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INTRODUZIONE
Anche l' uso della Epistola o lettera , come mezzo di comunicazione , lo si può delineare , servendoci delle divisioni tradizionali del tempo storico . Perciò , onde confermare la memoria d' eventuali o momentanei dimentichi o dimenticanze , descriverò brevemente la suddivisione di tale tempo .
STORIA E PREISTORIA
Quando la Storia ebbe inizio ?
E' noto che la Storia si costruisce con i documenti. Allorché l' uomo scoprì la scrittura e se ne servì per conservare la memoria di fatti ed idee a testimonianza della sua esistenza, allora ebbe inizio la Storia.
Questo accadde in Egitto e in Mesopotamia nel IV° millennio avanti Cristo.
Si chiama invece Preistoria il periodo molto lungo di tempo che precedette la Storia. Noi non abbiamo in questo periodo documenti scritti; tuttavia sono numerose le testimonianze di altro genere ( oggetti di uso domestico, armi, ossa di uomini e di animali, resti di abitazioni, ecc. ) che ci fanno conoscere con una certa ricchezza la vita dei primi abitatori della Terra.
La Preistoria, in base agli utensili adoperati e che formano una serie continua, si suole dividere in tre età :
1. Età Paleolitica (cioè della pietra antica o grezza);
2. Età Neolitica (cioè della pietra nuova o levigata);
3. Età dei Metalli (cioè del rame , del bronzo e del ferro).
IL MODO NOSTRO O CRISTIANO-OCCIDENTALE
DI CONTARE GLI ANNI .
a. Nascita di Cristo , come fondamento datazionale .
L' impostazione tradizionale, ormai più diffusa nel mondo , divide il passato nell' era antica e nell' era volgare, e cioè avanti (a.C.) e dopo (d.C.) Cristo. Questa suddivisione parte dalla cosiddetta «era cristiana» che il canoni sta romano Dionigi il Piccolo pro pose sul finire del VI secolo. Tale impostazione, che sostituiva la cosiddetta «era di Diocleziano» (o «dei martiri» con inizio dal 29 agosto del 284) allora in uso, riteneva come inizio della nuova era la nascita di Cristo, fissata al dicembre dell' anno 753 di Roma.
Ma il calcolo di Dionigi , secondo recenti studi , sembra errato di almeno 4 anni (l' intervallo tra due Olimpiadi) e la nascita sarebbe quindi da porre nel IV a. C. . Ciò permetterebbe di collocarla prima della morte di Erode il Grande, poiché il Vangelo racconta che Gesù nasce durante il Regno di Erode . Altri la collocano almeno due anni prima (7 o 6 a.C.) per giustificare il fatto che Cristo si salvò dalla strage degli innocenti voluta da Erode , avendo più di 2 anni al momento dell' eccidio . Ma si tratta di una interpretazione arbitraria , perché lo stesso Vangelo precisa pure che fu il Cristo , non solo l' oggetto vero dell' eccidio ( è perciò impossibile , che Erode avesse sbagliato età da colpire) , ma anche che lo stesso Cristo , fuggì in Egitto (se dunque non avesse avuto ragione di temere perché d' età superiore a 2 anni, non sarebbe fuggito) .
b. Sviluppi di tale datazione «ab nativitate» (dalla nascita di Cristo) .
Durante il basso impero si contavano gli anni anche con il metodo delle «indizioni» (periodi di 15 anni). Con la riforma del calendario portata a termine da Gregorio x° nel 1582 (la riforma gregoriana) i metodi di datazione furono definitivamente uniformati. La riforma fissava l' anno in 365 giorni, raccolti a loro volta in 52 settimane e quindi in 12 mesi. Inoltre riprendeva dal calendario giuliano l' uso dell'anno intercalare (o bisestile) per coprire il tempo reale dell' anno solare che è di 365 giorni e circa 6 ore. Per recuperare le 6 ore eccedenti si era pensato di aggiungere un giorno ogni 4 anni. Venne scelto il giorno dopo il 28 febbraio. La riforma non fu accettata subito da tutti i paesi. Per esempio, la Russia l' accettò solo nel 1923 (la Rivoluzione bolscevica venne infatti chiamata «Rivoluzione d'Ottobre» pur essendo scoppiata il 6 novembre).
c. Vari modi di contare gli anni , negli altri popoli non cristiani .
Ogni popolo del passato ha avuto un suo metodo per contare gli anni: nell'antico Egitto la datazione partiva dallo inizio di ciascuna dinastia, nella Grecia classica, accanto all' uso ateniese di chiamare gli anni con il nome dell' arconte, si impose la era delle Olimpiadi (di 4 anni ciascuna a partire dal 776 a.C. fino alla soppressione del 394 d.C.), a Roma si dette agli anni il nome dei consoli o si conteggiarono gli anni ab Urbe condita (753 o 752), ma dal 45 a.C. fu usata anche un' era giulianea, a cominciare dall' anno della riforma del calendario voluta da Giulio Cesare ; a Bisanzio le date partivano dal 21 marzo 5508 e durarono in tutta la Europa orientale per secoli (in Russia fu soppressa da Pietro il Grande, l gennaio 1700); tra gli Arabi valeva l' era di Maometto che partiva dal 622 d.C., dall' egira. Infine non possiamo dimenticare il calendario dell' era repubblicana francese dal 22 settembre (1 vendemmiaio) del 1792 al 31 dicembre (10 nevoso) del 1805 (XIV dalla fondazione della repubblica) e il calendario fascista dal 28 ottobre del 1922 (Anno I dell' era fascista). Tra le datazioni diverse dalla nostra ricordiamo anche quella in uso presso gli Ebrei, specie nel culto, che parte dal 3761 a.C. .
LE ERE E I PERIODI STORICI.
La Storia, comincia con l' apparizione della scrittura: essa suole dividersi in due ere (come sopradetto) o in quattro grandi periodi .
Le ere principali , sono :
1. L' Era antica , cioè il passato a. C. ;
2. L' Era volgare , cioè il passato il presente e il futuro , d. C. .
I periodi principali sono :
1. l' Antichità : ha inizio con l'apparire della civiltà egizia e sumera fino alla caduta dell' Impero romano d' occidente (476 d. C.) . Dura circa 4000 anni.
2. Il Medioevo : comincia con la caduta dell' Impero romano d'occidente e termina con la scoperta dell' America (1492) . Dura circa 11 secoli .
3. L' Età moderna : comincia con la scoperta dell' America e termina con lo scoppio della Rivoluzione Francese (1789). Dura quasi 3 secoli .
4. L' Età contemporanea : comincia con la rivoluzione francese e giunge ai nostri giorni .
VISUALIZZAZIONE DEI GRANDI PERIODI STORICI |
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