IPOCRISIA DI UN CERTO ANTISEMITISMO

 

28-1-07

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               Un tempo gli Italiani erano tutti o quasi tutti fascisti. Oggi, tramontata quell'epoca erronea, a parole son tutti o quasi tutti antifascisti e antinazisti. Ma il fronte molto ampio dell'antinazifascismo italiano, in Italia come altrove, è pieno di contraddizioni:

                esso si pone come un dogmatico portatore di rivincita verso il passato errore nazifascista; ma in se stesso tutela e propina idee naziste; anzi se ne vanta pure e talvolta accusa il cattolicismo e l'anime di buona volontà ovunque si trovino, di conservazione e retrogadismo, solo perché quelle medesime anime vedono meglio, e non son disposte a farsi ingannare una ennesima volta, dal passato errore della vicenda tanto nera quanto nefasta, del nazifascismo.

                Orbene quali sono queste contraddizioni che dimostrano l'insufficienza antisemita, sposata spesso da ideologie sinistrorze e ateoidi più di quanto sia assunta dalle destrorze e liberiste-ateiste?

                La più grande contraddizione in assoluto, è l'assunzione dell'aborto; subito dopo viene l'eutanasia; poi la fecondazione in provetta o assistita; l'assassineo di embrioni a scopo sperimentale e in generale l'aver ridotto il  sacro rispetto della vita, in passato più rigoglioso, a un qualunque pensiero di sopraffazione che considera la vita stessa, né più e né meno che un insieme  di cellule e geni da poter manipolare a proprio piacimento.

                Infatti l'ideologia nazista più della fascista, programmando la Razza superiore, così come negava agli uomini una unica e uguale dignità, allo stesso tempo negava al Creatore la giusta riconoscenza filiale, per essere invero il Padre di tutti gli uomini, nessuno escluso. Se dunque alcuni uomini erano superiori e altri inferiori, e anzi il Creatore stesso ciò avrebbe voluto, bisognava punire o eliminare o neutralizzare in tutti i modi, coloro che inferiori non si sentivano o non volevano sentirsi: onde tutto diventava lecito, anche gli esperimenti  che costavano vite umane, anche la programmazione degli ariani, la eliminazione sistematica degli Ebrei, anche le deportazioni note, nei campi di sterminio...ecc. .

                L'ideologia nazifascista traeva dalla teorizzazione della razza superiore, ogni prosperità o aspettativa del proprio futuro. Allo stesso modo, l'ideologia atea e ateistica moderna, trae dalla teorizzazione della Vita superiore (cioè quella vita già adulta che si vede con gli occhi, e che non è più embrione o feto) ogni giustificazione per sopprimere la Vita inferiore, cioè quella degli embrioni, dei feti, i quali son artificiosamente degradati a non persone, a pezzi di cellule morte e manipolabili, anzi perfino sopprimibili; e in generale trae dal divorzio legalizzato e da ogni svalutazione e rottura della famiglia, motivo per perseguitare l'esistenza dei bimbi e dei giovanetti. Infatti, il divorzio, che altro è, se non un accordo legale per sancire la separazione dei genitori a scapito dei figlioli? I figli son le prime vittime dei litigi e delle separazioni dei coniugi.

                In conclusione il nazifascismo sopravvive eccome, come ideologia che dissacra la vita e la famiglia, anche se ha sostituito oggi, alla teorizzazione della Razza Superiore la teorizzazione della Vita Superiore, cioè degli adulti giovani e vecchi, rispetto ai più giovani, ai bimbi e ai non nati.

 

FINE

 

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