|
Lo ritenevano un uomo di cultura: con la La Vita è Bella e i Commenti di Dante, si era fatto una reputazione.
Ma ieri sera ha gettato la spugna! E’ tornato ad essere un volgare pagliaccio, giullare voltagabbana dello sberleffo e del cattivo gusto. Ha mostrato quanto è ancora incompleta e insufficiente, del tutto inaffidabile, la sua supposta cultura, il suo impianto morale e teologico.
Parlo della pietosa apologia dell’amore pederasta e pedofilo, nel Sanremo di prima serata, con tanto di pretesa poesia da Oscar Wilde (che non ho ascoltato, ma ho trovato scritto qua e là).
Benigni, Sanremo, la Rai, …si son dimostrati un branco di depravati, cospiratori contro il bene del popolo e corruttori del medesimo.
Se non smettiamo di pagare il Canone, alla fine la Rai ci caccia dall’Italia. Ieri sera s’è permessa tra Benigni-Bonolis, non tanto d’attaccare il buon gusto o il moralismo; non tanto la pausa da varietà sul ridanciano; non solo ci si è sdraiati momentaneamente tra i suini , ma addirittura si è entrati nell’amplesso mediatico della sponsorizzazione dell’amore pederasta e pedofilo, come termine e valore; come ospitale carezza della Penisola; come proposta di alta dignità e merito; un diritto anzi che la cialtroneria pubblica delle autorità che non esistono (se non per ammazzare gli infermi e consentire gli aborti…) di nascosto sostiene con la sua latitanza; la sua complicità di ciò che vien fatto passare per libertà di opinione; quando invero è l’ennesima proposta di corruzione del concetto dell’amore e della integrità del costume.
E’ evidente, che Benigni è stato indotto : egli per mantenere la popolarità, per venire incontro alle richieste arcigay e arcifai, ha fatto una parentesi, per così dire, arcidai: si è venduto all’odiens; e così facendo ha dimostrato in tutta la sua claunistica evidenza, la scarsidonia morale delle sue premesse culturali.
Vi sono però aspetti che il pubblico non sa, ma ch’eppure esistono:
Oscar Wilde è l’equivalente irlandese di Alberto Moravia : cioè un sistematico corruttore della gioventù e del costume; la loro arte propone il trionfo dell’istinto dei bruti su tutte le facoltà più nobili dell’uomo, onde mentre i primi trionfano, le seconde nemmeno esistono, e per questo non possono che soccombere. Wilde, che solitamente passa al massimo per letterato decorato omosesso, in realtà praticò la sua tendenza prediligendo i giovani e i fanciulli. In conclusione, era anche un pedofilo e non solo un pederasta.
Ecco dunque come il servizio pubblico televisivo si premura di difendere i nostri fanciulli dai pedofili; ecco quelli che volentieri, talvolta presuppongono giornalisticamente la pederastia o pedofilia dei preti; in realtà ecco (lo sappia il mondo intero) come i dirigenti della Rai, difendono i piccoli italiani e tutti i fanciulli del mondo, dalla fame pedofila. Ecco invero in cosa consiste la loro indignazione apparente di fronte ai fatti della pedofilia; lorsignori il loro emerito, nobile, spensierato valore da serata del festival della canzone italiana, è nientepocodimeno che la pedo-pederastia come novità di metodo e di vita; cioè cantata come nell’antica Grecia e Roma, quando era oltre che praticata, anche versificata dai poeti.
Il ritorno del neopaganesimo, prevede dunque anche il ritorno dei Finocchi, quali cantori rispettabili, di serotine o mattiniere passioni (non potrebbe essere altrimenti).
Ma si noti: tace in tal caso, il senso della correttezza istituzionale e costituzionale del gran Capo dello Stato. Egli nel nome di questa correttezza permise la distruzione di una vita; ma il medesimo gran comunista del Quirinale, insieme ai suoi adepti e nel nome della medesima correttezza, non alzerà e non batterà ciglio, perché la stessa Rai s’arroga arbitrariamente il diritto di propinare ai giovani italiani l’amore pedo-pederasta al posto di ogni altro.
E poi la stessa Rai finge indignazione per gli stupri della Caffarella, o il delitto Meredit, o per la strage di Erba … e consimili, ogni volta che sempre più sovente accadono. Questa indignazione in realtà è falsa. La Rai e le autorità assenti, sono invero, complici ideologici e propagandisti, di questi delitti. Essi col silenzio e la vocitudine spontanea dei pagliacci o dei giullari (da festival o da cinema o da teatro …che siano) in realtà non li proibiscono ma li incoraggiano.
Decidete dunque o Italiani, di non abbandonare i vostri figli, alla mano di questi amministratori della pedo-pederastia. Essi non costituiscono la Verità del nostro paese; non sono la maggioranza. Sono soltanto una mela marcia, che pretende di contagiare tutte le altre.
Rispondete perciò non pagando il Canone. Rispondete credendo ancor più di prima nella Chiesa e in Dio : come in passato, anche oggi è la Chiesa di Dio la vera garanzia del bene del popolo; non lo è la Rai e lo Stato attuale, troppo permissivo (col malcostume anche mediatico..) troppo punitivo (coi minimi cittadini…) troppo latitante (con la mafia e l’illegalità…), a seconda dei casi.
FINE
|