(Giorgio La Pira, Premesse della Politica e Architettura di uno Stato democratico, L.E.F. -Libreria editrice fiorentina- Firenze, 2004; pagg. 28-32)
Giorgio La Pira
Si sente dire con certa frequenza che la nostra è una società pluralista; anzi è divenuta multiculturale e orientata alla globalità; e questa tendenza sta aumentando di anno in anno . In questo contesto da noi occidentali, va di moda, per così dire, andare al Supermercato del pensiero, acquistarvi ciò che fa più comodo e l'indomani si vede che Tizio è divenuto maomettano, Caio buddista, Pallino ateo, Sempronio agnostico, Simplicio non sa cosa acquistare o essere, ma comunque partecipando del contesto, vorrebbe anche lui diventare qualcosa o qualcuno più definito e meglio comprensibile (bisogno o crisi di identità) .
Ebbene il brano sottostante del grande sindaco di Firenze e giurista, Giorgio La Pira, ci insegna come si analizza e verifica una data Immagine del mondo, che la sociologia tedesca chiama notoriamente weltanschauung (immagine del mondo) : egli dice che tale welt consiste in un modo di leggere la realtà; e ha una struttura a quadrilatero : 1°. il primo elemento o principio è Dio o un surrogato di Dio; 2°. il secondo è l'uomo, 3°. il terzo è la società; 4°. il quarto, l'universo fisico: ogni weltanschauung consiste pertanto in un certo modo di concepire le relazioni sussistenti tra questi quattro elementi.
Da tutto ciò si evince, che per comprendere un sistema di pensiero, bisogna leggerne prima di tutto la sua struttura a quadrilatero; ma si evince anche che togliere Dio, il primo elemento del quadrato della welt, ha conseguenze politiche e sociali molto profonde . La Pira descrive queste conseguenze nelle pagine successive, qui non riportate.
Bisogna precisare il significato dei termini: cosa è una Weltanschauung ? Quale ne è la struttura ? Weltanschauung significa letteralmente visione del mondo: ora con la parola mondo, qui si intende la totalità del reale nel quale l'uomo è incluso.
E quale è questa totalità del reale ? La risposta viene tratta dalla collocazione stessa dell'uomo: a ) ci sono io; b) vi sono gli altri uomini accanto a me; c) vi sono le cose (l'universo fisico) fuori di me ; d) e infine vi è Dio (se Dio esiste come esiste) sopra di me: viene qui da ricordare l'adagio degli scolastici : intra nos (io); prope nos (gli altri); infra nos (la Natura); supra nos (Dio).
Questo è un dato incontrovertibile perché -almeno nei primi tre elementi- ha l'esperienza come fondamento: anche il quarto elemento ha dei fondamenti solidi perché esigito dalla realtà condizionata del mondo e dalle leggi stesse del pensiero: la realtà sperimentabile pende da una condizione incondizionata : e questa è Dio.
Comunque anche a voler negare l'esistenza di Dio -il che è razionalmente impossibile perché urta con il principio di contraddizione- bisogna pure trovare un principio coordinatore della realtà: la sostanza unica (Spinoza), l'Idea (Hegel), la materia (Feuerbach, Marx), prenderà il posto di Dio.
Gli elementi strutturali di una Weltanschauung sono dunque necessariamente quattro : il primo principio (Dio o un surrogato di Dio); l'uomo, la società; l'universo fisico: ogni weltanschauung consiste in un certo modo di concepire le relazioni sussistenti tra questi quattro elementi.
Perché è un fatto che fra questi quattro elementi strutturali di ogni welt, corrono determinati rapporti: poiché Dio esiste (supponiamone provata l'esistenza) e poiché io esisto, ed esiste la società ed esiste l'universo, fra me, Dio, la società, l'universo esistono necessariamente dei rapporti di cui deve essere possibile determinare la legge. La prova di questa struttura quadrangolare di ogni welt, si ricava anche riflettendo sulla struttura che ha sempre avuto la più alta meditazione umana. Si pensi per es. ad Aristotele : la meditazione aristotelica si divide in quattro parti fondamentali : 1) la fisica (che concerne l'universo fisico); 2) l'etica e la logica, rettorica etc. (che concerne l'uomo); 3) la politica (che concerne la società : includiamo qui anche l'economica che concerne la famiglia); 4) la metafisica che si risolve in teologia (che concerne Dio). La stessa struttura troviamo nella meditazione di Platone, Cicerone, etc. e nella meditazione dei grandi pensatori cristiani (dai primi apologisti, a S. Agostino, a S. Tommaso etc.) : si pensi alla struttura della Summa Theologica: Dio, la Creazione, l'uomo (e quindi la società nella quale l'uomo è incluso) e Cristo che è, per l'uomo, la via attraverso la quale torna a Dio.
Se dai pensatori che ammettono l'esistenza di Dio trascendente passiamo a quelli che si muovono sul piano di una totale immanenza (Hegel ad es. e Marx), anche qui ritroviamo la struttura quadrangolare della welt : non c'è che una sola modificazione; al posto di Dio viene messa l'idea o la materia. In Hegel questo processo avente struttura di quadrilatero, è evidente: 1) L'idea 2) si aliena da se e diventa natura; rientra in sé e diventa spirito soggettivo; 4)esce fuori di sé e diventa stato e storia (l'ultima tappa di questo processo -il rientrare in sé divenendo spirito assoluto- non consiste che nel ritorno al primo punto, all'idea pura.
Sorge qui una domanda : questi elementi sono fra di loro disposti in un certo rapporto di solidarietà e di gerarchia ? La risposta è evidente: questo rapporto di solidarietà e di gerarchia è innegabile: esso si riduce nella ordinata dipendenza dal primo principio.
Infatti l'esistenza di Dio trascendente, concepito come lo concepisce la teologia cattolica -Dio Creatore, Legislatore e Provveditore di tutta la creazione, principio e fine di tutte le creature e, in modo speciale, dell'uomo- incide profondamente sul modo di concepire l'uomo e i rapporti sociali nei quali l'uomo è incluso.
Se ammettiamo infatti l'esistenza di Dio Creatore e legislatore del mondo, consegue che esiste una legge che regola l'intima struttura e finalità di ogni essere, l'uomo compreso (legge naturale). Quindi: a) c'è una legge regolatrice e finalizzatrice dell'universo materiale; b) c'è una legge regolatrice e finalizzatrice dell'uomo; c) c'è una legge regolatrice e finalizzatrice della società ; d) c'è anche una legge regolatrice e finalizzatrice della storia umana.
La concezione cristiana di Dio include necessariamente una concezione determinata dell'uomo, della società, della storia e del mondo: essa costruisce in un dato modo, secondo un certo principio di solidarietà e di dipendenza, il rapporto che intercorre tra i quattro elementi costitutivi della weltanschauung. Questo rapporto è, per dir così, misurato con estrema esattezza: se voi lo cambiate anche di poco, avrete una concezione dell'uomo e della società umana profondamente diversa. Basta pensare a questo proposito al problema dei rapporti tra natura e Grazia: la concezione luterana e calvinista di questi rapporti è una delle cause fondamentali (come sostengono Sombart, Weber, Fanfani ed altri) della genesi della società borghese capitalista: essa è certamente una delle cause principali dalle quali derivò la concezione della sociologia illuminista (da Hobbes a Rousseau) e della economia liberale (dai fisiocrati a Smith).
Un altro esempio può essere tratto dalle dottrine che pur ammettendo l'esistenza di Dio trascendente, concepiscono i rapporti fra l'uomo e Dio in modo diverso da quello cristiano: si pensi per l'epoca precristiana, alla filosofia greca e latina e nell'epoca cristiana a quella di Maometto. Le conseguenze di questa diversa concezione ? Basti pensare alla schiavitù -che è uno dei pilastri della sociologia- ed alla concezione strumentale della persona umana rispetto alla società. Che se poi da queste weltanschauungen teiste passiamo a quelle che si fondano sopra un primo principio immanente -la idea, la materia, ect- la ripercussione che questo mutamento nella intrinseca natura del primo principio provoca sulla costruzione del rapporto che lega gli altri elementi della weltanchauung è profonda: fermiamoci al rapporto uomo-società. Con quale criterio definirlo ? La società ha fondamenti naturali o pattizzi ? A quale norma assoluta ci riferiremo per interpretare la natura dell'uomo ?
La conclusione dunque è questa : ogni weltanschauung ha la struttura di un quadrilatero: i quattro lati costitutivi di questa struttura sono : a) Dio o un primo principio che lo sostituisca; b) l'uomo; c) la società ; d) l'universo fisico. La configurazione in un modo o nell'altro di questi quattro elementi -che sono tra di loro regolati secondo un principio di gerarchia- produce in conseguenza, una intrinseca diversità nella correlativa weltanschauung.
E le ripercussioni politiche e sociali di questa diversità sono profonde davvero .
FINE