trasformati in diretti, cioè non fermeranno ad Arezzo, come già in parte avviene. |
13. Nel contatto quotidiano coi viaggiatori, il Controllore, deve saper trattare con tutti i caratteri, e se possibile tutelare al meglio il buon nome del servizio pubblico. |
14. Lavori in corso: La manutenzione dei binari e dell'apparato macchine, rappresenta un capitolo importante nel bilancio delle Ferrovie. |
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15. Continui annunci e cartelli, richiamano i passeggeri a servirsi dei sottopassaggi e a non oltrepassare i binari. La gente per lo più ubbidisce di buon grado. Tuttavia vi è sempre l'eccezione, dettata talvolta anche dalla necessità: per es. una persona anziana con pesante bagaglio, non fa volentieri il lungo percorso dei sottopassi e se può, tenta d'attraversare i binari. In questi casi tuttavia, sia i poliziotti che i controllori, se richiesti, si dimostrano comprensivi, cioè hanno il senso della necessità che può incombere. |
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Domenico Giuliotti (1877-1956), descrivendo il trenino che ai primi del 900 risaliva da Firenze fino a Greve, ha sferzate micidiali (come sa fare lui) contro quella macchina e le diavolerie della tecnica moderna. Ma questo giusto profeta del Chianti, va saputo capire: egli vedeva non tanto la tecnica in se, quanto il cattivo uso della tecnica stessa; e lo vedeva pericoloso e imminente nei suoi sviluppi peggiori (siamo alla vigilia della II° guerra mondiale), e pertanto protestava, non sempre distinguendo dalla bontà in sé che hanno le cose anche tecniche, dal cattivo uso che l'uomo può farne, sporcando l'ambiente, alterando la sanità della vita quotidiana, o addirittura usandole come mezzi di sterminio bellico.
In realtà il treno è una invenzione geniale, una comodità in più, ecologica, sicura, veloce, comoda per muoversi su corte come su lunghe distanze, capiente per passeggeri e merci. Ma descriviamo brevemente una ad una, le caratteristiche ordette.
Il Treno è dunque ecologico perché usa per la maggior parte, l'energia elettrica: è infatti minoritaria la rete ferroviaria nazionale, che va a gasolio. In Toscana per esempio, ci sono a tal proposito, tre eccezioni: da Sansepolcro a Perugia, da Firenze a Siena, da Firenze a Borgo S. Lorenzo; più frequente la linea a gasolio, si trova invece in altre zone, come ad esempio in Sardegna. Ma caratteristica di queste linee non elettriche, è spesso, l'avere un solo binario; pertanto è evidente che quando si passerà alla linea elettrica, probabilmente verrà fatto pure il secondo binario, là dove tuttoggi manca. In conclusione, il fondamento elettrico o ecologico del treno è un fatto talmente acquisito, che le eccezioni a gasolio, son destinate a scomparire, allorché col tempo si farà più necessario la maggior capienza delle linee.
Il treno è più sicuro dell'automobile, perché camminando su rotaie prestabilite, non è soggetto agli ingorghi del traffico e ai frequenti rischi di incidenti.
Il treno è divenuto da tempo, un mezzo veloce: esso è più lento dell'aereo ma più veloce del cavallo, dell'automobile e dei camion, della nave e delle coriere. Infatti a causa del traffico che intasa le città o le strade o le autostrade, anche le auto di grossa cilindrata, sono costrette a far code e rallentare. E pure quando la via è libera, spesso non lo è abbastanza per permettere a tali bolidi come alle stesse utilitarie, tutta la libertà di guida e la sfrenatezza di cui sarebbero potenzialmente capaci. Al contrario un Eurostar, preso a titolo d'esempio, può raggiungere i 260-300 Km orari, e impiega circa tre ore nel tragitto Roma-Milano, mediante la linea veloce: la distanza Roma Milano, si è dunque più che dimezzata (prima occorrevano, sembra, sette ore circa).
Il treno è comodo: permette di fare tante cose durante il viaggio: ci si può riposare, si può mangiare, leggere, conversare, riflettere, dormire... . Nei treni Eurostar (ma anche Intercity) è attivo un servizio bar, la vendita dei giornali. Nel treno si può trasportare un considerevole bagaglio e perfino la bicicletta: nei convogli regionali c'è un apposito scompartimento, dove sistemare le biciclette; negli intercity e eurostar, la bicicletta va smontata e messa dentro un sacco, per trasportarla. In alcuni treni, ci son le cosidette cuccette, per dormire.
Il treno può trasportare un gran numero di persone e merci: va da un minimo di due vagoni ad un massimo di circa undici tredici. Per lo più tuttavia, trasporta persone; meno frequente è pertanto il trasporto delle merci . Ma entrambi i settori sono destinati ad essere potenziati: quello dei passeggeri perché serve più rapidità e puntualità; quello delle merci, perché il trasporto su strada, fino ad oggi preferito dalle aziende, è già saturo e responsabile di eccessivo inquinamento; pertanto occorre diminuire tale traffico, aumentando il volume del trasporto merci, ferroviario.
Il treno è stato fino ad oggi, una produzione nazionale (pure esportata in Europa e in America), sia nella parte delle carrozze che delle locomotive. Ed anche la famiglia veloce cominciata col Pendolino e poi seguita dall'Eurostar (che in pratica è il Pendolino, corretto dei difetti), è un prodotto italiano, sia nella meccanica che nel design: la parte meccanica è opera soprattutto della Breda e dell'Ansaldo; quella estetica, soprattutto di Pininfarina, Giugiaro, Bertone. Sono tuttavia delle eccezioni il cosidetto TAF a due piani, che viaggia soprattutto tra Firenze e Pistoia, e il MNUETTO, a due vagoni, nei quali, dicono i ferrovieri, è presente anche l'industria straniera.
FINE