Testo |
La famiglia Mercanti , era tutta d'agricoltori ; all'epoca infatti non esisteva ancora la possibilità che i campagnoli svolgessero lavori sul contado o nei paesi , oltre all'agricoltura ; ancora il boom economico del dopoguerra , doveva terminare la sua esplosione , cioè doveva fare arrivare i suoi effetti anche in campagna , attirando verso se, tanta popolazione .
Tuttavia il capofamiglia dei Mercanti , aveva un hobby , anzi un istinto particolare oltre al lavoro agricolo , che potrebbe a ragione definirsi , l'istinto del commercio , della trattativa del prezzo , della retorica dell'affare , si che alcuni chiamano questi personaggi , mediatori o sensali .
Ma Mercanti Armando non era proprio un sensale , tuttavia sapeva essere anche sensale all'occorrenza ; allo stesso tempo non era proprio e soltanto un agricoltore , sebbene sapeva far bene il mestiere dell'agricoltore . Insomma , il nostro Armando era uno di quei capifamiglia che in Valdichiana o in Valdarno o in Toscana , cinquanta anni indietro , ma anche al tempo medesimo, avrebbero ancora chiamato : Capoccia ; tuttavia rispetto al Capoccia tradizionale , il nostro comandava la famiglia , ci lavorava insieme talvolta , ma non si confinava mai a lungo in Campagna ; per lui infatti , era vitale , andare alle fiere agricole , recarsi in città , a Sansepolcro , Arezzo , Anghiari (almeno) , onde trattare quello o quell'altro affare .
Ebbene , un giorno avvenne che in uno di questi Mercati , Armando venne a conoscere tale ingegner Formigoni , un collaudatore del Ministero dei lavori publici, il quale , oltre a collaudare e a insegnare in una scuola professionale , conduceva pure un suo podere , ove v'aveva una bella villa di Campagna , appunto Villa Formigoni in Val d' Ambra , cosidetta .
Relazionando d'affari , i due scoprono d'essere in qualche modo complementari : l' ingegnere aveva bisogno di un uomo competente e fedele per amministrare al meglio il suo podere ; e il Mercanti aveva finalmente trovato chi poteva difenderlo dalle brighe burocratiche e dall'eccessivo abbandono in cui la pubblica amministrazione e la politica stessa , tendono allora come tuttoggi , a relegare la gente della campagna . Subito i due si legano in amicizia e si mettono alla prova reciprocamente : il Formigoni chiese ad Armando d'amministrare il suo podere ; e Armando per ora s'accontentava di questa fiducia; ma alla prima occasione , sapeva già che avrebbe ottenuto qualche importante favore .
Fatto il sodalizio , cominciò dunque per i Mercanti e i Formigoni una nuova vita insieme . Ma bisogna sapere come erano composte tali famiglie : i Mercanti avevano due figli maschi , più la nonna Delia dei medesimi : c'era inoltre Assunta, moglie di Armando , e i figli Fabrizio e Beppe; i Formigoni, Amedeo e Rina , invece erano solo in due , e non erano marito e moglie, bensì fratello e sorella . Dunque trattavasi di due rampolli dell'alta borghesia , che avevano deciso di non sposarsi . Ed eran ricchi , possedevano palazzi e la suddetta villa , oltre a una buona eredità dopo la morte dei genitori . In conclusione la composizione di queste famiglie vi aveva una certa complementarietà , onde non solo Armando e Amedeo per via delle diverse professioni , l' uno ingegnere e burocrate , l'altro capace agricoltore , ma anche il resto trovava in famiglia, motivazione nell'amicizia :
i Mercanti insomma facevan la parte dei poveri sinceri e buoni , ubbidienti e fedeli ; invece i Formigoni facevan la parte dei potenti e istruiti , ma anche dei notevolmente soli , perché senza famiglia ordinaria . Così sentendosi tanto bene accolti , e invero la sincerità e il buon cuore non mancavano proprio , venivano spesso dai Mercanti al paese delle Querciole; e ogni volta vi trovavan accoglienza calorosa , e persino tutta la famiglia che si mobilitava al loro arrivo : chi andava a prendere il vino , chi la frutta , chi apparecchiava per la cena, chi li intratteneva conversando , o meglio ascoltando quanto avevan da dire ; tutti ruotavano intorno a loro ; ed è da sottolineare ancora , che lo si faceva volentieri , animati da amicizia veramente sincera , come ne son capaci particolarmente la gente di campagna, rispetto ad ogni altra .
Tale era lo spirito d'allegria , buon cuore , spontaneità affabile e deferente , all'arrivo dei signori Formigoni , che anche i vicini del paese delle Querciole , cominciarono a interessarsi al caso ; così alla prima occasione chiedevano ai Mercanti , chi fossero mai quei signori così distinti , e poi quella signorina così bella e dai tratti tanto delicati e nobili ; e volentieri volevan sapere insomma, perché venivano tanto spesso dai Mercanti e solo da loro e quasi sempre nel pomeriggio inoltratto o a Cena .
Ogni volta la risposta era tuttavia , più o meno la stessa : sono amici d' Armando . Il fatto comunque rimaneva a tutti simpatico , ne suscitava la curiosità , il senso della novità e dell' importanza ; e l'arrivo dei Formigoni alle Querciole , in definitiva , ogni volta era in qualche nisura vissuto da tutto il paese , nonostante che al solito i più mobilitati e accoglienti fossero sempre i Mercanti .
Ma in questo vai e vieni abitudinario e per così dire , rusticamente idillico , qualcosa di popolano si levava comunque a domandare, e insisteva anche sotterraneo , perché non veniva mai soddisfatto al meglio e completamente; era insomma una domanda che aveva riempito il paese e costituiva un punto critico , un aspetto da considerare , un possibile giudizio da sostenere , una posizione collettiva da assumere nei confronti dei Formigoni :
infatti alcuni si chiedevano perché una persona così tanto distinta e importante come l'ingegnere Amedeo , preferiva venire sempre alle Querciole con la stessa macchina e per giunta sempre con una cinquecento familiare ; perché dunque una cinquecento e non una berlina adeguata al suo stato di funzionario ministeriale e professionista e nobile ereditiero e infine ricco abbiente .
Altri invece , contestavano questa osservazione , e ne smentivano la possibile risposta negativa , cioè che dopotutto l'ingegnere non era così importante e distinto come sembrava o si diceva , altrimenti perché avrebbe viaggiato sempre con la cinquecento , e per giunta familiare ?
Per provocare la smentita di simili maestri dell' inferire , alcuni paesani , compresi i Mercanti , spiegavano il fatto nel seguente modo :
Amedeo e Rina non sono dei nobili e potenti qualunque , ma sono di taglia straordinaria ; essi avrebbero avuto doni di natura particolari , limitati cioè non solo all' intelligenza , come dimostrano le loro professioni e il loro Status sociale , ma specialmente collocati da Dio indelebilmente nel loro animo , che sarebbe stato , questo animo , di natura particolarmente nobile e magnanima ; pertanto , nonostante la loro grandezza , essi di proposito rigettavano le auto di grossa cilindrata e preferivano spontaneamente la piccola Fiat cinquecento perché non volevano farsi troppo grandi e apparire d'avanzo : infatti i Formigoni non avevano bisogno d'apparire , visto che tanto tutti già da tempo li sapevan grandi , cioè ricchi e potenti; per questo in conclusione , viaggiavano in cinquecento senza vergognarsi , anzi compiacendosi .
Difficile è dire quale delle due annotazioni sui Formigoni prevalesse in paese ; fatto sta , che i Formigoni e i Mercanti continuarono la loro amicizia e la loro vita nella solidarietà reciproca ; e con questo tratto caratteristico portarono alle Querciole , dove c'erano soltanto l'alternanza delle stagioni e il ritmo della vita , senza particolare potenza straordinaria che non fosse la medesima vita campagnola e quotidiana , portarono pubblicamente il tocco vergineo e soave dell'amicizia e della solidarietà reciproca e nuova .
E quel tocco e quel volto che segnò per anni l' intero paese , finì per segnare in modo indelebile non solo la famiglia Mercanti in generale , ma in particolare i piccoli , cioè Fabrizio e Beppe che imparavano dalle conversazioni con persone tanto più colte ed esperte come erano i Formigoni , le quali con sapienza cristiana, se potevano , cercavano subito di mettere nei fanciulli alcune idee importanti , come ad esempio l'esistenza di Dio , la Natura come il frutto del Creato , l' importanza unica dell'Amore del prossimo , quella altrettanto unica dei genitori e della famiglia, quella della campagna come un luogo di vita dopotutto benefico , perché più sano e meno a rischio , sul piano morale e della malizia ordinaria e straordinaria , rispetto alla città ... .
Ma quest'ultimo aspetto, è un altro capitolo o argomento (il capitolo o argomento della educazione familiare tramite buoni amici) che descriverò in altro racconto , se potrò farlo .
FINE