LA BALZA DI SAN FRANCESCO.

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BALZA DI SAN FRANCESCO SOPRA VILLA TIFI DI CAPRESE MICHELANGELO (AR).

  Balza di San Francesco : sopra sasso al completo; sotto: particolare col perimetro (segnato in rosso) della impronta che in effetti può contenere comodamente un uomo seduto , avendo profondità di 20-25 cm (foto del 12-2-06) .
Come vedesi al centro della cartina , la Balza di S. Francesco non è solo un sasso ma  è anche un poggio che prende il nome dal Sasso o Balza di S. Francesco medesima . Si trova sulla sponda destra della Valle del Singerna a 6-10 Km da Caprese e a 3-4- Km da Villa Tifi e Tifi . E' pertanto situata sullo spartiacque tra la Singerna (affluente del Tevere) a sinistra di chi guarda e la Catanna (affluente del Singerna), a destra di chi guarda , a 731 m. d'altitudine .

 

                Il sottoscritto, nativo di quei luoghi , li conosce a menadito : so pertanto che il Sasso detto : Balza di S. Francesco , segnato sopra nella carta, esiste tuttoggi , non solo come toponimo ma anche fisicamente, come si vede nelle fotografie superiori :

                è un masso semiiclinato di circa 4-5 metri quadri,  sul sentiero che prosegue per le località dette Olmo ( gigantesco olmo che tra tanti denomina un pianoro) e Croce Coperta (antico romitorio) , lungo l' antica mulattiera verso il santuario della Verna .

                Esso ha nella parte centrale inferiore una cavità concava che  in effetti potrebbe essere  il segno di una o più persone che vi si sedettero , appoggiandovi oltre al bacino e parte dei femori , anche il gomito e avambraccio sinistri, nel buco soprastante la cavità , proprio a giusta portata :

                ma secondo la gente di Villa Tifi,  la cavità e il buco da gomito (oggi sciupato dalle intemperie) non sono i segni scavati da una o più persone qualunque , bensì , si dice tuttoggi , sono i segni lasciati dal santo Francesco di Assisi , che andando da Assisi alla Verna , prese la scorciatoia che dalla Villa di Tifi va verso la Croce coperta, e giunto nel luogo detto oggi Balza di San Francesco, si fermò su tale masso a riposare; e per miracolo , il masso stesso volle far posto al fraticello sfinito dal viaggio e dalle penitenze  :

                fin da bambino ho sentito questa versione dei fatti , da mia nonna , i miei genitori , e vari paesani .

                Ho sempre pensato pertanto ,  trattarsi di una tradizione soltanto orale , tramandata da una generazione all' altra .

                Ma con notevole sorpresa , costato che vi è pure un riferimento scritto o letterario , addirittura in una edizione dei Fioretti di San Francesco, della quale ne parla Geremia Chinali, che dice :

                Noi non seguiremo il gentile scrittore (dei Fioretti) nella narrazione fino alla Verna; ma non è da tacere , perché anche questo avvenne sul territorio di Caprese, che giunto il santo ad un poggio da cui si scorge quel santuario (cioè il Poggio della Balza di S. Francesco), scese  dall' asino e posesi sopra un sasso (appunto, la Balza in argomento) in orazione e contemplazione, lasciandovi , come fosse morbida cera, la propria impronta 1) .

                 Il Chinali , che scrive nel 1904 , aveva dunque sottomano una edizione dei Fioretti di san Francesco , che in nota 2) , egli dice cavar notizie dalla parte intitolata : Prima considerazione delle sacrosante istimate , narrante il riposo di San Francesco alla Balza di S. Francesco capresana .

                 Ora nella edizione più recente dei Fioretti di San Francesco 3), e forse in molte altre ,  si parla del cammino del santo verso la Verna , del suo tentativo di riposo o pernottamento presso una chiesa nella quale subì l'assalto di demoni , del villano che gli presterà l' indomani l' asinello per proseguire il viaggio .

                 Ma non viene detto tuttavia , come dice invece il Chinali , che la Chiesa del pernottamento , è il San Pietro, oggi scomparso, tra Gricigliano e la  Creta , in quel di Caprese (vedi Cartina soprastante); non viene specificato che il villano che presterà l' asino , è di Villa Tifi; si specifica invece che il riposo del santo lungo il viaggio a schiena d' asino , sarà non su un sasso ma sotto una quercia attorniata da uccelli , presso  la Verna ; non viene detto infine ,  che il santo si trova in quel di Caprese , ma soltanto che va verso la Verna , senza denominare le località nelle quali si svolgono gli avvenimenti contingenti la narrazione del viaggio medesimo .

                 Si pone pertanto la seguente domanda , che per ora , lascio aperta: che edizione dei Fioretti di S. Francesco ,  leggeva il Chinali , nel 1904 ? Egli cita la parte dei Fioretti, dalla quale cava le notizie ; cioè come sopradetto la Prima considerazione delle sacrosante istimate ; ma purtroppo non specifica che edizione legge .

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NOTE

1: Geremia Chinali , Il castello di Caprese e Michelangelo Buonarroti , Arezzo , Bellotti 1904 ; p. 38 (Cap. IV° intitolato : S. Francesco e Caprese. Di alcuni capresani ascritti al suo ordine: pp. 36-43) .

2: Idem , nota 2 , scrive solo : Fioretti di S. Francesco (Capitolo 1, Della prima considerazione delle sacrosante Istimate).

3: Fioretti di San Francesco , pp. 1125.1272 ; in : Fonti Francescane , Padova , Editrici francescane ..., 2004 ; pp. 1-2366; pp.1234-39 : Della prima considerazione delle sacre sante istimate .