Testo |
La Gregnanina era una vacca proveniente dal paese di Gregnano , allevata da certo noto agricoltore-allevatore , detto Vitte , e venduta già adulta , alla famiglia Mercanti dalle Querciole .
Questa bestia che la si diceva di razza brunalpina , in realtà aveva sangue maremmano e mezzo chianino , ed era il ritratto bovino e perfetto della salute , del buonumore e del ruolo da capobranco ; cioè la Gregnanina , unita alle altre vacche , finiva sempre per prevalere , si che in ultimo , tutte gli ubbidivano , es era lei a condurre il branco .
I signori Mercanti , che in tutto avevano tre vacche e una mucca , amavano la vivacità e la prestanza della gregnanina , non solo per quel benvedere che dava essa agli occhi , vista la sua salute e la forma proporzionata, ma specialmente perché quella bestia lavorava con certo spirito di obbedienza , si che come era autonoma e conduttrice nel branco , paradossalmente diventava docile e ubbidiente al giogo e al solco senza mai tirarsi indietro , e in più trazionava con carattere tale , che gli stessi Mercanti potevan dire con fierezza , che lavorava con gusto :
in realtà erano loro, i signori Mercanti , a lavorare con gusto più che la vacca da Gregnano ; ma il loro amore per le bestie , li portava a dialogare con quelle , e ad attribuirgli volentieri dei meriti, niente niente che ne avessero un pocco; le vache dal canto loro, avevano imparato a riconoscere gli elogi e i rimproveri , il buono e cattivo umore , il comando autoritario e inderogabile quando trasgredirlo nel solco con l'aratro in voga , avrebbe voluto dire punizione o frustata sicura; pertanto , la gregnanina , più che il gusto del lavoro , aveva una sorta di maggiore intelligenza rispetto alle altre co-mandriane , si che subito si metteva in sintonia con gli uomini , e li temeva , sapeva che comandavano loro e si sforzava di ubbidirli , infatti quando ciò gli riusciva (ed era il più delle volte) otteneva sempre qualcosa in più oltre all'elogio momentaneo , come ad esempio , delle carezze , un attimo di tregua , un più lungo periodo di riposo abbellito da biada e buon fieno, acqua fresca nell'arsura estiva , ecc. .
In conclusione i Mercanti si erano accorti di avere acquistato una bestia lavoratrice e più intelligente dell' ordinario e ne eran fieri ; benedicevano pertanto la buona sorte e SantAmtonio abate , protettore degli animali domestici . Ma la gregnanina non era tutta in questo ritratto ; qualcosa del suo carattere era ancora da scoprire ; e soltanto la protezione di S. Antonio o la Provvidenza divina , particolarmente propizia anche per i meriti del santo degli agricoltori , in realtà (si dice tuttoggi in quel paese) , salvò dal peggio o dalla cruda e mortale sventura .
Infatti , il piccolo Beppe Mercanti di dieci anni , mandato a pascolare le vacche come era in uso in quel tempo , sembrava certamente un bambino coi tratti da ometto : guidava le bestie , ne faceva la sentinella , parlava loro , le conduceva ad abbeverarsi alla fonte detta Albereta , le riconduceva al pascolo , e mai le abbandonava , preso da qualche debolezza da fanciullo , come per andare a giocare altrove da altri pastori , sentirsi troppo stanco , non avere abbastanza autorità sulle bestie ... .
E anche Beppe, come la sua famiglia tutta, benconsiderava la nuova venuta o gregnanina . E un di , ad essa si accostò sul far del mezzogiorno nel bel prato mentre pascolavano le quattro bestie Mercanti; il bimbo era sicuro , s'avvicinava per guardar meglio quella nuova vacca , tanto fiera e ormai tanto benvoluta . Questa però smise d'abboccar l'erba , e cominciò ad incuriosirsi di quell' omino troppo basso , per esser un vero uomo ; stranamente la bestia cominciò a innervosirsi , guardava e abbassava un poco le corna ; probabilmente il suo ruolo da capobranco la spingeva a difendersi da un intruso che non sentiva essere il padrone abituale , visto che era troppo bassettino e poco autorevole , anche se all'occorrenza risoluto e perfino capace di usar la frusta se provocato . Ma l'istinto selvaggio e troppo fiero della gregnanina ebbe la meglio e finì per decidersi ad incornare l'ometto Beppe ; questi preso alla sprovvista dall'attacco bovino , decise di fuggire anziché reagire con risolutezza ; e giù dal prato per una discesa costellata dai ginepri , correva il bimbo in preda alla paura e dietro la bestia impazzita lo inseguiva poderosa ; finalmente un ramo traverso fece cadere Beppe che si distese sull'erba , e dietro la valanga del bovide investì il bimbo , gli passò sopra con gli zoccoli , andò oltre e finì per fermarsi cinquanta metri più sotto .
Beppe era dunque rimasto vivo o morto ? La bestia gli era passata sopra , ma non aveva avuto il coraggio di schiacciare il figlio del suo Padrone : all' ultimo momento , la sua identità domestica aveva prevalso sugli istinti selvaggi in lei tanto vivi , e s'era ravveduta ; d'altronde come capobranco voleva in fondo solo difendere , per così dire , la sua privacy, ma probabilmente non voleva nuocere in pieno .
Tuttavia era molto grave ciò che aveva fatto ; e da buona che era ritenuta , ora poteva persino essere uccisa per la carne del macello . E ben lo capiva Beppe : se spifferava tutta la verità , suo padre avrebbe di sicuro abbattuto l'animale ; se non diceva nulla , sarebbe stato pericoloso , in quanto era evidente che la gregnanina era una bestia , oltre che fiera , anche un po bisticciona ; e dunque bisognava tenerne conto per non esser presi alla sprovvista in futuro .
Così il bimbo, come aveva fatto in altre circostanze della vita dura della campagna , si fece coraggio , e decise di raccontare il fatto , ma senza allarmare i familiari : raccontò dunque che la Gregnanina gli era corsa dietro per un breve tratto , ma non precisò che lui era caduto e che sentì gli zoccoli passargli sopra e uno gli aveva persino contuso di striscio il capo .
Raccontata la storia in quel modo indolore , i Mercanti non riuscirono a capire per intero il rischio effettivo corso da Beppe ; perciò non punirono la bestia . E questa dal canto suo , abituatasi in seguito alla presenza dell' ometto Beppe , lo accettò come custode e imparò persino a obbedirgli come agli adulti; ma non perse il suo istinto difensivo e incornatore :
infatti ogni volta che una mandria dei vicini la incrociava , questa subito partiva all'attacco contro gli intrusi ; e poiché era bestia intelligente e versatile , vinceva sempre lei , e questo era il suo modo collaudato ormai , di mettere ordine nella popolazione bovina .
Ma un giorno avvenne che trovò una rivale più feroce del solito e la battaglia fu dura e sanguinosa : sferrò l'attacco frontale la Gregnanina , coi suoi cornoni forti e lunghi ; pervenne a segnoil suo colpo nel durissimo capo avversario che rintronò nella brezza serotina della valle ; ma la testa della contendente era si vede , più dura del previsto , e la botta non del tutto precisa al millimetro , non ottenne il solito effetto , che vedeva la rivale darsi alla fuga rapidamente ; anzi , stavolta la nemica stava per puntarla di nuovo ; E incredibilmente uno dei corni dell'eroica bovina giaceva a terra sull'erba : si era dunque finalmente scornata, la nostra gregnanina; gli rimaneva però il corno sinistro e la cosidetta cornetta insanguinata , al posto del corno destro perduto .
La battaglia non era però finita . Il carattere pertinace della vacca sconfitta momentaneamente , ebbe comunque la meglio ; infatti anziché scappare , come qualsiasi altra collega avrebbe fatto a quel punto della lite , questa amazzone del dio Bove , decise invece di attaccare nuovamente , ma a modo suo , cioè lateralmente anziché di fronte , come aveva appena fatto scornandosi ; pervenne dunque di picchiata all'addome della rivale e col corno buono gli fece sentire molto audacemente il suo pungiglione ; questa bestia sentendosi ora assaltata e punta pericolosamente da tanto impeto inaspettato , si decise a darsi alla fuga e a liberare il campo, nonostante la sua iniziale vittoria .
Ancora una volta, l'astuzia e l'inventiva della gegnanina , avevano vinto , o meglio , avevano dopotutto dato ragione alle buone opinioni che i Mercanti s'eran fatti di lei e che fieramente andavano raccontando ai vicini .
FINE