BERLUSCA CORREGGI LA LEGGE SUI PRECARI

1-8-08

Finestra sul Diritto

HOME

              Berlusconi col Papa e Busch in due incontri romani, nel giugno 2008. Al centro l'esordio del  primo articolo della Costituzione della Repubblica , fondata sul lavoro : cioè sul lavoro stabile e non precario o a termine all'infinito.

A: ufficio_stampa@governo.it

                Carissimo popolo di burocrati , date a “Berlusca” questo messaggio: riflettete che se non passate parola, se vince, ahimè, la gallina di scarso coraggio sul cittadino che dice il vero, perdiamo tutti: voi perdete perché non siete buoni ambasciatori, e se ciò non siete ammettete che vi resterebbe troppo poco; noi perdiamo perché il nostro Presidente non ha orecchie da intendere, saremmo cioè Italiani rappresentati da un Presidente sordo.

                Dite a Berlusca, insomma, che sebbene abbia fatto qualcosa di buono evitando di svendere l’Alitalia agli stranieri e neutralizzando un poco i magistrati cecchini di ogni governo…; tuttavia col blocco arbitrario delle trasformazioni indeterminate dei Contratti a Termine (risolte con un indennizzo irrisorio) egli dimostra di non essere il Presidente di tutti gli Italiani, ma soltanto della Confindustria. Cioè in altre parole, dimostra di non essere all’altezza della sua carica, come ad esempio lo furono Fanfani e De Gasperi.

                Perciò caro sindacalista delle imprese un po mascherato da Presidente, caro Berlusca nostro, non hai scelta: o ti ravvedi, o il giudizio della storia e del popolo sarà inevitabile; verrai considerato più un impostore che un Presidente. Più un cecchino politico contro  lo  Stato Sociale, e  fautore dell’affondamento definitivo dei più deboli, che il garante o presidente del buon Governo.

                Decidi quindi cosa ti sta a cuore: ti preme più il giudizio e la sorte del popolo o la compiacenza di Confindustria ? Di te si dice che hai già ampiamente deciso. Si dice che sei un uomo di parte e non al di sopra delle parti. Si dice che il tuo caso è pietoso e sei in definitiva, non redimibile.

                Può darsi che ciò sia vero. Tuttavia è noto come gli uomini siano sempre e comunque, più grandi dei loro errori. Ed è altrettanto noto che sbagliando s’impara. Inoltre non sei tu un cattolico?

                A causa di quel che fai ai precari, francamente non lo sei. Potrebbe però rimanere qualcosa nel fondo, in quella parte indelebile, che chiamano anima o spirito. Perché non ti fai ispirare qualche volta anche da questa parte autorevole, che alcuni chiamano coscienza? La legge antiprecari non è la coscienza ma è solo l’indulgenza della Confindustria, è solo la vergogna di Berlusca e della sua Presidenza.

                Torna ad essere il Presidente di tutti. Smetti di ritenerti fazioso come dentro una Fabbrica o come dipendente della Sede degli industriali (il popolo sa che se vuoi sei molto più di questo e per il bene collettivo).  Però se continui così, a colpire i più svantaggiati perché meno possono difendersi, tra te e un delinquente amministrativo, dove starebbe la differenza? Mi piacerebbe sentire la tua risposta.

                Ad ogni modo ti auguro lucidità nel vedere la via giusta del Bene Comune. Ricorda, il Bene Comune sta al di sopra anche del Mercato Globale . Non ti è lecito, non ci è lecito misconoscere  in alcun modo, il primo in favore del secondo.

 

Ministero del cittadino che sta in basso,

O. Metozzi

Italiano e cattolico da Strada e da Fattoria.

 

FINE

 

Finestra sul Diritto

 

HOME