Anche se la tua mansione è lo zappatore, l'aratore millenario, il portiere, ..., l'ultimo nella scala delle competenze di un dato ruolo lavorativo, permane sempre la possibilità e la libertà della Grazia, la quale migliora, promuove e trasfigura l'attività umana, rendendola ancora più umana, ancora più utile, ancora più benfatta di quanto possa esserlo ordinariamente.
La libertà individuale, lungi dall'essere in qualche modo sminuita dalla presenza di Dio che chiamiamo Grazia, viene al contrario promossa e rassicurata da tale presenza.
Essa libertà, diventa il fulcro dell'operare al meglio e al cospetto della presenza e dello sguardo e della compagnia solare e infallibile di Dio, calati nella quotidianità del lavoro; onde la sostanza e l'orientamento potente alla libertà individuale, traggono proprio da tale Libertà individuale e Compagnia divina (cioè: da tale moto interiore), la ricerca del servizio per il bene del prossimo, la tensione alla solidarietà e al ben fare: un ben fare non tanto e non solo per la migliore riuscita anche tecnica di una data operazione lavorativa, quanto per il bene altrui più che personale, e specialmente per compiacere Dio, più che se stessi e il prossimo.
FINE
|