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(prendo spunto da una conversazione reale con un sindacalista CGL)
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Ieri ho incontrato Marcello Benesperti (nome fittizio) CGL : era u n po
dispiaciuto perché mi sono iscritto alla CISL . Ma posto che i non cattolici e
i traditori del cattolicesimo sono anche in Cisl, un cattolico può condividere
la visione del mondo dominante in CGL ? Mi sembra di no, con tutto il rispetto
dovuto sia alle persone che alle istituzioni che altri si scelgono o hanno
scelto .
Ci si può chiedere pertanto perché persone intelligenti e capaci come il
Benesperti (quando vuole e non sguscia via a inseguire le conferenze e i
convegni) siano finite in un universo ideologico, che le persone stesse le
promuove solo a parole e solo in parte; cioè per es. aumentando gli stipendi e
difendendo i posti di lavoro...da un lato; ma anche, a loro modo di vedere,
pretendendo i matrimoni gay e il diritto d'abortire, dall'altro, e mi
limito a questo riferire, sempre a titolo d’esempio; ma potrei continuare
lungamente.
Dunque la risposta alla domanda perché il Benesperti sia finito in CGL, è
facile, allorché si sa che lo stesso Benesperti gira con una tessera
da buddista; onde può anche fare i seguenti discorsi : "Tu sei un
cristiano e devi porgere necessariamente l'altra guancia; ma io
no..." . Volendo dire con ciò, che lui è più forte e scaltro dei
cristiani, in quanto non ha l'obbligo di porgere l'altra guancia; e il
Benesperti per "altra guancia" intende che se ricevi uno
schiaffo a snistra, in quanto cristiano devi girare sottomessamente e perciò
ridicolamente il volto per ricevere un altro schiaffo a destra; ma forse
non si ricorda Marcello che il detto evangelico del porgere l'altra
guancia, non significa ciò; ma significa saper
rispondere al male, facendo del bene, onde
porre fine alla spirale che costituisce la forza principale dello stesso male
agire e conseguente mal vivere . Altro che guancia ridicola.
Ecco dunque perché il Benesperti a mio parere è finito in CGL : perché forse
un tempo era un cristiano perplesso; e già debole per questo, poco dopo decise
di fare il buddista, cioè qualcosa giudicato da lui finalmente più conveniente
se non migliore del cristianesimo.
A questo punto ci si deve chiedere a che serve che io abbia osservato la
probabile cagione per cui il Benespertii (e analogamente a lui molti
altri, suppongo) si fecero CGL .
La risposta è dunque la seguente : serve a imparare dall'esempio del Benesperti
e di quelli come lui . Onde se nel corso di nostra vita ci capitasse di
fare qualcosa o molto per ragioni di comodo, fosse anche la cosa più misera
anziché scegliere una religione o un sindacato, buttate via
o amici questa soma benestante : essa è un
pericolo mortale, è la via per diventare borghesi, è la negazione dell'altra
guancia, è la negazione del Cristo medesimo che comanda il servizio del
prossimo a tutti ; e lui stesso andò molto oltre a tale servizio, morendo in
Croce per mano degli uomini e per la salvezza degli stessi uomini.
Invero è meglio predisporsi a vivere da scomodati e scomodanti, perché questa strada garantisce almeno l'efficacia e la riuscita del buon esempio, analogamente all'Uomo-Dio; al contrario la strada dei comodi e accomodanti (vedi il modello di certi politici), spesso uccide il buon esempio, e anche quando non giunge a tanto, comunque si trastulla sempre troppo nel compromesso e nell'ipocrisia (e l'ipocrisia è il principale problema del mondo moderno). Però se conoscete alcuni comodi e accomodanti che tuttavia non sono né compromissevoli né ipocriti, allora concedetevi pure di essere anche voi del numero. Io però non avendone trovati, rimango della mia idea: meglio stare scomodi e scomodare. Questo mi sembra, è un principio tanto rivoluzionario quanto necessario.
FINE
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