IL CAMPO DISPUTATO

26-2-06

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Finestra sul popolo aretino, toscano, italiano

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                Tale Mazzei Rodolfo del paese di Marcena , aveva un campo al villaggio detto delle Querciole ; e questo campo era denominato    Sopragrano , sia perché  ci crescevano bene il grano e le biade ,  sia perché a cagione di una tacita convenzione del villaggio, al nome riferito solo al grano presupposto tradizionale ed effettivo del pane,  si dava anche particolare intensità semantica nel senso del grano quale simbolo stesso della generale fertilità di quel luogo ; onde era naturale comprendervi con quel nome di Sopragrano , non solo il grano e la sua importanza fondamentale , ma anche il fatto che la produttività di quel pezzo di terra, era pubblicamente aumentata  dalla abbondante uva, e conseguentemente dobbiamo dire , anche dal buono e prezioso vino: infatti il Sopragrano aveva dieci-dodici filari di viti , che intervallavano i riquadri a graminacee , secondo il plurisecolare modo della cosidetta Coltura promiscua .

                 Il caso però aveva voluto da tempo , che in seguito a una frana che distrusse la vecchia casa colonica ,  la famiglia  Scapecchi , aveva costruito una casa nuova nel suo appezzamento, proprio a destra del Sopragrano . 

                Gli Scapecchi erano in realtà non una ma due  famiglie , condotte dai fratelli Massimo e Bernardo , i quali ben cresciuti ed educati allo spirito della solidarietà dai genitori , sapevano rispettarsi a vicenda , e per quella fortuna o benedizione che talvolta mette la firma dall'alto nei buoni propositi umani , anche le mogli , Zelinda e Alberta , erano state indovinate , erano cioè ottime donne , motivo di fiducia non solo familiare ma persino nel  vicinato , essendo che se è vero che una città sulla montagna non può restare nascosta , è altrettanto vero che nemmeno una lampada quale è una sposa virtuosa , può passare inosservata oltre le pareti domestiche .

                Gli Scapecchi dunque aspiravano a comprare il Sopragrano , perché confinava con la loro casa nuova e poteva essere un comodo passaggio per coltivare i campi al di la di quella terra , sia come utile stazione agricola per dislocarvi capanni , rimesse , stalle , sia infine come appezzamento per farci una Vigna Fitta , cioè un vigneto secondo la logica moderna  della coltura intensiva, anziché quella ormai sorpassata ma ancora in voga, della coltura promiscua ; senza contare poi , che il Sopragrano era per gli Scapecchi un motivo di garanzia e sicurezza : infatti se non l'avessero acquistato loro , lo avrebbe certo acquistato qualcun'altro , posto che il Mazzei aveva sparso la voce che lo vendeva , e posto che altri acquirenti si eran subito fatti avanti , a causa della buona posizione e reputazione produttiva del luogo . Ma se un padrone diverso dal Mazzei fosse subentrato a gestire il   Sopragrano , gli Scapecchi sarebbero stati inesorabilmente confinati al di là del Fosso , nella sola parte destra della Valle , e avrebbero dovuto lasciar completo campo libero a ogni iniziativa , persino a quelle che contrastavano fortemente coi loro interessi di elementare fisiologia di sopravvivenza e decollo della impresa agricola . Perciò essi dovevano acquistare quel campo in tutti i modi .

                Ma il diavolo ci aveva già messa la coda , in proposito . Infatti un vicino , tale Taddeo Mercanti , aspirava pure lui potentemente , alla proprietà del Sopragrano ; e ciò essenzialmente per due motivi : era come abbiamo detto , un campo fertile ; il Mercanti abitava nei dintorni e v'aveva dislocati qualche campicello al di qua dal Fosso , si che al Sopragrano poteva accedervi facilmente dai campiccioli nei pressi a destra e a sinistra , inoltre la sua proprietà era non solo di superficie inferiore  a quella degli Scapecchi ma anche  più frammentata, e perciò si capisce l'aspirazione ad ingrandirla . Anche Taddeo pertanto aveva buoni motivi per acquistare il Sopragrano ; ma comunque non erano ragioni così impellenti e naturali come quelle degli Scapecchi , a causa del fatto che la sua casa (al contrario di quella degli Scapecchi) non confinava col Sopragrano medesimo , ma ne era distante un paio di chilometri . D'altronde , anche nei villaggi , avviene frequentemente quello che avviene tra nazioni vicine : il confine e la terra del vicino può diventare motivo di  invidia , oggetto d'avidità , ragione di ingordigia , perché chi vuole gonfiarsi la pancia , spesso fa meno fatica ad andare a prendersi illegalmente o con delle scuse , la terra belle pronta oltre il confine  immediato , anziché oltre il mare sconfinato.

                In conclusione Taddeo Mercanti tanto fece , che blandendo , adulando , promettendo , pagando oltre il dovuto , alla fine ottenne che Rodolfo Mazzei si decidesse a vendergli proprio il Sopragrano . Ormai le parti avevan fatto il Compromesso con tanto di alta cauzione per il pentito che ci potesse essere tra i due . Bastava a questo punto fare il contratto e il Mercanti sarebbe diventato padrone legale .

                Saputo dell' accordo Mercanti-Mazzei , in casa Scapecchi ci fu molto sconforto e meraviglia ; una anzia , un senso di tristezza mescolata alla indignazione , uno stravedere la propria rovina e insieme il senso della persecuzione sia dalla sventura che dai vicini , riempì gli animi , specialmente degli uomini della famiglia , Massimo e Bernardo . Essi non se la prendevano tanto col Mercanti , in quanto come dire , non era loro istinto inveire , quanto se la prendevano ufficialmente e segretamente con la malasorte che secondo la loro filosofia non era tanto il capriccio del caso , quanto (e ciò era grave motivo di tentazione alla disperazione) l'equivalenza insopportabile della mancanza di benedizione da parte della Provvidenza : e perciò concludevano tra se : Ecco come siamo ripagati , visto che lavoriamo giorno e notte e male a nessuno ,  invero , proprio non facciamo ; abbiamo tanto faticato per costruire la nostra casa in quel campo uscendo dal contratto di mezzadria , e guarda cosa deve capitarci : la signoria del capriccio ferma i nostri   progetti , viene a darci noia in casa nostra . Ma forse Dio non ci abbandonerà : in ultimo troveremo qualche soluzione  .

                Però i fatti erano evidenti e non si sapeva ancora bene cosa fare, anche perché il Mazzei ormai non poteva ravvedersi pagando l'alta cauzione che ciò avrebbe comportato . Gira e rigira , rimugina e ripensa , finalmente si prese la seguente decisione : chiediamo al Mercanti di fare per noi un atto di clemenza , un gesto d'altruismo nel nome del Signore e della concordia tra vicini . Gli diremo che se saprà comprenderci , gli saremo grati per sempre e avrà in noi molto più che dei vicini : gli saremo devoti e Dio , vedendo la sua buona volontà , non potrà non benedirlo e ringraziarlo .

                Andarono dunque la Zelinda e l' Alberta a fare l'ambasciata al Mercanti . In questi casi infatti , gli Scapecchi avevano il senso della diplomazia : riconoscevano alle loro donne , un qualcosa in più per parlare col prossimo .

                Il Mercanti , che stava governando le sue bestie , vedendo che ambedue le signore Scapecchi lo richiedevano , subito disse : Mi spiace lorsignore : devo anch'io fare i miei interessi . Tuttavia , essendo evidente che quelle donne avevano nell'animo dolore sincero , non si sentì di cacciarle , e le fece comunque , entrare nella sua casa , trattandole educatamente , cioè anche col vin santo buono delle occasioni migliori .

                Taddeo , siamo venute per implorare da te un gesto di nobiltà e generosità , subito disse l' Alberta .

                E continuò la Zelinda : Veniamo a nome di tutte le nostre famiglie , dei nostri uomini Massimo e Bartolomeo , ma vorrei dire anche dei nostri suoceri e persino dei nostri piccoli : dobbiamo infatti garantire loro un futuro e ci serve quel campo . Ci aiuti per carità , nel nome del buonvicinato e di Dio che tutto vede .

                Alberta : Tutto vede , e ne son certa , vista la nostra condizione , predisporrà le cose in modo che tu avrai anche senza il Sopragrano , lunga vita , ricchezze abbondanti e ogni bene . Facci questo gesto buono , sii all'altezza di tanto e comunque avrai nelle nostre famiglie sempre amicizia , rispetto , deferenza , mai ci dimenticheremo di te e dei tuoi .

                Taddeo , sapeva e intuiva dapprima che il contenuto del discorso sarebbe stato la richiesta di quel campo ; ma non si aspettava tanto animo, sincerità e devozione ; quelle parole d'altronde si sarebbero potute pronunciare soltanto da anime  profondamente amanti la propria famiglia  e non tanto secondo l'egoismo; ma era chiaro invece , che trattavasi di un amore  sincero , cresciuto forse nell' intimo e nel segreto , ma con la costante firma misteriosa di Dio , giorno per giorno .

                Aver negato quella richiesta , anzi preghiera , senza motivazioni superiori , avrebbe finito probabilmente per fare arrabbiare il Cristo , il Padrone vero che sta in noi e insieme al di sopra di noi , per renderci   migliori . Ora Taddeo quale agricoltore e mercante , non era tanto abituato a simili discorsi o pensieri ; ma essendo per così dire , di tempra sostanzialmente retta , sentiva odore e pena di sincerità in quelle donne del suo paese .

                Così finì per dire : Datemi qualche giorno di tempo e vedremo ; intanto chiedete al Mazzei se è disposto a stralciare il compromesso .

                Alberta : Questo l'abbiamo già fatto : è   disposto . Ma teme che tu faccia ritorsione rivendicando la caparra . 

                Taddeo : Tornate tra tre giorni .

                Il terzo giorno dopo l'incontro , Taddeo decise di dispensare dalla Caparra il Mazzei, e lo fece andandoci di persona . Gli Scapecchi finirono dunque per acquistare il Sopragrano . Ma l' intero paese delle Querciole , col buon gesto del Mercanti , la virtù delle signore Scapecchi , la fede nella Provvidenza che albergava e presiedeva segretamente alla vita del villaggio , ebbe nuovo e ulteriore ossigeno . Basti dire che gli Scapecchi completarono il loro disegno di impresa agricola , ed ebbero numerosi figli , tutti ben cresciuti e riusciti nella vita . Il Mercanti dal canto suo , oltre ad aver avuta la fortuna d'acquistare varie case e campi in altri luoghi , morì cristianamente ultracentenario , assistito e amato dai familiari e dal paese tutto .

 

 

FINE

 

 

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