( Commento su : www.iltaccoditalia.info il 24-8-09 )
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Sono d’accordo nel riconoscere la grandezza della umanità e santità di Giuseppe. Una Litania del suo culto cattolico, lo chiama addirittura Splendore dei Patriarchi; un’altra Illustre figlio di Davide .
Non si tratta di esagerazioni ma di verità profonda, oltre l’apparenza della umiltà discreta da lavoratore o falegname. Infatti Giuseppe era un credente profondamente radicato in Dio secondo l’Antico Testamento : lo si capisce dalla sua condotta complessiva; ma pure dalla capacità di agire mediante le rivelazioni e gli ordini che l’angelo gli dà in sogno : basta riflettere sulle due principali, onde per esempio, crederà che il concepimento di Maria è opera dello Spirito Santo; crederà di doversene andare in Egitto per salvare la vita a Gesù minacciata seriamente da Erode … .
Di certo però, la cosa stupefacente per la cultura del tempo un pò troppo maschilista, è la sua fiducia in Maria. Egli la stima e l’ama tanto che è restio a denunciarla perfino di fronte alla clamorosa evidenza della sua gravidanza; preferirebbe dunque abbandonarla anziché denunciarla; poi viene Dio in suo soccorso mediante l’angelo; e tutto si chiarisce ed è un chiarimento sufficiente per questo illustre figlio di Israele.
C’è da chiedersi però come si sarebbero comportati molti patriarchi e profeti al suo posto, per non dire, come si sarebbero comportate le persone comuni. Probabilmente anche dopo il chiarimento soprannaturale, pochi avrebbero optato per l’abbandono di Maria, ma molti per giustizia necessaria e tipica dell’epoca, avrebbero chiesta la sua condanna. Al contrario, Giuseppe è talmente nella pista della giustizia coniugale delle cose, è talmente nella filosofia dell’amore autentico da marito, che già prima della venuta di Cristo, in qualche modo ama la sua sposa similmente a come Cristo avrebbe amato la sua Chiesa; infatti preferirebbe la via dell’abbandono a quella della condanna; dunque il cuore umanissimo di Giuseppe, già va oltre la giustizia e vive a suo modo la dimensione della misericordia .
Ma è infine evidente che tutta questa fiducia nella Sposa, tutta questa fede nella effettiva identità di Gesù, lo predispongono dall’intimità domestica, a una esperienza di crescita alla scuola infallibile di Gesù e Maria, la santità suprema sulla terra .
Anche per questo, specialmente per questa scuola sostenuta dalla Grazia, Giuseppe non poteva non diventare il più grande santo dopo Gesù e Maria e forse il Battista .
Migliori,
Orlando Metozzi
FINE
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