15-2-06
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I. FANTASCIENZA
1. STAR TREK : STAGIONE 1 1966-67
Annesso a Panorama del 22-2-06, Anno XLIV n. 8 . Editore Paramount Pictures 2006 ; traduzione in digitale DVD , da Dolby Digital (Dolby Laboratories Licensing Corporation) .
Sono narrati 4 episodi dal seguente titolo :
1. Trappola umana : Una specie di scimmia di una pianeta lontano, nel quale si son perduti gli archeologi speditivi e da recuperare eventualmente dalla Enterprise , ha ucciso tutti , tranne un professore con cui convive ; questa scimmia però ha il potere di ipnotizzare e di prendere la forma di chiunque , e vive mangiando sale ; quando non lo trova , lo preleva dagli esseri umani , uccidendoli . Alla fine il Capitano Kirk e il dottor McCoy , riescono a smascherarla e la uccidono nella enterprise dove si era trasferita per i suoi pasti .
2. Il Naufrago delle stelle : Certo adolescente Charlie Evans vien trasferito sulla Enterprise ; ma non controlla i suoi enormi poteri mentali e li vorrebbe usare per impadronirsi dell'astronave ; dopo aver fatto fuori un certo numero di persone , gli esseri incorporei che lo allevarono da bambino vengono nell' Enterprise per riprenderlo e riportarlo nel loro mondo; il capitano Kirk finisce per acconsentire , vista la pericolosità del giovane .
3. Oltre la Galassia : L'Enterprise incontra un campo di forza ai confini della galassia , e l'attraversa; ma uno dei membri si vede aumentare gradatamente i suoi poteri psionici , finché diventa prepotente e assassino , un dio capriccioso che vorrebbe fondare una nuova razza insieme a una psichiatra sequestrata ; ma il capitano Kirk in un ultimo duello lo sotterra nella stessa tomba che l'essere aveva preparato per il capitano , dopo aver convinto la psichiatra a ravvedersi .
4. Al di la del tempo : un virus alieno toglie la capacità di volontà a vari membri dell' Enterprise, mentre un pozzo gravitazionale del pianeta sottostante, vi sta attirando l'astronave : pertanto mentre il dr McCoy trova l'antidoto somministrato allo stesso Kirk , il medesimo sottrae l' Enterprise al pozzo mediante la velocità prodotta dall'antimateria ; tuttavia durante la manovra sbaglia direzione e anziché procedere verso il tempo presente, va indietro; allora inverte i comandi e torna al presente .
Commento
La serie ha il pregio dell'avventura fantastica che distrae . Tuttavia ci sono alcuni luoghi comuni che se espunti , potrebbero migliorare la verosimiglianza e insieme la stessa avventura fantastica .
Questi luoghi comuni sono i seguenti : Dio è assente : ci sono solo forse da dominare e che qualche volta dominano gli esseri umani o alieni ; il motivo dell'avventura fuori dagli eroi dell' enterprise , non è mai la virtù o un mondo più perfetto secondo la medesima virtù , ma tende ad essere l'avventura motivata dalla negatività : virus ostili , poteri psionici immorali , bestie assassine; inoltre la donna funziona da bambola sensuale : gira sempre in minigonna e si fa chiamare dottoressa, Tenente o altro ; ma in realtà sia lo spettatore che l' interlocutore , altro non vedono che belle gambe e peposità sensuale; l'universo della donna virtuosa, coraggiosa , materna , è escluso ; la moglie e il marito, la famiglia , sono morti , cioè non esistono ; esiste solo la militaresca dipendenza dal Capitano e dalla società dell'astronave e dell'avventura , con qualche flirt occasionale .
La teoria che sta al fondo di queste avventure è di natura materialista e al massimo panteista : la natura però più che una divinità è un insieme di fenomeni da sottomettere e comprendere, cioè in definitiva tende ad esser confinata alla materia e al massimo a fenomeni sconosciuti ma sempre nell'ambito della materia ; inoltre c'è vocazione notevole ad accettare la teoria della reincarnazione : il fatto che si possa viaggiare attraverso il tempo , implica che la morte sia un dato apparente e superabile , per cui basta tornare indietro poco prima di morire che si può vivere sempre ; la reincarnazione è dunque collegata alla teoria dell'antico paganesimo , detta dell' eterno ritorno , cioè la realtà è un cerchio eterno che non ha mai fine .
Così l'escatologia e la metafisica di star Trek è di tipo sostanzialmente fatalista , panteista, incapace di comunicare col Dio Personale e Creatore dell' universo e dei mondi medesimi . Questo panteismo è dunque piuttosto orientato a vedere una serie di dei o poteri locali dovuti a forse impersonali varie e spiegabili , piuttosto che un unico e immenso Creatore , onnipotente e onnipresente .
In conclusione , per aumentare il potere educativo di questa serie , bisognerebbe rimettere la materia e la scienza al loro posto , cioè meditarli con arte avventurosa , considerandoli come mezzi per evidenziare i segni che il Creatore vi ha lasciato affinché parlino di se , dicano della sua esistenza e grandezza . Attualmente invece sia la scienza che la materia sono solo occasioni di fantasticherie autonome , cioè incapaci di comprendere a fondo il contesto e l'essenza dei fenomeni e dei fatti .
1a. STAR TREK : STAGIONE 3 1968-69
Annesso a Panorama n. ... Aprile 2006, idem .
Già ho parlato sopra della tendenza materialistico-panteistica presiedente la maggioranza dei racconti della saga . Alcune volte però accade che questa filosofia si manifesta nella sua mentalità metafisica e dimostra i suoi limiti come mai :
esempio emblematico è l'episodio dal titolo Il marchio di Gedeon . Di questo ne riporto in breve il riassunto :
Riassunto
Il pianeta Gedeon è da tanti anni isolato, e non vuole che qualcuno vi scenda . Tuttavia ha accettato la visita del capitano Kirk, inviato appositamente dalla Federazione interplanetaria; questi viene pertanto teletrasportato su Gedeon , dove il governo con a capo l'ambasciatore, lo aspetta; ma anziché risultare la dislocazione di Kirk secondo le precise coordinate del teletrasporto, i Gedeani dicono non essere pervenuto. In realtà è giunto a destinazione, ma essi lo negano, e hanno isolato il capitano, gli hanno iniettato o rilevato un virus, e poi messo in una cabina che è una copia esatta dell'Enterprise .
Quindi la figlia dell'ambasciatore va nella cabina con Kirk, per contagiarsi col virus iniettato in lui o portato da lui quale terrestre o comunque non di Gedeon ( I Gedeani infatti non conoscono virus né malattia o morte). Dunque, l'ambasciatore permette al capitano di uscire dalla cabona copia della Enterprise, e spiega che il pianeta Gedeon soffre di sovrappopolazione , perché la gente ama tanto la vita che non può usare contraccettivi e praticare forme di controllo delle nascite; pertanto è stato deciso di ricorrere alla introduzione di un virus su Gedeon, mediante la figlia dell'ambasciatore mandata ad amoreggiare con Kirk soletto sulla finta cabina dell'Enterprise; infatti con la morte esemplare di questa fanciulla, tutta la popolazione verrebbe a sapere che finalmente è stato trovato il modo di controllare le nascite e ridurre il numero degli abitanti .
Frattanto disubbidendo alla autorità della Federazione , Spack si teletrasporta su Gedeon e trova il capitano e l'ambasciatore al capezzale della figlia morente . Spack stesso prende dunque l'iniziativa di teletrasportarsi col capitano e la figlia ammalata nella infermeria della Enterprise, dove il dr. McCoy guarisce la donna . E' dunque evidente che i Gedeani da questa avventura in avanti , useranno metodi contraccettivi e di controllo delle nascite, come si fa in America tuttoggi .
Commento
Già Dante, per giudicare la società medioevale, e la vita su questa terra, pensò bene di andare di persona nell'al di là, cioè nell'Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso. Anche la saga di Star Trek, usa la dimensione spaziale interplanetaria per esportare la propria immagine del mondo e ideologia, su questo mondo stesso . Stavolta, addirittura , fa la propaganda ai contraccettivi, e desidera prendere in giro i cattolici che ne sostengono l'illeicità d'uso , soli nel mondo, o con pochi altri adepti di buona volontà . I Gedeani sono dunque l'esempio di che cosa succede se non si controllano le nascite, visto che si riducono a ricorre a un virus per ridursi di numero. .
Ora la rivendicazione del controllo delle nascite è istanza che di per sé non è illecita e può esser necessaria . Tuttavia dipende da quale sia il metodo di controllo. I Gedeani tuttavia, sono talmente amanti della vita, che fino all'arrivo del capitano Kirk, non hanno voluto praticare nessun metodo contraccettivo, accettando ogni conseguenza di ciò, compresa la noia di dover vivere tanto a lungo . Essi pertanto non sono identificabili coi cattolici, perché questi ammettono il controllo delle nascite, sebbene lo delegano alla famiglia (e non allo Stato) e distinguomo tra mezzi contraccettivi leciti e mezzi illeciti .
Però l'allusione non esplicita ma (a mio avviso) rivolta al cattolicesimo in modo più preciso, è quando i Gedeani vengono descritti come grandi amanti della vita : onde da un lato amano tanto la vita e dall'altro accettano le maleconseguenze del sovrappopolamento; pertanto sono essi dei falsi amanti della vita , o come minimo degli amanti irrazionali della vita, che dunque sono puniti per le conseguenze nefatse del loro errore .
Dio è dunque escluso da questo discorso interstellare : l'uomo da solo si prende il diritto di stabilire la politica del controllo delle nascite . E fin qui, tutto regolare (eccetto l'esclusione divina, che è eccessiva e irreale) . Il punto debole di questa ideologia, si rivela meglio allorché si sostiene che nei Gedeani (cioè nei cattolici) l'amore per la vita, non coincide con la razionalità nel gestire la medesima (controllando le nascite); onde da un lato ci sono degli amanti irrazionali della vita , e dall'altro c'è il capitano Kirk e l'Enterprise che rappresenta, che invece passano per amanti razionali della vita, anche se commettono due errori gravi :
1° esprimono legittimamente la necessità del controllo delle nascite con metodi contraccettivi su Gedeone, ma non indicano con quali metodi, si che si deve sottintendere che tutti i metodi di contraccezione vanno bene , sia i leciti che gli illeciti , compreso l'aborto ;
2° fanno passare i Gedeani per amanti irrazionali della vita; e in parte è vero perché non hanno applicato il controllo delle nascite, quando avrebbero potuto applicarlo, visto che sono una civiltà notevolmente avanzata in tecnologia; ma il vero amante irrazionale della vita, in tal caso (mi spiace per il nostro eroe) è in realtà lo stesso capitano Kirk , che consiglia di applicare i metodi contraccettivi, senza distinguere però quelli leciti dagli illeciti : commette dunque un errore grossolano; si che se ad esempio si dirige una amichevole partita di calcio al club abituale, si può anche essere grossolani e non preoccuparsi delle distinzioni più sottili e necessarie; ma se si fa delle considerazioni sulla vita degli abitanti di un intero pianeta , tale grossolanità non può essere più tollerata, visto che la posta in gioco è in definitiva, il rispetto per la vita medesima .
1b. STAR TREK : STAGIONE 3 1968-69;DISCO 5.
Riassunto.
Il 4° episodio porta il titolo : Viaggio verso Eden . Eden è un pianeta giudicato di grande bellezza e possibilità di vita ; ci vogliono andare ad ogni costo una banda di Hippy spaziali, i quali rubata una astronave , ma intercettati e teletrasportati a bordo della Enterprise, attuano una forma si protesta che consiste nella disubbidienza sistematica ad ogni collaborazione con Kirk e l'Enterprise: dicono no a tutto ciò che gli viene chiesto. Poi approfittando di una distrazione del personale (il quale ascoltava le belle canzoni degli ospiti) cambiano rotta verso Eden , impossessandosi dei Comandi ausiliari . Sbarcano dunque in quel pianeta con l'aiuto di una navicella di salvataggio . Ma li attende una amara sorpresa : i bei frutti e alberi che sembrano da Paradiso terrestre, sono in realtà avvelenati, e uccidono gran parte del gruppo . Kirk e l'Enterprise salvano dunque i superstiti, che devono disincantarsi .
Commento
Viene in parte recuperato il mito dell'Eden di reminiscenza biblica. Ma è un Eden solo apparente, perché è velenosa non solo la mela, ma tutti i frutti che ci sono in quel pianeta . I puniti non disubbidiscono però a Dio ma a Kirk; e la loro punizione consiste nel perdere la vita o nel rischiare di perderla, sempre a causa della loro grave disubbidienza .
2. PAUL VERHOEVEN , ATTO DI FORZA
Usa 1990. DVD colore. 2001 Cecchi Gori editoria elettronica. 2004 Corriere della sera (RCS Quotidiani Spa) .
Riassunto
Dal racconto di certo Philip K.Dick : We can remember It for You Wholesale. L'operaio edile Doug Quaid (Arnold Sschwarzenegger) si rivolge alla agenzia Rekall Inc che vende viaggi e avventure virtuali : vuole fare un innesto di memoria e andare su Marte . Ma il tentativo di innesto, fallisce e anzi, richiama alla memoria di Quaid un passato rimosso e sconvolgente : infatti egli era già stato su Marte quale Hauser , o agente segreto al servizio del dittatore marziano Vila Cohaagen . Eludendo dunque la sorveglianza della polizia segreta , che gli ha affibbiato pure una nuova pseudomoglie, onde controllarlo al meglio, Quaid, torna su Marte e si riunisce alla vecchia amante Melina. Qui , insieme a questa e alla resistenza locale , finirà per debellare Cohaagen e il suo militaresco e dispotico apparato.
Commento
Da un lato c'è un mondo artificiale e dispotico che ha il suo centro di comando e potere, su Marte, ma che controlla notevolmmente pure le vicende sulla terra, almeno fin dove quel potere vi ha evidenti interessi(come ad es. il controllo della memoria di Quaid, si che, per i dittatori, è bene che non ricordi alcunché); dall'altro c'è il mondo degli sfruttati e dominati , i quali dipendono dalla dittatura marziana, finanche per l'area che respirano: essa viene loro somministrata da Cohaagen; inoltre, alcuni di loro son deformi e mostruosi, chiaramente frutto di mutazioni (mutanti) da contaminazione nucleare, probabilmente (secondo la logica generale del discorso) arrecata dallo spirito d'avidità , di potere e ricchezza della dittatura . L'eroe Quaid, sta dunque dalla parte della resistenza, onde riconquistare la liberta propria, e infine di tutti gli assoggettati di quel mondo marziano.
Ma i mezzi con cui tale liberazione avviene, sono soltanto umani: forza fisica, abilità intellettiva e dell'azione, violenza abbondante raffinata dagli effetti speciali ...ecc.
La lezione che si vuole sostenere è dunque tipica di tutto un filone cinematografico moderno: l'uomo può liberarsi dal male, da solo, con le proprie forse, e mobilitando il suo istinto di ribellione e le capacità che può mettere in campo, e al massimo unirla a quella dei suoi simili, che come lui , hanno lo stesso intento .
Il lieto fine che ne risulta, è dunque irreale e astratto ; e consiste nel dire che l'uomo può liberarsi da solo; cioè può fare a meno di Dio . In conclusione , la spettacolarità che risulta dalla sintesi (anche ben fatta) di violenza e effetti speciali, serve a coprire la debolezza sottostante, della lezione filosofica e morale, reggente l'intero impianto spettacolare. In questo senso, tale film è tipico dell'epoca e del momento, e non ha nessuna spinta emancipativa : non si erige cioè a capolavoro, e resta al livello commerciale.
Quasi tutto il cinema è però responsabile della seguente sponsorizzazione: tiene vivo e coltiva l'arcaico istinto alla violenza dell'uomo, a scapito di quello all'altruismo e alla pace. Ma c'è di più: il cinema, aiutato dalle ideologie e dai retroterra letterari e filosofici, è da tempo promotore indisturbato dei bassi istinti , a scapito dei più elevati. Con la scusa di divertire, in realtà, non fa che rinfocolare quotidianamente la brutalità interiore ed esteriore .
3. STANLEY KUBRIK , 2001 : ODISSEA NELLO SPAZIO
GB 1968.
Riassunto.
La trama non è ben chiara : gira però attorno al mistero di un monolito levigato risalente a 4 milioni di anni fa, il quale interroga le scimmie antropoidi come gli scienziati durante il primo viaggio verso Giove; poi in seguito alla ribellione del Computer Hall, l'astronauta che lo debella perdendo il proprio compagno, alla fine , grazie alla ricomparsa del monolite, sembra diventare immortale, cioè rinasce bambino .
Commento
Fiasco sul piano della pregnanza narrativa e fantastica : la trama è volutamente oscura ; i dialoghi e il senso dell'avventura sono tirati per le lunghe in modo eccessivo e tendenzialmente sfumato nella lentitudine tra il romantico e l'assente astrattezza: insomma tra dottor qui dottor la, grazie qui grazie la ..., il nocciolo narrativo sfugge e infastidisce, o meglio , delude lo spettatore, semplicemente perché è troppo ambiguo, tendenzialmente assente, e non avendo buona carne manca pure di sangue .
Se dunque le cose stanno così , come si spiega che tale film , gode di tanta stima e successo?
E' un capolavoro invero a livello delle immagini e degli effetti speciali virtuali , molto precorritori all'epoca . Ciò spiega perché ebbe l'Oscar per gli effetti speciali .
Usa 1984 . © Modern Entertainment Ltd , Distribuito in Italia da : Medusa Video Srl, Palazzo canova, 20090 Milano 2, s.d. .
Riassunto
Il pianeta Harrakis, selvaggio e costituito da un mare di Dune di sabbia, nell'anno 10191, è stato affidato dall'Imperatore delle Galassie, alla Casa degli Atreides . Ma i perfidi Harkonnen in un pianeta vicino, ne contestano il dominio, e riescono a far capitolare gli Atreides; si salveranno solo la moglie e il figlio Paul dirigendosi nella zona di Dune infestata da giganteschi e feroci vermi che stanno a guardia del Melange (un elisir di lunga vita, in grado di bloccare il trascorrere del tempo e far compiere agli astronauti viaggi di lunghissima durata). Qui Paul e sua madre, sono accolti dai Fremen, una popolazione asservita e di tecnologia scarsa e antiquata. Ma Paul e sua madre insegnando tecniche maggiori, fino al dominio dei vermi, e al possesso del Melange, guiderà i Fremen alla riscossa , e debellerà i feroci Harkonnen.
La fonte letteraria è il romanzo best-seller di Frank Herbert.
Commento
La visione del mondo che muove la trama , è dualistica come segue: sul piano naturale , ci sono forse sconosciute ma sottomettibili, come il Melange , i Vermi e gli Harkonnen ; sul piano soprannaturale , ci sono invece poteri straordinari che detiene Paul e sua sorella, ma non c'è Dio, sebbene il film abbia diverse reminiscenze a matrice biblica (Paul è un liberatore dei Fremen e Atreides, una sorta di Messia a misura dei gusti umani, cioè che libera in virtù della sua forza da condottiero...; Il melange richiama la situazione nel Paradiso Terrestre, quando non c'èra la morte e quindi il tempo non trascorreva, era fermo come dopo aver preso il Melange...) .
L'assenza di Dio, serve a giustificare la violenza dei combattimenti , e la filosofia dei perversi pervertiti e malati Harkonnen, in alcuni aspetti, a carattere decisamente macabro (per es. il barone capo degli Harkonnen, succhia il sangue dal cuore di un Atreides vivo, dopo che è stato appositamente preparato in laboratorio, cioè dopo che era stato bucato e tamponato provvisoriamente, allo scopo di soddisfare il sanguinario Barone... ) .
D'altro canto, il cinema deve fare i conti , sul piano tecnico, con un Dio che invita alla pace e comanda d'amare i propri nemici, sebbene ammetta la difesa personale anche violenta: ora con la pace e l'amore dei nemici, come si fa a dare spettacolo, rappresentando la lotta tra il bene e il male ? Ancora il cinema non ha capito profondamente che questa lotta è rappresentabile, anche con la filosofia cristiana , e che questa agisce a un livello più profondo, cioè è in grado di rappresentare la realtà in quegli aspetti quotidiani e ordinari e insieme straordinari dell'esistenza, che costituisce un realismo insieme superiore e peraltro ordinario ; e dunque un realismo più abbondante e benefico per la costruzione dell'intero discorso artistico. Un realismo in cui il male viene sconfitto nella misura in cui trionfa la virtù , cioè il Bene .
Al contrario , le lotte tra bene e male, spettacolari perché artefatte come gli antichi incontri dei gladiatori che avvenivano negli Anfiteatri e al massimo nelle imprese dei condottieri, ma non nella vita quotidiana della gente comune, realizzano un realismo del discorso drammatico, di livello inferiore e più elementare, che da un lato è facilmente comprensibile dall'eterno bambino che è pure l'uomo adulto e dall'altro è però meno elevante e prespicace sul piano artistico ed educativo .
Nella storia della evoluzione del cinema, intesa come capacità di rappresentazione catartica e educativa e insieme spettacolare e ludica del discorso artistico che persegue il realismo migliore a scopo conoscitivo e propositivo, c'è ancora molto da progredire: il cinema ha enormi potenzialità di rappresentazione dell'umano e del divino, ancora per nulla raggiunte . Ci troviamo a mio avviso, fermi ad una specie di medioevo . E una delle ragioni di ciò , è che la Religione non è stata ancora assunta come vasto campo di indagine e supporto, ispirazione .
II. SULLA BIBBIA, I PAPI E GIOVANNI PAOLO II°
1. PIER PAOLO PASOLINI, IL VANGELO SECONDO MATTEO
Lo guardo in bianconero su un DVD frutto del restauro di Mediaset cinema forever ..., della pellicola dell' anno 1964 , quando il film fu girato.
Checché se ne sia detto e se ne possa dire , l' opera fa parte del realismo edificante e dimostra un complessivo discorso artistico e poetico : gli diamo il voto di sette e mezzo .
Gli aspetti più completamente e esattamente descritti della vita di Gesù secondo il Vangelo sinottico di Matteo , sono la visita dei Magi , le beatitudini , qualche miracolo , le invettive contro scribi e farisei , o meglio contro l' ipocrisia . Invece , la Natività , la Passione , la Morte e la Resurrezione , che costituiscono il nucleo fondamentale del messaggio evangelico anche in Matteo , sono riassunte fortemente , anche se esistono.
Dentro questo contesto , ci sono grossi svarioni anacronistici e si intuisce pure la generale penuria di mezzi .
Gli svarioni sono : la Madonna viene ridotta a una vecchia di circa settanta anni ; la Maddalena che unge i capelli a Gesù , è pure anziana , sessantenne o quasi ; il Cristo ha capelli corti e barbetta giovanile virile , ed ha capelli neri come del resto, Maria . Il paesaggio della Basilicata è troppo misero per rappresentare il tempio di Gerusalemme e la città intera al tempo di Cristo .
Ma spieghiamo perché si tratta di svarioni anacronistici :
quando Cristo nacque la Madonna doveva avere attorno ai venti anni ; poiché Gesù morì a trentatrè anni , durante la Passione e Morte , ella doveva essere sui cinquanta anni d'età . E dunque anche se si vogliono fare i conti secondo il buon senso , cinquanta anni non sono né sessanta né settanta .
Ma a questo errore dell' età eccessiva se ne somma un altro più grave , che denota scarsa conoscenza del testo biblico e della esegesi ecclesiastica annessa : la Madonna è secondo tale insegnamento , la Nuova Eva , e partorisce quale Vergine per opera dello Spirito Santo ed è Immacolata , cioè non soggetta alle conseguenze del peccato dei progenitori; pertanto il suo invecchiamento come il suo parto dovettero essere per conseguenza , liberi dallo imbruttimento dell' età e dal dolore del parto . Ne consegue che anche a cinquanta anni circa , Maria doveva avere lo stesso una sorta di indescrivibile celeste bellezza (appunto la bellezza della Madonna) ; e quindi vederla una vecchia di settanta anni è solo filosofia dell'autore , ma non corrisponde alla Bibbia vista cattolicamente.
La Madonna e Gesù nel film , sono mori e non biondi : ma la tradizione iconografica compresa la Sindone, vogliono Gesù biondo coi capelli fino alle spalle ; se dunque Gesù era biondo , molto probabilmente lo fu anche Maria , perché i figli somigliano ai genitori e specie alla madre; tuttavia essendo il Cristo concepito dallo Spirito Santo , avendo avuto pertanto un padre straordinario , questi tuttavia non aveva nessuna ragione per dare a suo Figlio similitudine troppo diversa dalla Madre , perché Dio voleva prendere la natura umana e pertanto era determinato in tutto a rispettare questa natura , compreso il colore dei capelli e le somiglianze riscontrabili in futuro , quando avrebbero detto di Gesù : "Somiglia fisicamente a sua Madre" ; mentre più difficilmente avrebbero potuto dire in tal caso : "Somiglia fisicamente anche a suo Padre" , essendo che il suo vero Padre fu lo Spirito Santo e quindi uno Spirito senza corpo .
La Maddalena troppo vecchia, di sessantanni . Il mestiere di questa donna era la meretrice publica o quasi per le strade e i salotti di Gerusalemme; pertanto non avrebbe potuto esercitare con successo il suo mestiere , se non fosse stata ancora giovane e attraente . E d' altronde se non avesse esercitato quotidianamente , il Cristo come avrebbe potuto redimerla con tanto clamore , fino a farne una santa memorabile ? E' ovvio dunque che al tempo del Cristo , Maria Maddalena era ancora giovane e bella e probabilmente di una bellezza straordinaria , altrimenti non si spiega tanto successo nel publico maschile del vizio .
USA 2004 : The Passion of Christ . Ho visto il film 5-6 mesi orsono e non ricordo esattamente tutti i particolari ; ma è significativo che resta a distanza il messaggio fondamentale : la crudezza e la violenza delle scene nel tentativo di rappresentare il vero al meglio .
L'autore è dunque in buona fede; ma non tutto ciò che è rappresentabile è necessario ai fini dell' arte , come non tutto ciò che è vero è anche utile che sia reso di pubblico dominio : vi è infatti il rischio che la violenza e la sevizia dell' uomo sull' uomo , sia l' unico messaggio che resta allo spettatore ; quando invece il messaggio ultimo di Gesù è l'Amore fraterno e universale , la cui potenza è sovrana su ogni altra .
Ora guardando un simile film , ci si chiede dove sia la trasparenza imponente e divina di un tale Amore . Infatti il Cristo è sbatacchiato dai soldati e dai complici macellai come un gonzo qualunque , si che in definitiva, non appare la sua imponenza da Dio , la sua coerenza da Santo , la sua coscienza dei fatti umana e divina , onde la terra e il cielo e l' inferno erano da lui dominati anche e proprio nel momento della sua sconfitta apparente a causa del dolore della passione e della conseguente morte .
E anche i soldati romani risultano irreali nel tentativo di farne rivivere la crudezza : essi sono macchine per colpire e distruggere ; sembrano non avvertire in alcun modo chi hanno di fronte , quando è il Vangelo stesso a rivelare il complessivo contegno di questi militari, braccio dell'esecuzione secolare per decreto del Sinedrio : essi sono soldataglia che fa il loro mestiere per vivere ed è vero che si dividono le vesti e mettono la corona di spine al Re dei Giudei ; ma è anche vero che lungo la via dolorosa verso il calvario , permettono l'aiuto di Simone di Cirene , essendo il Cristo esausto; e sotto la Croce gli daranno l'aceto contro il dolore , e infine il medesimo centurione che la tradizione dice chiamarsi Longino , giunse ad esclamare : "Veramente questi era il Figlio di Dio" ; e non solo : ma anche uno dei ladroni chiese e ottenne di essere assolto , conoscendo chi era veramente Gesù ... .
E' chiaro dunque , che in occasione della Passione , nonostante la cruenza mortale , la bestialità umana , la Grazia divina non solo fu presente ma operò pure varie conversioni salvifiche , persino in un ladrone e persino in un pagano di Roma . E se a tutto questo si aggiunge la generale consapevolezza che il Cristo , comunque era innocente , da tempo considerato santo a causa della sua vita irreprensibile, della sua sapienza e dei suoi miracoli , si capisce come un sostrato di dignità potentissima e sovrana , una forza imponente e indistruttibile , una presenza arcana di rigore sugli assassini e di misericordia per i giusti , accompagnò sempre il contegno del Cristo nella fase della Passione .
Questa Passione poi , va vista nel contesto dovuto , cioè come un momento importante che segue la nascita , la vita privata e publica e si fa presupposto della Resurrezione; al contrario nel film la nascita e la resurrezione son tralasciate o appena accennate, come del resto si vuol significare col titolo The Passion ... .
3. AAVV : GIOVANNI PAOLO II°, L' UOMO CHE HA CAMBIATO IL MONDO.
Italia 9 aprile 2006. Allegato alla Gazzetta dello Sport. RCS Quotidiani, Rai Trade, Rai Struttura Vaticana . Dvd 1.
Non è un film ma un Documentario, del quale , il titolo soprastante , rappresenta il primo Dvd di un totale di otto , più un ultimo dal titolo: Contenuti speciali . In pratica, si propone come la maggiore ricostruzione documentaria in Dvd, del pontificato di Giovanni Paolo II° .
Commento
Non mancano considerazioni anche un po' superficiali e la tentazione di politicizzare troppo l'operato del Pontefice. Tuttavia, nessun discorso mi è sembrato inaccettabile del tutto, e le immagini , sono tutte originali, coi dovuti tagli e il progetto di sequenza , naturalmente . E' opera sostanzialmente benefica.
Dvd 2 ( Il vescovo del mondo) Dvd 3 (Il Papa delle genti).
Presentano un eccessivo artificio nel taglio delle scene documentarie .
4. THOMAS KRETSHMANN : NON ABBIATE PAURA.
Italia aprile 2006. MMV Five mile river fils Itd, edizione italiana D4 srl . Dvd Allegato al numero 14 del settimanale Gente , del 6-4-06.
Bruno Ganz, interpreta benino Giovanni Paolo II° . Come dice il titolo, Non abbiate paura, l'autore vuole descrivere sia il coraggio che l'appello alla speranza e alla fede, di Giovanni Paolo II° . A questo scopo si indugia sulla sua infanzia, evidenziando i lutti familiari, sulla sua giovinezza (rimarrà solo col babbo, morendogli la mamma e poi il fratello; e infine perderà anche il babbo) , evidenziando la perdita di una giovane ebrea a cui voleva bene, che tornerà in Palestina a causa della persecuzione alla vigilia dell' ultima guerra ; evidenziando inoltre il contesto feroce della invasione nazista della Polonia , si che in definitiva , Lolec (così si chiama all'epoca il Papa, per soprannome bonario) reagisce a tutto ciò, decidendo di farsi prete.
Divenuto prete, se ne sottolinea la originalità soprattutto intellettuale, e la carriera fino al discorso che lo distinse al Concilio vaticano II, nonché persino il suo fare gli esercizi spirituali al Papa .
Non si dimentica neppure l'atteggiamento del Papa polacco verso il comunismo, e si riassume come commovente e patriottico l'incontro col generale Jaruzelski : mentre il generale evita l'intervento sovietico col suo colpo di Stato, il Papa parlerà al popolo, Solidarnosc compresa; ma Attenzione, ammonisce Wojtyla rivolgendosi al generale che ha appena abbracciato, questo Movimento chiamato "Solidarnosc" non potrà essere fermato, stavolta .
In questo contesto, ci sono anche corollari, che sottolineano le capacità solo intellettuali del prelato , quale neolaureato da Roma e quale vescovo in Polonia. Al suo ritorno dagli studi romani , chiede di entrare in un monastero: e questo solo fatto dimostra come l'ecclesiastico era anche mistico e non solo intellettuale, come manca di rilevare la fiction; ma un superiore, che se non erro dovrebbe essere il cardinale Stefan Vyszyński , lo sconsiglia, e lo manda quale parroco in una parrocchia importante.
Passato altro tempo, sarà fatto vescovo e trasferito altrove; e qui si scontra coi comunisti che hanno un atteggiamento generalmente persecutorio verso i cattolici e tra l'altro, non vogliono far fare la Chiesa nel nuovo quartiere operaio; Wojtyla risolve però, facendo la messa all'aperto, in occasione del Natale : convenute per l'occasione natalizia molte persone, alla fine i militari lasciano passare la gente che vuole partecipare alla messa, e qualcuno di loro, addirittura , si fa il segno della Croce.
Altro motivo che nella filosofia del regista deve sottolineare il coraggio del Papa, è il suo chiedere perdono per i passati errori della Chiesa; ma non si nasconde nemmeno la sua inflessibilità di fronte alle istanze del vescovo Romero, che nel film, è presentato fautore della teologia della liberazione, la quale, dice Wojtyla, non è invero una teologia, ma una ideologia marxista o quasi. Comunque Romero promette obbedienza al Papa che gli consiglia la massima comunione con gli altri vescovi e tutta la gerarchia; e infine il medesimo Romero morirà martire mentre alza il calice, durante la messa .
In conclusione, l'opera è di certa edificanza descrittoria; anche se necessariamente deve sfoltire e sorvolare, non solo per ridurre a soli novanta minuti,ventisette anni di pontificato attivo, ma anche per tessere la trama del titolo prescelto. Il film tende anche alla dimensione introversa e psicologica , si che ci sono lunghi monologhi del vecchio Papa malato, con se stesso.
5. GIACOMO BATTIATO , KAROL, UN UOMO DIVENTATO PAPA.
Italia 2005. Pietro Valsecchi, Dvd Taoduefilm Srl .
Si descrive abbondantemente la vita in Polonia del giovane Karol. Specialmente sono evidenziati, la decimazione della sua famiglia fino a rimaner solo, a causa della morte della mamma, del fratello e del babbo; la tragica invasione de nazifascisti con le loro persecuzioni irrazionali, e poi l'arrivo dei nuovi dittatori comunisti .
In questo contesto il giovane Karol, prende tre decisioni importanti : la prima è il tentativo di contrastare la barbarie mediante la voce della cultura e nello specifico del teatro: ma di fronte alla brutalità nazista fallirà; la seconda è invece, molto radicale , perché decide di farsi sacerdote ; la terza è naturale sviluppo della seconda: è la scelta profonda della forza dell'amore e della fede, che si oppone a ogni violenza , sopruso, disprezzo della persona ; anzi, Wojtyla giungerà a dire chiaramente che il problema attuale dal quale scaturiscono tanta violenza e decimazioni incredibili, dipende dal fatto che la persona è distrutta, e pertanto bisogna ricostruirla. A questo disegno volge dunque tutto il suo sacerdozio. E gli eventi gli daranno ragione sia rispetto ai nemici che finiranno per soccombere senza violenza, sia rispetto alla Chiesa che lo promuoverà di grado, fino a eleggerlo Papa .
Il film è riuscito, ed è chiaramente un capolavoro difficilmente superabile : infatti non ci si limita a descrivere ideologicamente le situazioni individuali, politiche, sociali, ma se ne dà anche un interpretazione descrivendo semplicemente i fatti realmente accaduti. Ad esempio, la decisione di Karol di farsi prete, troverà spunto da un libro di San Giovanni della Croce, e viene messa nel giusto rilievo, anche in contrasto con la scelta del matrimonio o della carriera teatrale o artistica . Anche la fiction dunque arriva a riconoscerne il profondo livello umano e misterioso dove quella decisione chiave, maturò .
Inoltre la descrizione è obbiettiva nelle grandi linee : i tedeschi non tutti son demonio e brutalità, ma almeno uno si confessa e infine da le dimissioni da soldato, che tuttavia paga regolarmente con la vita . Anche i comunisti, nonostante il Direttore della Sicurezza, che dopo aver perseguitato lungamente i cattolici, maneggia una pallottola guardando per televisione l'elezione a Papa di Karol, piano piano sono ritratti quali persone conquistate dalla forza della giustizia e dell'amore, che spesso parla attraverso la persona di Karol .
In conclusione, l'opera ignora la lunga vicenda umana del Pontefice e si ferma alla sua elezione a Papa, partendo dalla sua infanzia .
6. JOHM KENT HARRISON, GIOVANNI PAOLO II° , PARTE PRIMA.
Italia 2005. Dvd supporto integrativo a Famiglia Cristiana n. 13 , del 26-3-06 e al n. 15 del 9-4-06.
La fiction comincia dall'attentato in piazza S. Pietro per mano di Alì Agccià; e mentre si vola in ambulanza al Gemelli, la Madonna appare in visione al pontefice. Poi si torna alla giovinezza di Wojtyla, con la morte del padre, il contesto della persecuzione nazista, e poi quella comunista.
Ma qui è tutto più temperato e meno appaiono le conseguenze delle passioni e della violenza . Ma comunque si ripercorre tutta la carriera ecclesiastica, si che da prete, a vescovo a cardinale a Papa . L'elezione a Papa è dunque una breve descrizione finale . Il grosso della narrazione pertanto, riguarda la lotta contro la persecuzione nazista e comunista .
L'opera è meritevole e edificante; ma è inferiore sul piano drammatico ed estetico a quella soprastante di Battiato . Tuttavia va considerata nella sua globalità , cioè anche nella seconda parte, che riguarda la vita del Papa , dopo la sua elezione.
7. JOHM KENT HARRISON, GIOVANNI PAOLO II° , PARTE SECONDA.
Si ha il merito di evidenziare il cosidetto Vangelo della Sofferenza ; e in questo ci si riesce notevolmente . Altrettanto bene , cioè con maggior verisimiglianza, non si riesce invece a rendere l'enorme mole di lavoro svolta da tale Pontefice, mediante la predicazione e i viaggi . Ampio spazio viene dato comunque alla vicenda che vuole Giovanni Paolo vincitore e demolitore del Comunismo sovietico, si che perciò , ci si sofferma sull'attentato in piazza S. Pietro, come opera indiretta di quella ideologia; ma nulla si dice della decisa accusa del Capitalismo, come fonte di morte e ingiustizia sociale, nonché dell'Americanismo anti-ONU e sovvenzionatore delle dittature prevaricatorie dell' America Latina. Infine il Papa muore.
8. BRANDO QUILICI, L'UOMO CHE HA CAMBIATO LA STORIA
Italia 2006 . ©MMIII Digital Source Pictures Ltd / Discovery Coomunications Inc. ; Supporto a Panorama di ...Aprile 2006 .
Rientra nella descrizione del Papa a mò di documentario : usa filmati autentici da vari archivi (Rai soprattutto) : è un tentativo abbastanza riuscito di presentare anche i successi politici e diplomatici del Papa polacco.
Il rischio, in questo tipo di discorso , è scindere troppo i successi apparenti dalla radice fideistica che li ha determinati ; è attribuire al Papa, un uomo, tutti i meriti , che in realtà , sappiamo bene che sono sostanzialmente , di Dio . Insomma c'è il pericolo di distorcere la figura della grandezza del Papa, proprio lodandone l'operato, quando questo non tiene conto della ispirazione di fede e della voce soprannaturale a cui si rifà in primis la grandezza di Karol; con questa filosofia, Wojtyla è tutto (statista, diplomatico, artista, poeta, scrittore...) ma non è l'essenziale, cioè uno strumento docile alla volontà di Dio .
9. JAS GAWRONSKI, GIOVANNI PAOLO II° , INTERVISTA SULLA STORIA
Città del Vaticano (Sala da Pranzo dell'appartamento privato papale), s.d. (ma certo tra il 1994 e prima del 2000) , Allegato a Republica della quale non si specifica il numero . Io acquisto in edicola oggi 29 aprile 2006 . CD con solo audio e senza immagini . Pertanto non dovrebbe a rigore, far parte di questa raccolta , chiamata Cineteca . Però vista l'importanza del documento, penso possa tollerarsi l'eccezione alla regola, per amore alla completezza sul penultimo Papa .
E' consigliabile ascoltare questo documento . Il Papa , Jas Gawronski e il segretario pontificio, mons. Dziwisz , sono a tavola, e in alcuni momenti si distingue lo sbattere delle posate ... . Il Papa parla ancora correntemente, e può persino dare un tono confidenziale al suo discorso . Le domande sono di notevole interesse e profondità :
per esempio questa : Santo padre , ...quando la sento parlare...non posso evitare di pensare che lei sia più contrario al capitalismo che al comunismo. E' questa l'impressione giusta ?
Risposta: ..Ripeto quello che ho detto finora, che è riassunto in un verso di un poeta polacco (Mickiewicz : ... Punisci la mano e non la cieca spada) . Voglio dire che bisogna risalire alla causa; e secondo me , la causa [della nascita del comunismo] è nel capitalismo , [è nel capitalismo] la causa di tutti questi guai sociali nell'Europa e nel mondo .
Domanda : Questo significa che il capitalismo è anche all'origine della nascita del marxismo ?
Risposta : Comunismo e capitalismo hanno la stessa radice, che all'inizio era nella visione economica, poi anche etica, e soprattutto era nei fatti; i fatti descritti da Leone XIII° che erano conosciuti da tutti, e che giustificavano il detto polacco : grzech wolajacy o pomste do nieba , un peccato che grida vendetta al cielo. Loro...il comunismo come forza internazionale ha ottenuto questo risultato, il capitalismo ha dovuto cambiare e certamente i paesi capitalisti classici, quelli occidentali, oggi sono diversi da prima, non c'è più necessità della protesta operaia, anche i sindacati sono molto ridotti, forse in Italia sono più forti che altrove. Adesso il capitalismo è diverso, ha riflettuto, è cambiato, ha introdotto politiche sociali con un sistema democratico e grazie all'azione dei sindacati, ha varato una politica sociale. [Segretario Dziwisz : Il capitalismo in Europa è controllato dallo Stato, dai sindacati, bisogna distinguere fra quello che era prima ed è oggi] .
(...) .
10. FOCUS STORIA, URBI ET ORBI, PAPI, (LE IMMAGINI, LE PAROLE E I GESTI DA RICORDARE)
Dvd allegato a Focus n. 7 , Aprile-Maggio 2006 . Rai Educational, Focus-Storia .
Si descrive il rapporto tra i Papi del XX° secolo (fino all'attuale) con il mezzo radiofonico e televisivo . In particolare si comincia specialmente dal 12 febbraio 1931, quando Papa Pio XI° parlò per la prima volta dai microfoni della radio vaticana.
Dentro questo percorso , si evidenziano i lenti e progressivi cambiamenti , da quando il Papa dopo la breccia di Porta Pia del 1870, si era rifugiato in vaticano per protesta contro lo Stato italiano , alle successive aperture, finché arrivano i tempi dei più rivoluzionari , a cominciare da Papa Giovanni XXIII° con l'indizione del Concilio e la sua comunicativa poetico-confidenziale, fino all'ultimo apice ed epilogo di Giovanni Paolo II° , che nell'arco di 26 anni ha lasciato un segno profondo nel mondo, servendosi non solo dei giornali , ma specialmente della radio e della televisione .
11. ROGER YOUNG, GIUSEPPE (LE STORIE DELLA BIBBIA)
2 Dvd, Multimedia San Paolo 2004, su licenza Lux Vide . Non si riporta la data di fabbricazione del film .
Riassunto.
Dvd 1 : E' incentrato su due episodi fondamentali nel cammino degli ebrei verso la terra promessa, guidati da Giacobbe e la moglie Rachele : 1. il massacro di Sichem , perché il figlio del suo Ré , aveva violentato una figlia di Giacobbe; 2. la vendita di Giuseppe agli schiavi ismaeliti, che poi lo condurranno a in Egitto .
Dvd 2 : Giuseppe in Egitto fa carriera: da schiavo diventa Viceré , grazie alla sua fede e abilità nell' interpretare i sogni, e specie un sogno che particolarmente assillava il Faraone . Arrivano dunque i sette anni di carestia come Dio aveva predetto nel sogno del Faraone ; e anche i fratelli dalla loro terra , si recano in Egitto a comprare grano ; e li non riconoscono Giuseppe , mentre lui li riconosce . Poi tutto ben finisce, poiché Giuseppe li perdona e tutta la famiglia, compreso Giacobbe e l'intero popolo, si stanzia presso il Nilo, per sfuggire alla carestia .
Commento.
Il film presenta vari punti deboli nella appropriatezza drammatica , e nella profondità del dialogo relazionale, per esempio tra Giuseppe e Potifar : a volte sembrano due amici di Holliwood che si scambiano confidenze ; oppure tra Giuseppe e il Faraone, il quale prima diffidente perché gli si dice che uno schiavo può interpretare i sogni, quando vede la capacità interpretativa del medesimo schiavo, lo promuove Viceré troppo velocemente e specie : non chiede nessuna prova immediata della veridicità della interpretazione che dà Giuseppe del suo sogno (cioè sette anni di abbondanza e sette di carestia in Egitto e dintorni) ; qui si sarebbe dovuto rendere più verosimile e graduale il prendere fiducia del Faraone su Giuseppe .
Tuttavia l'opera , ha numerosi punti forti, e una sostanziale trama edificante : trionfa la provvidenza divina sia sui difetti (gelosia dei fratelli di Giuseppe) che sulla malvagità umana (vendita di Giuseppe ai mercanti di schiavi), purché s'abbia abbastanza fede e fiducia in Dio .
12. LODOVICO GASPARINI, DON BOSCO.
Dvd , Multimedia San Paolo srl 2005, su licenza Lux Vide Spa . Supporto a Famiglia Cristiana n. 12 del 19-3-06 e al Supplemento n. 1 di Famiglia Cristiana n. 13 del 26-3-06 .
Riassunto
E' una descrizione notevolmente riuscita del santo torinese , a partire dalla sua infanzia e povertà contadina, fino ai suoi studi in seminario, ai suoi primi approcci coi ragazzi si che deve combattere con la società del tempo (esponenti ecclesiastici compresi) , impreparata al suo metodo pedagogico innovativo e rivoluzionario , eppure antico, a cominciare dalla fiducia e dall'amore che deve accordarsi al prossimo.
Ma infine la sua sapienza e santità trionferà , la congregazione sarà approvata , e ogni malalingua è messa a tacere, sia in ambito ecclesiastico, che politico-amministrativo, che sociale in generale . In questo percorso, un episodio denota la santità particolare del prelato : allorché Torino è infestato dalla peste e tutti temono d'essere infettati salvando i morti e curando i malati, anche i giovani di don Bosco dicono : Io non voglio morire per salvare gli altri, abbiamo paura della peste. Allora Don Giovanni , promette solennemente che nessuno sarà contagiato dal male : e così avvenne realmente ; i giovani si resero noti in ogni dove, per il loro eroico lavoro in favore dei contagiati, la infezione svanì , e tutti fecero l'esperienza dell'eroismo di coloro che un tempo sembravano ad alcuni, soltanto delinquenti o soltanto capaci di svilupparsi nel senso dei fuori legge .
Commento
Rappresentare la vita di un santo, di un testimone della fede della levatura di Don Bosco, non è facile , perché la gente di taglia media in fede e cultura, se ha molta cultura può mancare però di fede; se ha sufficiente fede, può mancare della necessaria cultura e arte . Occorre invece un soggetto capace di sintetizzare arte, storia, cultura e santità , onde l'arte e la scienza possano supportare nel loro discorso ordinato e spettacolare, sintetico, almeno i punti salienti e decisivi della santità in questione, cioè per comprenderci, quelle premesse spirituali che sono la base e il motore fondamentale del santo o protagonista rappresentato, analogamente a Don Bosco, in tal caso .
Orbene, se c'è qualche mancanza nel film, è su questo terreno difficilissimo, cioè la difficoltà di sintetizzare la rappresentazione ottimale dell'arte e la scienza con la santità .
Ma l'opera ha una validità sostanziale, ed è certamente il miglior film su Don Bosco che sia mai stato fatto . La trama persino affascina e insegna, semplicemente perché la vita di quel santo, oltre alla santità medesima, è insegnativa di suo . La sua testimonianza infatti si impone da sola al mondo, anche senza film o racconti stampati; tuttavia anche i film , anche questo film e i racconti eventuali, possono contribuire a diffondere e far conoscere .
Lo spettacolo è sufficiente a intrattenere anche un publico giovanile; anzi, direi che un film simile, pur essendo indicato per tutti, è particolarmente indicato per i ragazzi , poiché li riguarda direttamente; essi recuperano come minimo, l'idea che Dio non abbandona nessuno, e che pertanto è specialmente mediante la Chiesa , che la provvidenza può operare , sebbene le strade del signore siano infinite e le ideologie le più disparate .
III. WESTERN
1. ANTHONY MANN , L'UOMO DI LARAMIE
USA 1955 . Western . Un Capitano dell' esercito americano si finge mercante e va in Messico per scoprire chi vende armi agli Apaches ; infatti questi armati di fucili, hanno compiuto un massacro . Giunto in loco , trova due seri ostacoli :
uno è un giovane, figlio di un proprietario terriero onesto , ma con la sventura d'avere un figlio debole , cioè facinoroso e aspirante al comando dell' azienda e a certo protagonismo; questo facinoroso finirà per ostacolare il Capitano cominciando a distruggergli i carri e i muli , coi quali intendeva caricare sale .
L'altro ostacolo è meno diretto e appariscente , ed è costituito da Vic , il figliasto del terriero , che più capace e intelligente del fratellastro , è in realtà l'unico in grado di dare un futuro alla azienda, morto il padre . Vic è però colui che con la scusa di acquistare filo spinato per le recinzioni delle mandrie, in realtà carica i fucili nei carri e li vende agli Apaches ; e finisce per uccidere sia il fratellastro facinoroso che il padre terriero .
Ma il Capitano lo scopre e lo ferma , buttando i fucili da un dirupo , mentre gli Apaches sentendosi traditi , lo uccidono . E giustizia è fatta .... . Complessivamente , il film poggia su una storia lineare , semplice , che è quasi una indagine sulla condizione psicologica della famiglia del terriero , alla quale si aggiunge l'eroismo del capitano .
Tuttavia i personaggi son troppo semplici , e perciò non abbastanza realistici per rendere la condizione tragica che ci si attenderebbe : esempio tipico di questa pittura sommaria del tragico, è il facinoroso figlio del terriero: costui vuol fare , comandare , non esita ad esser crudele e supervendicativo ; ma la sua malvagità e intemperanza giovanile da Cowboy , è troppo priva di malizia e di scrupoli da un lato e troppo audace ed esibizionista dall'altro , si che non traspare abbastanza in che modo l'uomo, e per volontà propria e per la malasorte e la volontà delle forze del male , può talvolta cadere tragicamente vittima sia dell'errore di circostanza che del male stesso sempre in agguato .
2. FRED ZINNEMANN : MEZZOGIORNO DI FUOCO
Usa 1952 . Western . Bianconero da DVD quale supplemento del periodico I capolavori del cinema Western, 2005 De Agostini Spa, Novara .
Riassunto
A fine Ottocento lo sceriffo di hadleyville parte in festa nuziale, essendosi appena sposato. Torna però indietro quando viene a sapere che a mezzogiorno tornerà col treno il bandito Miller che insieme a tre dei suoi, vuole regolare il conto, visto che lo sceriffo neosposo alcuni anni prima l'aveva fatto incarcerare. La sposa, una quacchera che odia la violenza, gli si oppone e vorrebbe convincerlo a lasciar perdere e proseguire la festa nuziale. Ma niente da fare , perché lo sceriffo è un uomo ! A dirlo alla sposa è infatti la signora Ramirez, innamorata dello sceriffo, e che ciononostante anche lei ha deciso di lasciare il paese, per non assistere alla barbara uccisione del difensore della legge, il quale sarà infatti abbandonato da tutti. All' ultimo momento però la sposa balza dal treno in partenza e va in cerca del marito. Questi frattanto ha già fatto fuori un bandito, poi ne fa fuori un altro, e uno lo becca persino la sposina. Rimangono pertanto solo Miller e lo Sceriffo. Il banditaccio è però della risma peggiore e catturata la sposa se ne fa scudo per attirare allo scoperto lo sceriffo e farlo fuori vigliaccamente; questi esce, ma in seguito alla ribellione della donna , il difensore della legge salda definitivamente il conto con la giustizia, uccidendo il cattivo bandito. L'intero paese incredulo esce dai nascondigli e dalle case, per verificare l'accaduto. Gli sposi se ne vanno in carrozza riprendendo la loro festa.
Commento
E' un bel film basato sulla souspanse del duello finale : l' intera trama non fa che preparare il duello; e tutti , tranne l'eroe sceriffo (Gary Cooper) , pensano che i banditi vinceranno . Tuttavia anche lo sceriffo ha paura; ma qualcosa di superiore lo spinge a combattere : è forse l'imperativo del senso di giustizia :
si tratta però di una giustizia alla Western, cioè che non prevede mai il perdono e il tentativo di recuperare l'avversario; con questa filosofia, la visione dell' uomo è ridotta, cioè il cattivo è sempre totale e irrecuperabile, contro il quale non c'è altra soluzione che sparare; pertanto anche il buono , avendo di fronte un simile cattivo irredimibile, non ha mai niente da perdonare , e per far giustizia non può fare a meno di sparare .
Se anche Cristo avesse usato questo peso e misura, insomma se avesse usato la pistola anziché la Croce per far giustizia, avrebbe dovuto ammazzare novantanove uomini su cento . Ma la verità sull'uomo è diversa : il nemico , l'avversario , non è così sordo alla voce della coscienza, non è così irredimibile come lo vuole la vicenda Western, nonostante la presenza del male e del peccato . A causa di questo malinteso, la visione dell'uomo che scaturisce da film simili , è troppo ridotta, inscatolata , con scarso potere educativo.
Altro aspetto fondamentale che colpisce nella vicenda, è l'assoluta mancanza di fiducia nella giustizia, di fronte alla forza brutale dei fuorilegge; di fronte a questa minaccia, tutti vacillano , tranne lo sceriffo ; in altre parole, tutti perdono, da questo punto di vista, e vince solo lo Sceriffo ; e lo sceriffo vince perché l'istinto della legge e della giustizia in lui , lo porta a combattere l'ingiustizia fino in fondo, con coraggio eroico . Pertanto il buon fine lo premia giustamente, da questo punto di vista .
3. GEORGE STEVENS , IL CAVALIERE DELLA VALLE SOLITARIA
Usa 1953. Western.
Riassunto
Shane è un cavaliere più che un cowboy solitario , insomma un giramondo che arriva per caso in una valle isolata, fermandosi presso due giovani contadini ospitali . Qui viene assunto come aiutante e idolato dal figlio dei medesimi contadini, di nome joey. In seguito all'attacco contro tutti i contadini da parte di una banda di prepotenti locali, Shane non può fare a meno di difendere gli ospitanti , o meglio, la giustizia. Essendo pertanto pure un abilissimo pistolero, esce allo scoperto e evita all'amico ospite, di andare all'appuntamento tranello col nemico : presentatosi lui stesso al posto del chiamato o contadino ospitante, fa fuori tutti i cattivi nella sparatoria finale,cosa che per minore abilità con la pistola, mai avrebbe potuto fare il suo amico contadino.
Commento
La trama del film è sostanziale , cioè capace di costruire e modulare al meglio il discorso drammatico . Questo discorso viene dunque sviluppato sufficientemente , tranne che in un caso o personaggio:
il figlio Joey del contadino ; questi è del tutto artificioso e inreale: la sua azione consiste solo nell' idoleggiare Shane, con discorsi eccessivi per un bimbo di 10 anni circa; questo bimbo più che la sua età , rappresenta pertanto l'infanzia o l'eterno bambino che non muore mai, e che sta nell'animo degli adulti; non si tratta perciò di un bambino ordinario, quanto di un bambino adulto, cioè che sta dentro l'animo degli adulti , i quali , così essendo (cioè essendo anche adulti con un po' di bambino nell'animo), talvolta si compiacciono di far dire o chiedere ai bimbi le cose che preferiscono , o si compiacciono di pretendere dagli stessi bambini, le cose che più a loro piacciono, ma che non sono nelle menti pure e semplici degli infanti.
Usa 1954. Metro-Goldwyn-Mayer. 2006 Twentieth Century Fox Home Entertainment ; Publicato e distribuito su autorizzazioner di : Twentieth Century Fox Home Entertainment Italia Srl, DVD Supplemento del periodico I capolavori del cinema western © 2006 De Agostini, Editore Spa Novara .
Riassunto
Ambientato nel Messico del 1866, durante la rivoluzione popolare contro Massimiliano d'Asburgo. Da poco è finita negli Stati Uniti, la guerra di secessione .
Un excolonnello sudista di nome Benjamin Trane (Gary Cooper) e un avventuriero e bandito americano, Joe Erin (Burt Lancaster) , calati verso il Messico, cercano di impedire che una carrozza piena d'oro, sulla quale viaggia verso Vera Cruz la contessa Duvarre come copertura , finisca nelle mani dei ribelli che si oppongono a Massimiliano . Ma infine, quando l'avventuriero Joe vuole impossessarsi dell'oro , il colonnello , lo uccide con regolare duello, e l'oro finisce in mano dei rivoluzionari.
Commento
L'opera è ritenuta un capolavoro . In realtà sembra media produzione Western. Anche se , specie alcune scene , risultano divertenti e per l'epoca notevoli, e gli interpreti principali hanno persino classe .
Il limite è dato dal taglio grossolano non tanto della drammaturgia, quanto della sua modulazione scenografica, la quale appuntandosi nel tentativo di impadronirsi dell'oro, vi ha eccessivo movimento e sparatoria e sangue. A questo contesto poi , ci mette la firma il finale che è contraddittorio, rispetto alle scelte spartane della trama generale:
cioè i due amici iniziali , il colonnello e il bandito, finiscono per duellarsi , e solo uno dei due sopravviverà . Ora questa soluzione, dispiace, perché gli interessi della lontana rivoluzione, che fino ad ora lo spettatore ha visto solo nel sottofondo , ora improvvisamente, con eccessivo artificio e strappo affettivo e repentino, si impone arbitrariamente sul naturale epilogo dell'amicizia , e sacrifica uno dei due amici che muore in duello, solo perché a tavolino è stato stabilito che l'oro deve andare ai ribelli .
Ma la via più piana e logica, ancor più auspicata dallo spettatore, viste le premesse drammaturgiche fino a quel punto filmico, sarebbe stata che i due amici (anziché duellarsi col soccombere di uno) avessero invece di comune accordo, offerto il danaro alla rivoluzione, senza che uno dei due mancasse nemmeno per il combattimento o la sfortuna, ma ahimè, proprio per mano di un suo amico .
IV. VARIE
1. ROBERT WISE, ELENA DI TROIA
USA 1955 : (Helen of Troy) .
Bisogna chiarire subito che la trama è stata cambiata rispetto al mito , onde costruire una sorta di novella filogreca , ma per meglio dire filoadulterina .
Insomma i Greci vincono per via della astuzia di Ulisse con l' espediente del cavallo ; i Troiani invece non solo respingono tutti gli attacchi Greci , ma quando decidono di restituire Elena , Menelao e compagni si dimostrano ladri del tesoro troiano , cioè lo pretendono in cambio delle spese di guerra e della pace e nonostante la restituzione di Elena .
Perciò Paride si riprende l'innamorata che viene accolta da tutti i troiani definitivamente . Infine lo stesso Paride , dopo aver ucciso Achille che fa il bullo prepotente, viene ucciso a sua volta colpito alle spalle e Menelao si riprende la sposa, mentre troia brucia miseramente .
Trionfa dunque l'astuzia greca , sebbene immorale , cioè estorcitrice di bottino e assassina . Al contrario , ai troiani resta il valore delle armi , la maggiore lealtà e onestà , che però è resa ambigua dalla accettazione di Elena : cioè l'avidità dei Greci che pretendono il pagamento in oro nonostante la restituzione d'Elena da parte troiana , viene presa come giustificazione per accogliere regolarmente Elena stessa in Troia come donna di Paride .
Ma ciò non basta : il rigore del realismo drammatico avrebbe voluto la restituzione di Elena anche di fronte alla richiesta latrocinante di Menelao e compagni . Inoltre l'astuzia immorale dei Greci non è per niente colpita dagli dei, anzi è premiata visto che va a buon fine . Ora questo è un anacronismo eccessivo rispetto alla mentalità dell' uomo ellenico, che crede nella giustizia delle divinità, nonostante che queste non siano sempre perfette e possono persino aver passioni e far guerre tra loro .
2. MARIO BONNARD, GLI UTLIMI GIORNI DI POMPEI
Italia-Spagna-Germania 1959 . E' il quarto film con lo stesso titolo a partire dal muto del 1926, diretto da Amleto Palermi .
La fonte letteraria di tutti quanti è però il romanzo omonimo dello scrittore inglese Edward George Bulwer-Lytton .
Ne deriva un film sostanzialmente bello e divertente, con una sua visione della giustizia fatale o provvidenziale : alla fine Glauco e Jone insieme a pochi altri , riescono a raggiungere il mare e a salvarsi .
Pertanto l'elemento naturale scatenato, il vulcano che inonda Pompei di fuoco e terremoti , fa giustizia dei cattivi e risparmia i buoni , anche grazie alla loro fede e perizia , e non solo grazie al fatto di stare dalla parte della ragione .
Ma questo epilogo vi ha una sottotrama di circostanza che è del seguente tenore: una banda di assassini comandata da un sacerdote di Iside e diretta in ultimo da certa Giulia donna della autorità romana a Pompei , fa delitti vari a scopo di estorsione e li firma sempre con una Croce sui muri . Finché in una delle loro rapine uccidono pure i genitori di Glauco centurione romano . Si vuole dunque incolpare i cristiani di tali misfatti . Ma Glauco con l'aiuto di un ladruncolo e Jone e vari amici , riescono a smascherare la congiura , finché il vulcano non esplode e tutti fuggono per salvarsi .
Ma il Capitano lo scopre e lo ferma , buttando i fucili da un dirupo , mentre gli Apaches sentendosi traditi , lo uccidono . E giustizia è fatta .... . Complessivamente , il film poggia su una storia lineare , semplice , che è quasi una indagine sulla condizione psicologica della famiglia del terriero , alla quale si aggiunge l'eroismo del capitano .
Tuttavia i personaggi son troppo semplici , e perciò non abbastanza realistici per rendere la condizione tragica che ci si attenderebbe : esempio tipico di questa pittura sommaria del tragico, è il facinoroso figlio del terriero: costui vuol fare , comandare , non esita ad esser crudele e supervendicativo ; ma la sua malvagità e intemperanza giovanile da Cowboy , è troppo priva di malizia e di scrupoli da un lato e troppo audace ed esibizionista dall'altro , si che non traspare abbastanza in che modo l'uomo, e per volontà propria e per la malasorte e la volontà delle forze del male , può talvolta cadere tragicamente vittima sia dell'errore di circostanza che del male stesso sempre in agguato .
3. JOSEF VON STERNBERG , MAROCCO
Usa 1930 . DVD , Ermitage cinema, via Rizzoli 4, 40125 Bologna; Paramount 1930.
Riassunto
Amy Jolly (Marlene Dietrich), cantante di cabaret, perviene in una località del Marocco , dove incontra Tom Brown (Gary Cooper), un semplice legionario della Legione straniera francese . Nonostante le adulazioni e i corteggiamenti vari , Amy s' innamora di Tom, e finisce per seguirlo a piedi nudi, persino negli spostamenti di servizio per il deserto . Unico intoppo in questa vicenda d'amore, l'ostilità del comandante di legione, perché Tom era amante della moglie del medesimo; la quale, vistosi trascurata per Amy, convince il marito a tentare l'eliminazione di Tom, con una azione in prima linea. Ma la fortuna è dalla parte del legionario; il comandante, tal maresciallo muore e invece il legionario sarà seguito dall'amata.
Commento
La fonte letteraria è un romanzo di Benno Vigny .
Pur non essendo un capolavoro, l'opera in bianconero, vi ha pure una certa grazia e piacevolezza; delle quali, la cagione prima , è il mito della donna fatale che incontra non un uomo qualsiasi, ma un uomo fatale, cioè non solo affine a se sessa stessa per coltura e carattere . L'amore umano tra l'uomo e la donna , pur chiaramente mitologicizzato in eccesso (e quindi a scapito del realismo e della bellezza pregnante che si dimostra per quel che effettivamente è, e non per quel che si vuol far credere che sia) , tuttavia cerca la limpidezza e la forza viva del sentimento, e per far ciò , si ricorre a mezzi ordinari (tutti nella ordinaria misura) che al confronto con quelli attuali, sembrano ancora abbastanza casti o contenuti. Tuttavia, anche nella trama , non si può fare a meno di dimostrare che Tom è l'amante della moglie del comandante della legione : questa eccezione , insieme al tentativo d'uccisione di Tom da parte del maresciallo capo, son solo espedienti narrativi, riempitivi e trascurabili rispetto alla trama generale, che dimostrano solo la scarsa fantasia del raccontare, da parte della regia .
4. PETER JACKSON , IL SIGNORE DEGLI ANELLI: IL RITORNO DEL RE
Usa, MMIII New line producrions, MMIV New linehome entertainment; s.d. Dvd. Distribuito da Medusa video, via Agnello snc, 20121, Milano; s.d. .
Riassunto
Il giovane Frodo del popolo degli Hobbit, deve raggiungere il monte Fato per gettarvi il magico anello e interrompere il potere forgiato da Sauron per dominare la terra di mezzo . Ci riesce finalmente , e la Città degli orchi guidata da un mago malvagio , sarà finalmente distrutta da una eruzione vulcanica finale.
Gli orchi sono ominidi o omoni mostruosi, cioè deformi e malvagi, i quali aspirano a dominare sugli uomini, dei quali si considerano rivali all'ultimo sangue. Ma nonostante l'iniziale successo, non riusciranno nel loro intento , non solo perché infine Frodo come sopradetto, getterà l'anello nel Monte Fato , ma anche perché il re degli uomini si reca dentro la montagna maledetta e convince i morti puniti eternamente per essere stati soldati vigliacchi in vita, ad aiutare i vivi in minoranza numerica; in cambio della vittoria finale contro le armate degli orchi, saranno dunque dispensati dalla maledizione eterna , e riconquisteranno la pace; però gli orchi falliranno anche grazie al polso dello stregone dai lunghi capelli d'argento con tonaca e cavallo bianchi, che guida le truppe per fronteggiare l'attacco.
Commento
Viene rappresentata la lotta tra il bene e il male in veste mitologica nordica , come dal famoso romanzo trilogico di John Ronald Tolkien : Il Signore degli Anelli (1954-55) .
Da questo romanzo molto lungo, si prende però solo alcuni episodi, ai quali si da il titolo : Il ritorno del Re : cioè il ritorno del re, dalla montagna maledetta , insieme alla armata dei cavalieri morti, che eprmette di vincere l'esercito degli orchi .
L'episodio, come l'intero romanzo Tolkioniano , è uno sviluppo fantastico della Cavalleria e mitologia medioevale, anche se dei popoli danesi-scandinavi, e perciò non inglesi .
Il film è spettacolare, fantastico, di certo coinvolgimento; ma è profondamente antistorico sul modo di rappresentare la cavalleria medioevale : di questa se ne ignora totalmente il codice d'onore cristiano , i maghi prendono il posto del clero quali mediatori tra le forze superiori e gli uomini , il Dio cristiano è completamente assente, e le forze in campo sono confinate al fatalismo di un anello e del Monte Fato, nonché al massimo alla magia delle circostanze; ma il Dio personale e Creatore, Signore della storia medioevale , è completamente assente : il medioevo di Tolkien e di questo film, esiste soltanto nella fantasia dell'autore . E qui c'è il limite dell'opera: la maggiore astrattezza dalla storia, a mio avviso, va a discapito della fantasia o verosimiglianza di ricostruzione storica .
5. AKIRA KUROSAWA, I SETTE SAMURAI
Giappone 1954 : © Shojiro Motoki pe la Toho . © 2002 Mondo Home Entertainment Spa. Dvd Supporto integrativo a Ciack n. 4, Aprile 2006 .
Riassunto
La storia si svolge nel Giappone del XVI° sec. : allora i fucili erano rari e gli uomini combattevano per lo più con le spade e le lance, e i cannoni sono assenti . In quell'epoca, orde di briganti armati giravano per il territorio attaccando anche i villaggi dei contadini, incapaci di difendersi, non essendo soldati professionisti .
Uno di questi villaggi, sa dunque d'essere attaccato e per suggerimento del suo capo o nonno, cerca d'assoldare alcuni samurai nella città vicina; Ci si riesce, sebbene con molta difficoltà, perché i contadini daranno cibo ai samurai , ma non danaro . Trovano dunque sette samurai della categoria senza padrone (ronin), nei queli sono specialmente tre, che hanno notevole personalità : il capo e più anziano, Kikuchiyo che va in giro con una lunga spada avendo volontà di riscatto, ma scarsissima esperienza da combattente, essendo egli stesso un contadino (incarna la rabbia repressa e il riscatto mediante il coraggio della spada: A me le spade -in questo combattimento- non bastano mai, dice durante la battaglia finale, e quindi ne infila nei pressi, su un legno, una decina, che poi a mano a mano che combatte, le usa infilandole ora su un nemico, ora su un altro ), e il braccio destro del capo, un vecchio compagno d'avventura bellica.
Alla fine , grazie alla sapienza dei samurai, i contadini respingono l'attacco e riprendono a piantare il riso, cantando e lavorando con particolare ritmo ed euforia ; ma stranamente non con abbastanza riconoscenza verso i samurai , si che il capo Kambei esclama : noi samurai siamo come il vento che passa sulla terra , ma la terra rimane e appartiene ai contadini ; insomma , anche se han vinto i samurai a capo dei contadini, i veri vincitori sono i contadini stessi . E lo conferma anche la ragazza posseduta da uno dei samurai, che anziché seguirlo o invitarlo nel villaggio, si mimetizza nel coro dei piantatori , piantando riso e amante , allo stesso tempo .
Commento
Il film gode di grande stima critica. E in parte lo merita : ad esempio, i personaggi acquistano una certa personalità , e per un dramma orientale, ciò è particolarmente meritevole, perché per lo più c'è appiattimento delle sfumature e del colore del carattere , intorno al buono e al cattivo e al frequente duello; inoltre gli umili in queste società schiaviste o quasi, non hanno voce in capitolo, devono fare solo la volontà del padrone fino alla lealtà assoluta e alla morte nel bene e nel male secondo gli interessi padronali. E ciò è un altro motivo che spinge gli artisti a non indagare con metodo e ricerca filosofica sulla personalità dei protagonisti (sebbene una tale ricerca sia pur presente e necessaria..) .
Si vede che Kurosawa ha studiato la cinematografia europea e americana ; e la sua composizione dell'avventura è riuscita, in alcuni aspetti magistrale . Manca però del tutto, il senso metafisico della liberazione dal male, cioè dai briganti : il merito di questa liberazione è pertanto soltanto della spada e del coraggio di chi la maneggia; ma Dio è assente . L'autore si comporta come uno che ha recepito una situazione di disagio e sofferenza, quella di umili contadini; tuttavia sembra ignorare il principale fattore di difesa degli umili medesimi, al servizio del quale fattore deve porsi pure il maneggiatore della spada, altrimenti non resta che dire come fa nel finale il capo samurai Kimbei : noi samurai ci dileguiamo, e solo i contadini restano : questa frase è dunque rivelatrice di una situazione spirituale, di chi non conosce il senso della gratuità , cioè del fare del bene per solo amore del bene , il quale benfatto, sarà premiato certamente nell'altra vita, e pertanto può anche non esser premiato in questa vita.
Il rischio di questo messaggio, a causa del quale il merito della liberazione va tutto all'uomo che maneggia la spada, è la megalomania della capacità umana di potenza, una sorta di superuomo dei regimi dittatoriali . La spada insomma , per essere strumento utile alla identità umana, ha bisogno di una Garanzia o Entità che ne fissi i limiti e le condizioni d'uso, analogamente come avveniva nella cavalleria medioevale, dove pur non potendo alcuni fare a meno della spada, tuttavia essa si riteneva al servizio della giustizia di Dio e non di una giustizia soltanto umana.
6. ZWICK EDWARD, L'ULTIMO SAMURAI
Usa 2003 . Warner Bross Pictures; Dvd : Warner home video Italia .
Riassunto
Siamo attorno all'anno 1887 e il capitano dell'esercito statunitense, Nathan Algren , eroe della guerra civile (cioè della guerra contro gli Indiani) è stato ingaggiato dal governo giapponese per addestrare l'esercito secondo i canoni moderni euro-americani . Infatti il Giappone vuole modernizzarsi . Ma per far ciò deve sconfiggere una banda di samurai capeggiati da tale Katsumoto, che vive in un villaggio interno giapponese e ogni tanto esce per fare sabotaggi e uccisioni . Questi samurai , naturalmente , usano solo le spade e la lotta marziale. Per contro il nuovo governo userà sempre più e meglio, fucili e cannoni .
Durante uno scontro, Algren viene catturato, curato nelle ferite dalla moglie dell'ultimo samurai che aveva ucciso in combattimento; si ristabilisce e Katsumoto da l'ordine che l'americano non lasci il villaggio, ma dentro quel luogo campagnolo, è libero di fare ciò che vuole, almeno fino a nuova primavera . L'ufficiale, osserva dunque e impara la lingua locale, i costumi, il carattere, il generale modo di vivere di quella gente ; ma soprattutto si perfeziona nelle tecniche d'arte marziale , la lotta, l'uso della spada .
Katsumoto si presenta poco dopo con Algren e alcuni suoi dignitari dall'Imperatore, per cercare una forma di conciliazione; ma questi troppo giovane, e nell'impegno della modernizzazione, non lo sa capire e difendere come invece avrebbe docuto; si che il suo rivale, colui che in pratica funziona da primo ministro della nuova politica modernizzatrice , lo fa arrestare e ne chiede la morte o il suicidio approfittando della tradizione di suicidarsi dopo la sconfitta (Karakhiri).
Tuttavia Algren con altri compagni sopraggiunti , liberano Katsumoto e tornano al villaggio . L'ufficiale americano s'è dunque convertito alla causa di questi Samurai, e decide d'aiutarli fino alla fine . Sopraggiunge intanto al villaggio un numeroso esercito, con cannoni e mitragliatrici; ma l'abilità dei Samurai e Algren , hanno l'iniziale sopravvento, e soccomberanno solo davanti alle mitragliatrici con manovella rotante . Lo spettacolo è tale che dinanzi al coraggio dei samurai che cadono da valorosi sotto i colpi delle armi automatiche , il generale giapponese e poi tutto l'esercito governativo si inginocchia e inchina. Algren unico sopravvissuto allo scontro va a riconsegnare all'imperatore la spada di Katsumoto e poi, torna al villaggio dalla vedova che gli aveva curato le ferite, e tra la gente a cui ormai si era affezionato. Una voce sul finale dice: Speriamo che abbia trovato quel poco di pace che tutti cerchiamo e che solo alcuni raggiungono . E in precedenza aveva detto: Qui (in questo villaggio giapponese) ho conosciuto il mio primo sonno tranquillo .
Commento
Colpisce la certa ottusità dell' Imperatore e della classe dirigente, la quale pretende di fare la modernizzazione del Giappone, ma non sa farlo, senza l'obbiettivo di sterminare l'ultimo samurai e il suo popolo di seguaci . Non si tenta mediazione alcuna da parte del governo e dell'Imperatore, eccetto una maggiore morbidezza (che resta inefficace), quando Katsumoto va a parlare all'Imperatore in compagnia di Algren .
Da un lato la modernizzazione è presentata come una necessità inevitabile e inarrestabile, dall'altro l'unico nemico di questo processo è un solo samurai e al massimo un solo villaggio dell'interno giapponese .
Questa descrizione dei rapporti di forza conservatrice e progressista per cui da un lato c'è la forza modernizzatrice dello Stato e dall'altro la forza conservatrice dei Samurai (idea portante della trama del film), è dunque una descrizione insufficiente dal lato della verosimiglianza realistica, anche se naturalmente serve a giustificare più facilmente lo scontro, mediante i duelli frequenti e spettacolari tipici di molti film del filone marziale o di una parte del Giappone e della Cina antichi, visti dall'occidente cinematografico.
L'opera è dunque abbondante ed enfatica nella descrizione spettacolare del duello, dello scontro armato e verbale; ma è troppo debole nella trama, e in conclusione non riesce a penetrare come avrebbe dovuto dentro la realtà del Giappone della fine del secolo XIX° . Essa s'accosta alla vicenda giapponese, con i medesimi canoni delle storie da Western, dove il duello è in fondo quasi tutto lo spettacolo, e dove il bene e la giustizia trionfano quasi sempre (al contrario del film, che ha tuttavia una fine tragica con la morte di tutti i samurai e Algren ultimo sopravvissuto). Concludere dunque che il Giappone chiude col passato , uccidendo un ultimo Samurai e il suo villaggio, è troppo semplicistico e dimostra che si è voluto accomodare la realtà alle esigenze dello spettacolo, in modo eccessivo rispetto alle possibilità obiettive del mezzo e dell'arte cinematografica medesima .
Ciò non toglie che il film non sia guardabile e avventuroso . Manca però la prestanza drammatica nell'impianto della trama e nella descrizione più profonda dei personaggi scolpiti nella loro vita individuale come collettiva .
FINE PROVVISORIA