GESU' CRISTO, LO STESSO LOGOS DI DIO, VENNE [AL MOMENTO OPPORTUNO], PER COMBATTERE E ESTINGUERE I VIZI E I PECCATI DEGLI UOMINI

 [Da: Gregorio Nazianzeno, Omelie sulla natività (Per la festa della teofania), Roma Città Nuova 1999  -2° ed.; 1° ed :1983- , pp.53-55]

24-1-07

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               E sebbene l'uomo fosse stato inizialmente educato 1) in molti modi a causa dei suoi molti peccati, che la radice del male germogliò per differenti cause  e in differenti circostanze; sebbene fosse stato ammonito dalla parola di Dio, dalla legge, dai profeti, dai benefici, dalle minacce, dalle percosse, dal diluvio, dagli incendi, dalle guerre, dalle sconfitte, dai segni mandati dal cielo, dall'aria, dalla terra e dal mare, da imprevisti sconvolgimenti di uomini, città e popoli (tutti segni, questi, che avevano lo scopo di estirpare il male), alla fine ci fu bisogno di un rimedio più efficace per le sue malattie sempre più gravi, che erano gli omicidi, gli adulteri, gli spergiuri, la pederastia, l'idolatria, il peggiore e il primo di tutti i mali, e il fatto che si adorava non il Creatore ma le creature 2) .

                Poiché questi vizi avevano bisogno di un rimedio più forte, ecco che l'ottennero. Questo rimedio fu lo stesso Logos di Dio, colui che era prima dei secoli, l'invisibile, l'incomprensibile, l'incorporeo, il Principio che proviene dal principio, la luce che deriva dalla luce 3), la fonte della vita e dell'immortalità , l'impronta 4) della bellezza dell'archetipo 5), l'immobile sigillo 6), l'immagine immutabile, il termine e la parola del padre 7) . Egli si muove verso la sua immagine, porta su di se la carne a causa della mia carne, e si unisce a un'anima razionale a causa della mia anima, purificando la sostanza simile con quella simile.

                Si fa uomo in tutte le cose, eccetto che nel peccato 8); partorito dalla vergine che prima era stata purificata nello spirito nell'anima e nella carne 9) (bisognava infatti che fosse onorata anche la generazione dell'uomo e che un onore ancora maggiore ricevesse la verginità  -10-): si presentò come Dio insieme alla carne che aveva assunto, un solo essere formato da due sostanze contrarie, dalla carne  e dallo spirito, una delle quali fu fatta divina, l'altra la rese divina.

                Oh insolita unione! Oh strana mescolanza!. Colui che è 11) nasce e colui che non è creato, viene creato; colui che è incomprensibile, viene compreso, per mezzo dell'anima razionale che fa da intermediaria fra la divinità e la pesantezza della carne. Colui che arricchisce 11a) conosce la povertà 12); si fa povero, infatti, della mia carne, affinché io possa arricchire la sua divinità. E colui che è pieno 14) diviene vuoto 15), si svuota infatti per un breve tempo, della sua gloria, affinché io possa partecipare alla sua pienezza.

                Qual è questa pienezza della sua bontà? Qual è questo mistero che mi riguarda ? Io ebbi parte all'immagine di Dio 16), e pure non la conservai: egli allora prende parte alla mia carne, sia per salvare l'immagine, sia per salvare la carne. Egli si mette in comunione con l'uomo per la seconda volta, e in una comunione molto più straordinaria della prima, in quanto la prima volta mi fece partecipare alla sua natura migliore, ora invece è lui che partecipa all'elemento peggiore. Questo fatto è più divino del primo, questo è più sublime a giudizio di coloro che hanno senno.

 

NOTE

1: Cf. Eb 12,6 ;

2: Cf. Rm 1,25;

3: Cf. Gv 8,1;

4: Cf. Gv 1,4;

5: Cf. Eb 1,3;

6: Cf. Gv 6,27;

7: Questa serie di termini applicati al Figlio di Dio, ha lo scopo di sottolinearne, in polemica con gli ariani, la piena divinità e l'origine prima del tempo.

8: Cf. Eb 4,15;

9: Cf. Lc 1,35;

10: Sulla superiorità della condizione della verginità rispetto a quella del matrimonio, Cf: Orazione 37,10: Il Matrimonio è una bella cosa, ma io non posso dire che sia superiore alla Verginità. Infatti la Verginità non sarebbe una cosa grande, se essa non fosse più bella di ciò che è bello .

11: Cf. Es 3,14;

11a: Cf. Rm 10,12;

12: Cf. 2° Cor 8,9;

13: Cf. idem;

14: Cf. Col 2,9;

15: Cf. Fil 2,7;

16: Cf. Gn 1,26-27; 2,7; 9,6;

FINE

 

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