[Nel 1950 Pio XII° dette disposizione che la Marcia Pontificia di Gounod , fosse adottata come inno ufficiale del Vaticano; Segue dunque il testo dell' Inno]
1.Roma immortale, di Martiri e di Santi! Roma immortale accogli i nostri canti! Gloria nei cieli a Dio nostro Signore; Pace ai fedeli di Cristo nell'Amore.
3. Salve, Salve Roma, Patria eterna di memorie, Mille palme e mille altari Cantano le tue glorie. Roma degli Apostoli, Madre guida dei Redenti, Il mondo spera in te, Roma luce delle genti!
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2. A te veniamo angelico Pastore! In Te vediamo il mite Redentore! Erede e Santo di vera e Santa Fede; Conforto e vanto a chi combatte e crede. Non prevarranno la forza ed il terrore, Ma regneranno la Verità, e il fraterno dolce Amore.
4. Salve, Salve Roma, La tua luce non tramonta, Lo splendor di tua beltà vince l'odio e l'onta. A Te veniamo , Angelico Pastore, in Te vediamo il mite Redentore! Erede santo di vera e santa Fede; Conforto e vanto a chi combatte e crede.
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Volendo riassumere cercando il pensiero più profondo , possiamo dire : O Roma immortale sede dell'Angelico Pastore (il Papa), il mondo spera in te , e la sua speranza non è e non sarà vana, perché tu o Roma , sei la luce delle genti e la tua luce non tramonta .
L'inno ufficiale del Vaticano è dunque composto fondamentalmente attorno alla idea di Roma Città Eterna .
Viene da chiedersi pertanto chi ha inventato questo nome : Città Eterna ? E' certo opera del cristianesimo :
nel Vangelo è detto : Tu sei Pietro e su questa Pietra costruirò la mia chiesa . Contro di essa le porte dell' Inferno , mai prevarranno (Mt 16,18; Gv 1,42) . Dunque se Pietro è stabile come una roccia e l'inferno mai prevarrà sulla istituzione che conduce il medesimo Pietro , è ovvio che tale istituzione sia comprensibile come eterna, e per estensione , finisce per essere eterna anche la città di Pietro quale primo Papa , cioè Roma .
A questo punto bisognerebbe sapere chi per primo chiamò esplicitamente Roma: Città Eterna . Forse sant' Agostino o qualche Papa o l'Alighieri ? Attualmente non saprei dire . Fatto sta che è facile trovare tra Sette-Ottocento , dei riferimenti letterari : per esempio Shateaubriand : In mezzo a questo deserto (della Campagna romana) si eleva la grande ombra della Città eterna 1) ; oppure Goethe: Si tutto ha un'anima , tra le -tue- mura sacre , Roma eterna : Ja es ist alles beseeltin deinen heiligen Mauern/Ewige Roma 2) .
NOTE
1 : Chateaubriand , La campagna romana , in : Giuseppe Massani, Roma , Roma , Italia Universale - Felix Editrice d' Arte , s.l., p. (il testo non riporta il numero delle pagine) .
2 : Wolfgang Amadeus Goethe , Elegie romane , a cura di Roberto Fertonani , Milano , Mondadori 1979 (1° ed. Oscar Poesia , 1989) , pp. 24-25
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