L'ARTE DEL DELITTO SCOPERTO, CHE HA RESO NOTI  SCRITTORI E REGISTI , E' FASULLA NELLA SOSTANZA

20-7-06

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                Un filone letterario, quello del poliziotto bravo che scopre l'assassino, si è tradotto in un gran numero di film e telefilm con numerose varianti, e appendici attuali o moderne.

                Orbene tutta questa famiglia estetica, nonostante vada per la maggiore o quasi, è una estetica necessaria, benefica, promotrice della umanità e del passatempo migliore  ?

                La risposta è che si tratta di una estetica preferita, ma non necessaria; è una estetica fasulla, che nasconde l'incapacità ad elevarsi per perseguire maggior grandezza, stando sempre incollata alla premessa fondamentale della sua esistenza, vale a dire il delitto, la morte colposa, il killer. Questo gusto inappacabile della risoluzione dei delitti, riduce l'arte o a un indovinello o a un enigma problemico da risolvere.

                Ma è evidente che il discorso artistico non può essere confinato a un enigma da risolvere, così come non può essere confinato alla violenza gratuita ed eccessiva, al vuoto concettuale e comunicativo, in ultimo pedagogico, oltre le necessità del mercato.

FINE

 

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