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1 : Fontana della Barcaccia : in piazza di Spagna . Realizzata da Pietro Bernini (padre del noto Gianlorenzo) nel 1627-29 . Sembra che a indurre l'artista a costruire semplicemente una barca (con prua e poppa identiche) fu la scarsa disponibilità d'acqua : non potendo questa spumeggiare gran che in alto a motivo della sua quantità modesta , bisognava sottolinearne comunque il suo affiorare e defluire al suolo . |
3 : Fontana del Moro : In piazza Navona . Eseguita da Giacomo della Porta nel 1574 , fu trasformata da Gianlorenzo Bernini nel 1653-55 . |
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2 : Fontana di Trevi : è forse la più bella e conosciuta fontana romana . In piazza di Trevi . E' un monumento costituito da tre elementi : l' Arco trionfale , Oceano e il suo carro al centro , e la vasca che simboleggia il mare . Autore dell' opera fu l' architetto Nicola Salvi , tra il 1699 e il 1751 . Questi si è ispirato a motivi berniniani , ma oltre che da Gianlorenzo Bernini , progetti di tale fontana furon fatti da Giacomo della Porta , Pietro da Cortona e Carlo Fontana ; si che il Salvi , forse fu facilitato da tante idee già pronte . L'Arco trionfale al centro di Palazzo Poli , è in cima sovrastato dallo Stemma |
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di Clemente XII (1730-40) ; poi seguono più in basso le personificazioni delle Quattro stagioni , mentre sulla nicchia a sinistra di Oceano , la statua dell' Abbbondanza e a destra quella della Salubrità dell'acqua . Oceano viaggia su un carro a conchiglia trainato da due cavalli e due tritoni . Chi vi getta una monetina , farà certamente un felice ritorno a casa , secondo una tradizione consacrata anche dal cinema (Totò , Fellini ...) 4 : Fontana della Tartaruga : in piazza Maffei . Alcuni ne considerano autore , il fiorentino Taddeo Landini (1550-96) ; altri dicono che questi fece solo i quattro efebi . Questi quattro efebi in bronzo , emergono da quattro conchiglie in marmo africano , e sorreggono la prima vasca . Anche le tartarughe son di bronzo e furono aggiunte nel 1658, ma non sappiamo esattamente da chi (forse dal Bernini) .
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Un tempo solo i romani e non molti altri usavano le fontane di Roma per bere e per dissetarsi :
era quello il tempo dei dominatori e delle guerre , degli schiavi e delle terme , anche se era già visibile , specie nel diritto , la vocazione universale di Roma .
Poi nel corso della storia , per opera di Cristo , le sorgenti di Roma si sono rese più visibili sia nel numero che nella quantità e qualità : si che oggi è il mondo intero a venire a dissetarsi e a ristorarsi all'acque vive e limpide della città santa ed eterna .
Il mondo è invero assetato di Roma anche senza saperlo : ecco perché a questa città dove spirano venti celesti di fratellanza universale , è stato dato e forse ispirato pure materialmente , di costruire un gran numero di fontane , specie sulle piazze e lungo le strade :
quelle fontane simbolicamente richiamano Roma al suo ultimo destino e alla sua più grande ragione d' essere : quella di togliere la sete viva di Dio non solo a se stessa , ma al mondo intero .
Cada dunque ogni nostra superbia come crosta ormai inutile , essendo rimarginata la ferita ; e fraternamente con amore universale simile a chi sfama il prossimo con pietà gratuita , attingiamo tutti quanti all'acque vive di Roma :
tutti quanti! Italiani compresi . Infatti pure noi , intossicati chi più chi meno , da acque non romane , a proposito delle medesime , dobbiamo riconoscere che si tratta di liquidi contrari al Decalogo divino , che oltre a non provocar buona salute sia a corto che a lungo termine , contagiano i più deboli di costituzione , profanano lo spirito tempio di Dio , e macchiano senza alcun pudore il volto intimo della famiglia e quello publico dello Stato .
Fine