RETE TELEMATICA ISVAR, 

 

 

 

 

PROGETTO

 

 

 O.METOZZI.

20-5-04

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CORSO DA ANALISTA

       

Finestra sulla Telematica

 

INDICE GENERALE:

I. TESTO ;  II. NOTE ;     III.  APPARATO DOCUMENTALE .

 

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CORSO DA ANALISTA

 

 

 

 

 

                                    

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I .TESTO

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1 . Introduzione  

1.1.    Breve deontologia analitica 

1.2.    Obbiettivo della relazione

1.3.    Obbiettivo del progetto 

1.4.    Perché realizzare il progetto 

 

2.     Analisi contestuale esterna

                  2.1    Mancanza dell’ ADSL  

                  2.2    Sussidiarietà 

 

3.       Analisi contestuale interna(as is)  

 

·        3.1 Introduzione

 

                         3.1.1     L’ ISVAR è Ente Publico  

           3.1.2     Ha vocazione territoriale 

                         3.1.3     Non ha fine di lucro 

 

·        3.2  Logistica aziendale.

 

   3.2.1     Struttura accentrata .

   3.2.2     Riforma del 1999 e attuale transizione 

   3.2.3     Possibile evoluzione 

   3.2.4     Organigramma ISVAR attuale 

    3.2.4.1  Piano primo : Funzione sperimentale 

    3.2.4.2  Piano terra : Funzione ispettiva  

     3.2.4.2.1  Che cos’è il Servizio Controllo vivai 

     3.2.4.2.2  Organigramma del Servizio Controllo Vivai 

    3.2.5    Rapporti con l’esterno 

 

·        3.3  Analisi informatica 

 

                                  3.3.1    Hardware 

   3.3.2    Software 

 

4. Analisi contestuale risolutiva (to be) 

·        4.1 Progetto esecutivo   

 

                                 4.1.1   Introduzione  

                                             4.1.1.1  ...Definizione di Progetto esecutivo del D.P.R 554/99 

                                             4.1.1.2  La rete telematica manca del tutto 

 

   4.1.2      Tecnologie utilizzate 

   4.1.3      Selezione dei partners  

   4.1.4      Descrizione degli apparati 

 

   4.1.5      Piano esecutivo : Parte Hardware

 

  4.1.5.1    Descrizione letterale o consistenza 

  4.1.5.2    Cablaggio

  4.1.5.3    Pannelli di Controllo

  4.1.5.4    Aggiornamento  dei Computers e nuova Stampante 

 

   4.1.6     Piano esecutivo  : Parte Software 

 

·        4.2  Prospettive di implementazione

 

·        4.3  Formazione del personale 

 

 

Finestra sulla Telematica

Indice

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II .  APPARATO DOCUMENTALE* (Indice)

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A1

A2

A3

A4

 

 

 

A5

 

A6

A7

 

Rappresentazioni  Diagrammatiche , Planimetriche , Topografiche 

 

1.      Lan Isvar 

2.      Piano Primo (Hosts , cavi , prese , pannelli …) 

3.      Piano Terra (Idem ) 

4.      Pannelli di Controllo : Descrizione 

 

Organigramma  Esterno e Interno 

 

1.      Organigramma Esterno : Distribuzione delle sedi nel territorio nazionale  (Crf : Corso_da_analista_di_reti_telematiche.htm#settimana seconda

2.      Organigramma Esterno : Vecchia configurazione amministrativa

3.      Organigramma Esterno : Nuova configurazione amministrativa 

4.      Organigramma Interno :  Piano Primo  (Ricerca) , Piano Terra (Ispettori)

      (Crf . : Corso_da_analista_di_reti_telematiche.htm#pratantico )  .

A8
 
 

 

* In questa edizione ipertestuale , riporto solo gli Allegati ,   A1 - A8 , del totale  A1- A40 .

 

 

1.     Introduzione .

 

 

      1. 1  Breve deontologia analitica .

 

                          Rendo noto che  questa mia attività  progettuale all’ ISVAR , non fa solo riferimento  ai 14 articoli del Testo della  Convenzione Stage (vai a n. 1) ,  per la quale sono un allievo Foar-Provinciale in fase di esercitazione ; ma anche all’ articolo 2105 del Codice civile sull’ obbligo della fedeltà  ,  e specialmente alle due leggi principali riguardanti  il trattamento dei dati personali :

 

                      il Decreto Legislativo 30 giugno 2003 , n. 196  , e la Legge del 31 dicembre 1996 , n. 675 .

                      La Legge 675/96 ,  tratta della tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali   (vai a n 2) ;

 

                      il Decreto 196/03 , rappresenta una precisazione ulteriore , elevata a : Codice in materia di protezione dei dati personali (vai a n 3) .

 

                      Entrambi i documenti specificano dunque , cosa intendono per Dati personali  :

 

                      cioè non si tratta solo di notizie private di un individuo a livello autobiografico , professionale , affettivo , sociale …ecc. ; ma anche informazioni riguardanti  Enti publici o privati che siano . Però , per maggior chiarezza ,  trascrivo il comma b dell’ art . 4 del Decreto196/03 (peraltro uguale al comma c dell’ art. 2  della Legge 675/96 )  :

 

                      Dato personale : qualunque informazione relativa a persona fisica , persona giuridica , ente od associazione , identificati o identificabili , anche indirettamente , mediante riferimento a qualsiasi altra informazione , ivi compreso un numero di identificazione personale.

 

                      Del pari al comma a del medesimo art. 4 , si precisa cosa si intende per Trattamento dei dati personali :

 

                      Qualunque operazione o complesso di operazioni , effettuati anche senza l’ausilio di strumenti elettronici , concernenti la raccolta , la registrazione , l’ organizzazione , la conservazione , la consultazione , l’elaborazione , la modificazione , la selezione , l’estrazione , il raffronto  , l’ utilizzo  , l’interconnessione , il blocco la comunicazione, la diffusione , la cancellazione e la distruzione di dati , anche se non registrati in una banca di dati .

 

                       Anche il mio procedere , assumerà pertanto non solo la definizione di Dato personale , ma anche l’intera filosofia legislativa che per brevità in questa sede non espongo , facente capo alle leggi  sopraspecificate , nonché in tal contesto , assumerò  il Principio di necessità nel trattamento dei   dati ,  descritto all’ art. 3 del medesimo Decreto 196/03 : 

                       

                       I sistemi informativi e i Programmi informatici , sono configurati riducendo al minimo l' utilizzazione di dati personali e di dati identificativi , in modo da escludere il trattamento quando le finalità perseguite nei singoli casi , possono essere (perseguite rispettivamente) mediante dati anonimi od opportune modalità che permettono di identificare l' interessato solo in caso di necessità .

   

     

                     

1.     2 Obbiettivo della Relazione .

 

 

                            L’attuale contesto istituzionale , che ha ampliato l’orizzonte dei confini patrii , fino all’ Unione Europea , nonché la maggiore competizione di mercato e di efficienza  che ciò comporta ,  anche nella prospettiva del fenomeno più generale della globalizzazione, e infine l’esigenza maggiore  di istituzioni sempre più efficienti dal punto di vista morale e tecnico , onde il pubblico possa attingervi per i propri bisogni fisiologici e creativi , motivano non solo le private , ma ancor più le istituzioni pubbliche , ad avvalersi  dei vantaggi dei moderni strumenti informatici . E su questa strada si è già avanti , nonostante l’incalzare della tecnica , che raggiunti certi   obbiettivi , dato tempo al pubblico per aggiornarsi , di nuovi mezzi e obbiettivi , ne ha subito da proporre .

 

                      Vi sono però novità destinate a perdurare e ancora da assumere ,  che possono fare la differenza   sul piano produttivo , assumerle o no .

 

                      Una di queste novità è la Rete Telematica :

 

                      fino a qualche anno fa , il Personal Computer aveva un utilizzo individuale e domestico sia nelle famiglie che in azienda . Ma come spesso avviene , da cosa nasce cosa , e     l’ ultima nata  può esser migliore della vecchia : ci si è accorti pertanto , che condividendo le risorse tra Personal Computer uniti in Rete , non solo potevasi risparmiar tempo , ma anche danaro .

 

                      Ecco quindi il motivo fondamentale che giustifica l’ assunzione della Rete telematica sia in ambito privato che publico :

 

                      da un lato la possibilità tecnica della condivisione delle risorse , dall’ altro l’esigenza produttiva privata e publica , di tale condivisione ; e il tutto su un contesto di previa e generale alfabetizzazione informatica , sebbene limitata agli usi individuali dei PC , e perciò da implementare a riguardo dell’ uso della Rete .  

 

              

1. 3  Obbiettivo del Progetto .

 

                       Consiste nel progettare tecnicamente la condivisione delle risorse , attualmente condivisibili presso l’ ISVAR .  

 

                       Queste risorse sono principalmente localizzate nei vari Database , Bibliografico, Meteorologico , Ampelografico  , Fotografico , Controllo Vivai   (crf. A 29-33 ) .

                       Tale condivisione telematica ,  risolve anche l’ aspetto della sicurezza dei dati :

 

                       recentemente ad es. sono andati perduti all’ ISVAR per via di un guasto S.W . ,  sei mesi d’accantonamento dai rilevamenti meteorologici . L’ introduzione della Rete con un Server dedicato , potrà fare una copia unica di backup dei dati  . E si potrà anche snellire la pubblicazione di opere scientifiche corredate da fotografie , cominciando dall’uso di una stampante comune ad alta risoluzione fotografica .

        

 

 

1. 4  Perché realizzare il Progetto .

 

                   Una ragione primaria , è l’ Obbiettivo del Progetto stesso , sopradescritto . Esso garantisce una funzionalità immediata della Rete , circa la condivisibilità  dei                       contenuti attuali nei Database ISVAR .

 

                Ma vi sono motivi ulteriori  e sempre primari . Il primo tra questi è l’enorme possibilità  di sviluppo , a cominciare dall’ aumento del contenuto scientifico degli Archivi o Database , proveniente da  due ambiti : 

 

               1) dall’ attività normale e ordinaria dell’ ISVAR ;    

           

               2) dalla sistemazione su Database del materiale già esistente , che è informatico (su vecchi dischi e programmi ) e cartaceo .

 

               Naturalmente , questo aggiornamento sistematico dei Database , può condurre  a due obbiettivi conseguenti e ambiti , che faranno fare all' ISVAR un netto salto di qualità , circa la notorietà locale e mondiale , e circa l' offerta di servizi al publico . E questi obbiettivi sono i seguenti:               

 

 

                    1) mettere in rete VPN e internet , il contenuto parziale o totale ,dei propri archivi 

 

                    2) disporre di un proprio Sito e Server-Web .

 

 

 

2.     Analisi contestuale esterna .

 

      2.1 Mancanza ADSL

 

                             Pratantico, ove insiste la sede ISVAR , è periferia o contado aretino ; e ciò da un lato ha il vantaggio , che sono azzerati i rischi di interferenze elettromagnetiche sull’ eventuale funzionamento telematico ; e dall’ altro registra lo svantaggio attuale , per cui nessuna linea DSL , vi perviene : né l’ ADSL , né l’ HDSL e altre della stessa famiglia .

 

                       Da alcune precisazioni Telecom , sembra tuttavia  che sia imminente l’ arrivo ADSL  a Pratantico , entro il 12 ottobre 2004 .

 

                       Se ciò è vero , non conviene ricorrere né alla linea ISDN , più costosa ,    a Connessione Internet Satellitare pure più costosa : conviene aspettare l’ ADSL , perché più economico , e funzionale rispetto a entrambe . 

 

 

2.2.  Sussidiarietà

 

                           IL direttore ISVAR , Egger Egon , è uomo di cultura sincretistica : d’ origine tedesco-altoatesina  , non è solo conoscitore della cultura italiana e tedesca , si che spesso interpreta e combina  felicemente i lati migliori d’ entrambe (vai a n 4) , ma ho constatato di persona che sa anche dell’ esperienza degli Istituti di Ricerca agraria transalpini :

 

                      in Francia , v’ abbiamo dunque l’esempio ancora oggi più compiuto , di    linee digitali ADSL o no ,  che servono sia Internet che VPN di Istituti di  Ricerca , distribuiti sul territorio nazionale analogamente  all’ ISVAR  in  Pratantico    (Arezzo) , Conegliano    (Treviso) ,  Asti e  Turi (Bari)  (crf. A 5) .

 

                      Il modello o esempio di ricerca agraria attuale , informaticamente più compiuto dei francesi , testimonia dunque , come l’ingresso ben progettato delle reti telematiche nel campo della ricerca agraria condotta da istituti simili all’ ISVAR , abbia non un carattere di stravolgimento o rallentamento della attuale attività scientifica , bensì di importante sussidiarietà o completamento della medesima , sia sul piano della qualità che della quantità .

 

 

 

 

 

3.     Analisi Contestuale Interna (as is)  .

 

3.1 Introduzione .

 

3.1.1  L’ ISVAR è Ente publico .

 

                           L’ ISVAR o Istituto Sperimentale per la Viticoltura , è un Ente publico , a forte vocazione territoriale , perseguente tuttoggi , la sperimentazione viticolturale .

 

                      Ma vediamo di chiarire questi due aspetti :

 

                      ci si può togliere ogni dubbio , circa la identità piena da Ente publico , leggendo il testo della Legge n. 1318 che lo istituì il 23 novembre 1967  (vai a n 5) :

 

                      all’ art. 2 viene infatti precisato che gli Istituti scientifici, tecnologici , e 

sperimentali ,  istituiti con la 1318/67 , sono :

 

                      Persone giuridiche di diritto publico sottoposte alla vigilanza e alla tutela del Ministero dell’ Agricoltura e delle Foreste .

  

                      Tali Istituti Sperimentali , hanno grado pari agli Istituri Scientifici         Universitari (art. 1) .

                  

                      E dipendono dal Ministero dell ' Agricoltura come sopradetto , e in vari modi ,      tra i quali , il Ministro , previo parere dell' allora Comitato Nazionale per la Sperimentazione  Agraria   , nomina il Presidente (art 38) e alcuni membri del Consiglio di Amministrazione         (art. 36) ,  il Ministro approva i Regolamenti interni , il Bilancio di previsione , l' acquisto e l'alienazione di beni immobili ... (art. 37) .. ecc.  . Inoltre il personale viene inquadrato in ruoliappositamente istituiti all' art 51 : si tratta cioè di personale dipendente dall' allora        Ministero dell' Agricoltura .

 

 

 

3.1.2  Ha vocazione territoriale .

 

 

                            Per quanto riguarda poi la natura territoriale dell’ ISVAR , essa è facilmente intuibile dalla dislocazione delle  tre sedi sul territorio nazionale : Arezzo , per l’ Italia Centrale, Turi (Bari) , per la meridionale , Asti e Conegliano (Treviso)  per la settentrionale  (A 5) .

 

                      Ma non si tratta di una distribuzione successiva alla nascita della sede Centrale di Conegliano , bensì fu già prevista dal legislatore all’ art. 15 della Legge 1318/67 in argomento :

 

                      L’ Istituto è articolato in quattro Sezioni operative Centrali e in sezioni operative periferiche in Asti , Arezzo e Bari .

 

                            E prende il posto di strutture già preesistenti :

 

                      Detto Ente subentra alla Stazione sperimentale di viticoltura e di enologia di Conegliano Veneto …ed alla Cantina sperimentale di Arezzo , che vengono soppresse e i cui patrimoni sono devoluti all’ Istituto di cui al presente articolo .

 

                      Tuttavia , tale vocazione territoriale non sembra essere stata adeguatamente sviluppata , e le ricerche si localizzano tuttoggi ,  per lo più in Toscana ,  tra Arezzo , Firenze , Siena , Livorno , Lucca , Grosseto ; anche perché altri centri di ricerca  coprono il territorio da tempo e sempre meglio , come ad es. la stessa Regione Toscana ; questa però  con l’ ARSIA ,  talvolta finanzia pure  ricerche ISVAR .

 

                      Questa vocazione territoriale dell’ Istituto rappresenta pertanto un capitolo che in ogni tempo , può essere rispolverato e ampliato dalla Direzione . La quale al momento non è comunque statica , ma amplia all’ uopo collaborazioni ulteriori sulla Penisola , oltre le SOP o Sezioni operative ISV , periferiche . Per es. :

 

                       Date le peculiari caratteristiche della coltura viticola che interessa… (cioè) l’intero territorio nazionale con problemi specifici ben evidenti , l’ Istituto si avvale di collaborazioni distribuite nell’ intera Penisola  (vai a n 6)

 

 

 

      

3.1.3 Non ha fine di lucro , ma sperimentale .

 

 

                          Quanto al fine ISVAR non di lucro , ma fortemente sperimentale , è pure esso descritto dallo stesso art. 15  della Legge 1318/67 ; e fin dalla nascita legale, si polarizza nel prospetto viticolturale , nella ampelografia , nonché nella attività di miglioramento genetico e nelle tecniche di coltivazione della vite :

 

                      L’ Istituto Sperimentale per la Viticoltura …con sede in Conegliano Veneto (Treviso) , provvede agli studi ampelografici (va a n 7) sui vitigni e sui loro portainnesti , al miglioramento per via genetica della vite secondo le esigenze poste dallo sviluppo della economia agricola nel contesto dei mercati interni ed internazionali , nonché agli studi e alle ricerche sulla tecnica di coltivazione e sui connessi problemi di fisiologia viticola  .

 

                           Tuttoggi questi obbiettivi procedenti dalla stessa Costituzione dell’ Istituto           nel 1967 , sono perseguiti nella sede centrale come nelle sedi periferiche . E forse l’ unica variante è questa : poiché l’economia attuale richiede forte specializzazione , ci si è un poco adattati , cercando obbiettivi ancor più mirati , nonostante che s’abbia già una precisa connotazione specialistica , cioè la viticolturale . Fatto sta che la  Programmazione dell’ Attività Scientifica per l’ Anno 2004 , descrivendo le linee di ricerca entro cui si esplica l’ attività ordinaria 

dell’ Istituto , dice che tale attività ha due settori :

 

                      1) settore relativo alla conservazione , descrizione , classificazione , miglioramento , moltiplicazione dei vitigni e studio della loro adattabilità agli ambienti e loro propagazione ;

 

                      2) settore degli studi tendenti a definire l’ ottimale impostazione , impianto ,    architettura del vigneto e le tecniche di gestione del Vigneto (vai a n 8) .

 

                      Questo discorso calato all’ ISVAR di Pratantico , significa a riguardo della Conservazione : Banca del germoplasma viticolo e studi fitoiatrici , dei quali è uno specialista il direttore Egger ; a riguardo della Descrizione e Classificazione  , significa :  Collezioni di Vitigni , Schede ampelografiche  e Database apposito  locale a Pratantico e centrale a Conegliano           (crf. A 10 , n. 1/04  …) . 

 

 

3.2 Logistica aziendale

3.2.1 Struttura accentrata (crf. A 6 ; A 5-8 ) .

 

                            Per capire al meglio la logica funzionale e attuale  dell’ ISVAR , è bene dividere la storia della fisionomia gerarchica e istituzionale , in due parti : la prima va dalla Istituzione dell’ ISVAR nel 1967 (crf. p. 4 punto 3.1.1 ) al 1999 . La seconda va dal 1999 , data della riforma della sperimentazione agraria col Decreto legislativo n. 454 ,  al 2004 e oltre , posto che è  tuttoggi in fase di configurazione migliore .

 

                      In questa sede o punto 3.2.1 ,  descriverò pertanto , la prima parte , quale configurazione tradizionale e compiuta .

 

                      Come si vede dall’ Allegato    , l’ ISVAR è una SOP o Sezione Operativa periferica ,  della sede centrale ISV , a Conegliano Veneto (Treviso) . E il nome di Sezione …Periferica , esprime appieno la logica amministrativa e operativa che presiede l’attività principale e sperimentale :

 

                            l’ ISVAR è parte di un disegno sperimentale che ambisce ad essere nazionale e unico , ma ha un nucleo centrale e uno periferico , e pertanto l’ obbiettivo è , per così dire , usare le ricerche periferiche , per completare quelle centrali , onde ottimizzare e non disperdere  le energie e i risultati .

 

                      Ogni descrizione di questa struttura , è ricavabile comunque dal Decreto del presidente della Repubblica  n. 1318 , del 23 novembre 1967 , già rammentato (crf. p.4) .

 

                      Così inizialmente l’ Istituto è retto da un Presidente nominato dal Ministro  dell’ Agricoltura previo parere del Comitato Nazionale per la Sperimentazione Agraria ;  a sua volta questo Presidente presiede il Consiglio d’amministrazione  ; e vi è pure il Collegio dei revisori dei conti  e un Direttore che presiede il Comitato scientifico , cioè l’organo tecnicamente o sperimentalmente più importante , poiché formula i programmi annuali (in seguito divenuti forse pluriennali) di attività dell’ Istituto (art. 39)  :

 

                      ma questi programmi , non riguardano ovviamente solo la sede centrale di Conegliano , ma anche l’ ISVAR , rappresentato comunque nel Comitato scientifico , dal proprio Direttore SOP .

 

                       Ed ecco qui il punto più caratteristico della vecchia struttura ISVAR : l’attività sperimentale periferica , come complemento dell’ attività sperimentale centrale .

 

                     

3.2.2 Riforma del 1999 e attuale transizione .

 

                            Il Decreto legislativo n. 454 del 29 ottobre 1999  (vai a n 9) , tratta della riorganizzazione del settore della ricerca in agricoltura a norma dell’ articolo 15 della legge 15 marzo          1997 , n. 59  .

 

                      Con questo Decreto ,  i 22  Istituti sperimentali istituiti con la Legge 1318/67 , più altri per un totale di 32 istituzioni , passano sotto le dipendenze di un nuovo organismo , chiamato CRA  , cioè Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in agricoltura  (crf. A7) :

 

                      questo CRA  (vai a n 9a ) , sembra una specie di sottoministero per le politiche agricole , con qualche analogia col vecchio Consiglio Nazionale per la Sperimentazione Agricola , e però, oltre a dipendere anch’ esso dal Ministero delle politiche agricole , rispetto al Consiglio 

Nazionale , ha la capacità autonoma derivante da un proprio Statuto e il potere specifico conferitogli dal Decreto 454/99 di inglobare e condurre tutti gli Istituti prescritti dallo stesso Decreto , compreso l’ ISV .

 

                            Si tratta perciò di una novità notevole , che potrebbe apportare cambiamenti logistici significativi all’ ISV di Conegliano come di Pratantico .

 

                      Tuttavia , per ora  ha cambiato poco , e si è fermata ai preliminari burocratici : ha sciolto il Consiglio d’ Amministrazione di tutti gli Istituti inglobati , compreso naturalmente quello della sede centrale di Conegliano , e s’è perciò dovuto ricorrere a un Commissario Straordinario , tale dr. Francesco Capitaneo, pure rappresentante legale attuale , dell’ ISV ; mentre resta il Comitato scientifico e il Direttore d’ istituto , il famoso prof. Antonio Calò , oltre ai tre Revisori dei Conti .

 

                      Tra il novembre e il dicembre 2003 , il CRA si è dato anche un proprio Statuto , e una conseguente fisionomia istituzionale :

 

                      vi è pertanto un Presidente , nominato con apposito Decreto , il n. 204 del 5 giugno 1998 (art. 8 dello Statuto CRA) , un Direttore nominato dal Presidente su parere del Consiglio d’ amministrazione, restante in carica 4 anni e reiterabile una sola volta  (art. 13) , un Collegio dei revisori (art. 11) un Consiglio dei dipartimenti  (art. 10) .

 

                       Il Consiglio dei Dipartimenti del CRA è composto da 15 esperti nominati dal Ministero delle politiche agricole e forestali  più il Presidente ; ed ha funzione analoga al  Comitato scientifico all’ interno dell’ ISV , cioè , si tratta dell’ organo di indirizzo e di coordinamento delle attività di ricerca e sperimentazione del CRA  . Sarà pertanto il Consiglio dei Dipartimenti , sentito il parere del Dipartimento di Biologia e produzione Vegetale (a cui è ascritto l’ ISV) ,  a condizionare in futuro , i contenuti della  sperimentazione dell’ ISV stesso ,  e quindi 

dell’ ISVAR .

 

 

 

                     3.2.3 Possibile evoluzione .

 

 

                            Il CRA può nei confronti dell’ ISV , prendere due tipi di decisione :

                     

                            1. conduce a termine l’inglobamento dell’ Istituto , realizzandone una generale riottimizzazione del personale e delle risorse disponibili , senza ulteriori cambiamenti ;

    

                      2. oppure potrebbe persino andare oltre , cioè autonomizzare le SOP , predicandone maggior spirito d’autonomia  e collegamento territoriale , con vere e proprie politiche espansionistiche , pur d’affermare il bene publico della ricerca  , cioè mirando per es. a maggiori rapporti coi Privati  e alla costituzione dei Poli di eccellenza , peraltro obbiettivi suggeriti dallo stesso Decreto 454/99 (artt. 6-7) .

 

                       Si pone perciò la domanda di quale delle due soluzioni sarà assunta .

 

                       A mio avviso la prima , perché non è nel DNA della politica publica esporre troppo il proprio personale ai rischi d’impresa , autonomia e decentramento ; e perché è lo stesso art. 1 , comma 4 ,  del Decreto 454/99 ,  a precisare che l’ inglobamento degli Istituti nel CRA , deve avvenire con la seguente modalità :

 

                      Mantenendo la propria autonomia scientifica , amministrativa , contabile e finanziaria , nell’ ambito delle disposizioni del seguente Decreto  .

 

                      L’ ISVAR subirà dunque una riottimizzazione , ma non un radicale decentramento. E con la generale riorganizzazione della struttura amministrativa e delle risorse, sarà certamente implementata anche la vocazione territoriale sopradescritta .

 

 

 

3.2.4 Organigramma ISVAR attuale  (A  5-8 ) .

 

 

3.2.4.1 Piano primo : Funzione sperimentale  (A 8) .

 

                     

                           Fisicamente , l’attività amministrativa e sperimentale si localizza al Piano primo dell’ edificio di Pratantico :

 

                      li vi è il direttore SOP , Egger Egon che nell’ambito dell’ ordinamento accentrato e perciò  in conformità con ogni regola della amministrazione centrale, presiede ad ogni attività, ma specialmente all’ attività sperimentale .

 

                      Il personale facente capo al Direttore si distribuisce poi , i compiti quotidiani , nel seguente modo e ruolo :

 

                      vi sono due Operatori di Amministrazione che espletano le funzioni da segreteria amministrativa , riguardante specialmente la gestione del personale e le attività manutentive  ;

      

                      una Bibliotecaria   ;

 

                      un Tecnologo dottor Paolo Valentini , che cura la gestione dell’ azienda sperimentale , e collabora a varie ricerche ;

 

                      due ricercatori specifici , dottori Angelo Grasselli e  Paolo Storchi che oltre a portare avanti le ricerche ordinarie , per le quali sono ufficialmente responsabili ,  presenziano da collaboratori ,  anche in altre ricerche dell’ ISV  d’ altre sedi (crf. A 10-11 ) .

 

 

 

 

3.2.4.2 Piano terra : Funzione ispettiva  (A 8 )

 

3.2.4.2.1 Che cos’è il Servizio Controllo vivai .

 

                           Il nucleo fondamentale ISVAR , è localizzato perciò tutto al primo piano dell’ edificio  in Pratantico , come ho sopradetto .

 

                      Perciò  coloro che operano al Piano terra del medesimo edificio , non sono esattamente l’ ISVAR ?

 

                      Sono anch’ essi l’ ISVAR , ma nella parte ispettiva e non sperimentale . Sono cioè gli Ispettori del cosiddetto Servizio Controllo Vivai : dipendenti del Ministero delle politiche agricole e forestali , dislocati alle dipendenze dell’ ISV  , nella Sede centrale come in quelle periferiche , il cui compito fondamentale è controllare nell’ ambito dell’ Italia centrale (o settentrionale o meridionale a seconda della sede) , la regolarità d’ impianto , allevamento , trattamento ….delle piantine dislocate nei vari  Vivai del territorio di competenza .

 

                            Questo servizio fu istituito con  Decreto del Presidente della Repubblica n. 1164 del 24 dicembre 1969 : infatti all’ art. 11 si legge :

 

                      E’ istituito presso l’ istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano ,… il Registro delle varietà di viti il cui materiale di moltiplicazione è ammesso al controllo ed alla riproduzione

                     Il controllo dei materiali di moltiplicazione ai fini dell'accertamento delle caratteristiche e condizioni richieste per la loro immissione in commercio , è demandato all' Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto, il quale lo esercita secondo le direttive dal Ministero dell' Agricoltura e delle Foreste (art. 12) .

                     

                      Il Servizio Controllo Vivai o Servizio Controllo e Certificazione Materiali di Moltiplicazione della Vite , dislocato presso l’ ISV , ha pubblicato nel 1988 il Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite  (va a n 10) , che insieme alla normativa nazionale e CEE , è il documento base , per la conseguente attività ispettiva o di controllo e certificazione . Insomma , controllare i vivai significa accertare che si rispettino le norme sulle produzioni e sul commercio dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite .

 

 

3.2.4.2.2  Organigramma del Servizio Controllo Vivai  ( A  8 ) .

 

 

                           Non vi è un Direttore ma un Coordinatore o referente pro-tempore  , tale dr. Cirigliano Pasquale  .

 

                      Il resto del personale , è costituito da quattro ispettori , a loro volta distinguibili in  Ispettori coordinatori (dottori Mauro d’ Arcangelo e Beatrice Armanni e Ispettori tecnici dottori Silvia Lazzara  e Italo Catone ) .

 

                      I dati sono periodicamente inviati alla sede centrale del Servizio Controllo Vivai di Conegliano  (crf. A  32 ) .

                        

 

3.2.5 Rapporti con l’esterno .

 

                            Avvengono per lo più con la sede centrale di Conegliano per motivi amministrativi e burocratici . Ma si ha notizia di collaborazioni tra ricercatori delle varie sedi  ISV  ( crf. A      10-11 ) , cioè tra quelli che operano nelle SOC  (Sezioni operative centrali a     Conegliano      -TV- ) e i colleghi delle SOP (Sezioni operative periferiche) 

                    

                      ad es. dal Documento delle ricerche ordinarie e straordinarie in atto nel 2004          (A )10 si evince che i ricercatori ISVAR collaborano con i responsabili ISV in altra sede , tali Corino , Giorgessi , Costacurta , La Vezzi ; Borgo ... ecc. ; e viceversa , quando responsabili di una ricerca sono direttamente gli sperimentatori ISVAR , i colleghi d'altre sedi possono diventare a loro volta collaboratori dell' ISVAR .

                           

                       In generale , i rapporti con l’esterno , sono con altri enti publici  o aziende private. E possono riguardare sia il finanziamento che la località aziendale esecutiva delle ricerche . Se si tratta di finanziamenti , questi vengono per lo più dall’ambito publico . Se si tratta di localizza- zione , questa solitamente non esce dalla Toscana , tra Arezzo , Grosseto , Siena , Firenze ,   Lucca , Livorno …   (crf. A  9 ; e sotto , n. 17 p. 11 ) .

 

 

3.3 Analisi informatica .

 

3.3.1 Hardware .

 

                           Esiste un apparato H.W.  già distribuito topograficamente nei vari uffici ISVAR , aventi le seguenti caratteristiche preliminari :

 

                      in tutto , tra piano primo e piano terra , si contano 12 PC   (A 2-3 ) .

 

                      Piano primo :

 

                      ve ne sono otto  (A 2 :  A , B , C , D , E , F , G , H  ) , sette dei quali mancano della scheda di rete : la possiede invece il PC Storchi  ( A  2  :  B ) .

 

                      Due sono da sostituire per scarsa memoria  e vecchio  Processore  (A 2 : E , H ) .

 

                       Vi è un solo PC connesso a internet  ( A 2 :  D ) .

 

                      Piano terra :

 

                      ve ne sono quattro , due sono da buttare perché obsoleti  (A 3 :  M , N ) , il portatile di Cirigliano manca della  scheda di rete (A 3 : L)  mentre non ne manca l’ adibito a connessione internet  per il piano terra  (A 3 : I ) .

 

 

 

3. 3. 2  Software.

 

                            Tolti dai sopramenzionati 12 PC i quattro da sostituire , ne restano otto . Sei al Piano primo e due al Piano terra . 

 

                       Piano primo :  di sei PC , uno il Database Meteorologia -Collezioni , monta Windows 95  ( A 2 : C ) ; vi sono poi quattro Windows 98 , Direttore , Tecnologo , Segreteria , (A 2 : A , F , G ) , e il PC  connesso a Internet ( A 2 : D) ;  e infine vi è uno Windows XP Professional del dr. Storchi , che è la macchina H.W e S.W. più moderna e potente dell’ ISVAR (  A 2 :  B ) .

 

                      Piano terra : di due PC , l’ adibito a connessione internet , monta  Windows XP Home edition , ed è la seconda macchina più potente e moderna dell’ ISVAR  (A 3 : I ) .

 

                      Il Portatile Cerigliano monta Windows 2000  (A 3 : L).

 

                      Conclusione :

 

                           si può notare dunque , che l’apparato S.W a livello dei Sistemi Operativi nei due Piani ,   è esclusivamente Windows , e  all’ interno di questa caratteristica , tolte le quattro macchine inutilizzabili , predomina W. 98 con ben  quattro unità (A 2 : A , D , F , G ) , tutte al Piano primo ; seguono poi una versione moderna per piano di  XP, una professional ( A2 : B) e una standard o Home edition   (A 3 : I ) , e un  W . 95  al  Piano primo (A 2: C ) , più un solo W. 2000  (A3 : L ) .

 

 

 

4 . Analisi contestuale risolutiva  (to be) .

 

4. 1 Progetto esecutivo .

 

4. 1. 1 Introduzione .

 

4.1.1.1  Adotto la definizione di Progetto esecutivo , del  D.P.R 554/99 .

 

 

                        Applico in questa circostanza la definizione di Progetto esecutivo tradizionale , confermata ultimamente anche dalla Legge Merloni o Legge quadro sui lavori publici , cioè la Legge n. 109 dell’ 11 febbraio 1994 (vai a n 11) , quando dice all’ art. 3 , che le fasi di un dato Progetto sono tre : la fase preliminare , quella definitiva e quella esecutiva .

 

                        E ciò viene confermato e descritto ulteriormente dal Regolamento di attuazione dell’ art 3 della Legge 109/94 , cioè dall’ art. 15 , comma 2 del  D.P.R 554/99  (vai a n 12) .

            

                       Questo medesimo Decreto , inoltre , all’ art. 35 comma 1 ,  descrive e definisce ulteriormente e in modo dettagliato  il progetto esecutivo , col seguente esordio :

 

                        Il progetto esecutivo costituisce la ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni , e  pertanto definisce compiutamente e in ogni particolare architettonico , strutturale ed impiantistico , l’ intervento da realizzare .

 

 

 

 

4.1.1.2     La Rete telematica ,  manca del tutto .

 

 

                        Ho detto sopra che i PC utilizzabili all’ ISVAR , sono otto in tutto . Ma nemmeno i due aventi la scheda di Rete , quello di Storchi con la porta posteriore LAN (A 2 :   B ) , e del Controllo Vivai (A 3 : I) , sono tra loro in una qualche connessione condividente file, risorse, programmi …  .

 

                        All’ ISVAR la rete telematica è dunque tutta da costruire .

 

                        Ma non si faccia l’errore di credere che costruirla significhi solo impiantarla tecnicamente (nella parte H.W. e S.W) .

 

                        Ben altre implicazioni umane di formazione del personale , cambiamento d’abitudini , e forse maggior fatica del pari a maggior produttività  e soddisfazione dei bisogni publici  e privati , vanno messe in conto : altrimenti è inevitabile lo scontro sterile con le forse della Conservazione  (vai a n 13) .  Cioè , tali implicazioni , vanno considerate parte importante del Progetto di Rete , che quindi non è fatto in solitudine dall’ analista , ma è fatto con metodologica  predisposizione ad ascoltare le preferenze e le osservazioni della Direzione e persino , se 

possibile , di tutti gli utenti .

 

                      

4.1.2  Tecnologie utilizzate .

 

                            Sono tecnologie tipiche delle reti LAN  (Local area network) .

 

                      Escludo pertanto gli standard meno frequenti e con apparati di più difficile reperibilità , quali lo standard   IBM , Token-Ring  , o quello Arc-net , peraltro ormai quest’ ultimo confinato alle sole grandi industrie .

 

                      E parimenti scelgo lo standard di Rete più usato e reperibile nel mondo : Ethernet .

 

                      Per l’ apparato interno della Rete , cavo dunque dallo Standard Ethernet (espresso anche con la sigla  IEEE : “802.3”) i seguenti componenti :

 

                      Cavo a doppino intrecciato o UTP o 10BaseT , molto conosciuto e frequente , essendo usato per i cablaggi telefonici .

 

                      Con questa operazione , escludo pertanto il Cavo coassiale (o Thinnet o BNC ) , e ciò mi obbliga a scelte conseguenti :

 

                           anzitutto il doppino intrecciato ha un suo Connettore , simile ai connettori telefonici , ma più grosso di dimensione , che dovrò scegliere , non essendoci alternative d’altri connettori che attualmente io conosca . Il connettore UTP ,  si chiama pertanto : Connettore      RJ-45 ;

 

                      dovrò poi procurare dei concentratori di rete o Hub o Switch , perché l’ UTP al contrario del Thinnet , non funziona senza di essi , cioè non trasmette i dati da un Computer all’altro senza concentratori .

 

                      E l’utilizzo del concentratore ,  da alla mia LAN - ISVAR  in costruzione , una forma e identità precisa tra i tipi di rete : la forma a Stella :

 

                      le Reti a Stella , oggi sono le più diffuse , avendo soppiantato quelle a Bus , per vari motivi , tra cui il vantaggio che se si guasta un cavo collegato all’ HUB o SWITCH di turno , in una Rete a Stella , cessa di funzionare il PC collegato al cavo guasto , ma il resto della Rete continua a funzionare .

 

                      Al contrario in una Rete a bus , se si rompe un cavo ,  mettiamo in posizione centrale , la Rete     funziona a metà ; se un utente stacca la connessione dalla rete , compromette il funzionamento  di tutta la Rete ; ma ciò non avviene in una rete a Stella  .

   

                      Per quanto riguarda la connessione futura a  internet , può scegliersi tra le linee    di telecomunicazione digitale , quali della famiglia DSL o ISDN ,  e la linea a radiofrequenza , Satellitare .

 

 

 

4.1.3       Selezione dei partners .

 

                           Le ditte esecutrici , sono di tipo vario e con preparazione e capacità  diversa .

 

                      Pertanto serve un  criterio generale di selezione , che permetta di interpretare al meglio le differenze dell’ offerta , onde prendere eventualmente i più titolati all’ uopo .

      

                      Il criterio migliore , mi sembra dunque il seguente : 

 

                      la ditta ideale è quella che unisce la referenza giuridica ufficiale , alla capacità esecutiva altrettanto ufficiale quanto pratica .

 

                      Ora , posto che Arezzo non è né Milano né New-York , c’ è da aspettarsi che l’adeguamento generale in fase d’attuazione da parte delle imprese aspiranti , circa le certificazioni , onde farsi una reputazione duratura sull’ argomen-to , sia in genere insufficiente o non del tutto completo dal lato giuridico ;  ma sia invece sufficiente e più ,  dal lato tecnico :

  

                         cioè sono imprese che garantiscono la proposta da preventivare , ma quanto a possedere la credenziale  internazionale detta Certificazione ISO 9001, lasciano a desiderare , visto che l’ informatizzazione è cosa  giovane e ancor più recente è il networking . E ciò è tanto più vero , quanto più piccola e meno informatizzata è una città . Tuttavia sono ditte che  possiedono già  i presupposti fondamentali per ottenere nelle Reti publiche come nel caso     ISVAR ente publico , il Certificato di omologazione a livello nazionale a norma del D.P.R.            n. 507 del 9 dicembre 1998 (vai a n 14) , rilasciato dall’ Istituto superiore delle Comunicazioni e          delle tecnologie dell’ informazione .

 

                      E in ogni caso sono da pretendere le seguenti certificazioni :

                      

                      1. certificazione o dichiarazione attestante la conformità dell’ apparato di rete eventualmente installato , alle disposizioni arrecate dal Decreto legislativo n. 615 del 12 novembre 1996 ;

 

                      2. certificazione o dichiarazione attestante la sicurezza elettrica od antinfortunistica delle apparecchiature di rete nei confronti degli operatori e di terzi , ai sensi della Legge 18 ottobre 1977 , n. 791 .

 

                      Il sottoscritto adotta pertanto in proposito un atteggiamento discrezionale , si che pur pretendendo le capacità necessarie , ritiene tuttavia  di non dover escludere chi ancora non ha  la Certificazione ISO 2001 , ma possiede le premesse per le certificazioni soprastanti , e del pari lavora da anni e a ritmo pieno e promettente , sul campo della vendita e installazione dei componenti di Rete  .

 

                           E’ questo il Caso della Computers Service , una 3Com partner networking , alla quale ho chiesto la preventivazione  degli apparati , compresa l’ installazione , cioè lo stadio d’efficienza H.W e S.W , a partire dal quale i PC che prima si ignoravano l’ uno con l’altro , ora possono vedersi , e perciò condividere risorse , file , programmi …  .

 

                      Sono stato pertanto regolarmente servito : il preventivo è allegato a questa Relazione  (A 36 ) .

 

                      D’altro canto onde facilitare la fatica eventuale  della preventivazione da parte dei mercanti , ho composto un Documento apposito dal titolo :

 

                      Guida OM al preventivo H.W. di rete ,  in fase progettuale  (A 35) .

 

                      Infine , poiché la direzione ISVAR ha espresso la preferenza d’avere più di un preventivo spese , secondo la logica che procede per gli enti publici dalla Legge Merloni n. 109/94 art. 23 , di preventivi ne ho ordinati altri due , uno presso la Dimensione elettronica  (A 37) e uno presso la Si.s.tel.  sas , tradizionale cliente ISVAR , che però non mi ha ancora risposto (A 38) .

 

 

4.1.4  Descrizione degli apparati  (A 39) .

 

 

4.1.4 Descrizione degli apparati

 

TIPO

 

 

MARCA

 

MODELLO

 

VERSIONE

 

LETTURA

 

Schede di rete 

(Crf .: A 39a )

 

 

 

3Com ,

 

 

                     

 

10/100

 

C

 

3Com 10/100 C

 

Router ADSL

(A  39c )

 

Zyxel

 

Prestige 650 series

 

 

Router Zyxel Prestige 650 series

 

Modem o Terminal adapter ISDN

(A 39d )

 

Atlantis

 

Mistral USB

64/128

bps

 

 

Modem ISDN , Atlantis , Mistral USB , 64/128 bps

 

Firewall

(A 39e )

 

Multitech systems

 

RF 550 VPN

 

 

Firewall Multitech , RF 550 VPN

 

Switch

(A 39b )

 

 

              

 

Planet  10/100Base-

-TX Fast Eternet Switch  

 

FNSW -

 - 2401

 

 

 

 Planet Fast Ethernet Switch

a 10/100Base-TX Fast , FNSW-

-2401

                  

 

 

Server economico

(crf. : Preventivo Computer service : A 36)

 

Assemblato o compatibile

 

 

                      

 

Computer client

 

 

 

Server assemblato, tipo client 

 Server ad alta prestazione

(A 39f )

 

              

  HP

 Proliant ML 330

 Generation 3

Server Hp , Proliant ML 330

 4 Computer

(crf. : Preventivo Computer service A 36)

assemblati o compatibili

 

RAM

HARD-DISK

S O

 

512 MB

 

80 GB

 

W.XP Pro

Stampante ad alta risoluzione fotografica

(A  39g )

 

 

Oki

 

 

C 5100 n

(Laser a colori)

Risoluzione

Stampante Laser a colori e bianconero , Oki C 5100 n

 

600 x 1200 dpi

  

 

 

 

4.1.5  Piano esecutivo : Parte Hardware .

 

4.1.5.1 Descrizione letterale o consistenza .

 

                      Questo piano esecutivo consiste nella fase di cablaggio , in quella della Montatura dei due Pannelli di Controllo compreso il collegamento tra di essi ; e infine nella fase di aggiornamento dei Computers e delle Periferiche (una Stampante) .

 

 

4.1.5.2  Cablaggio .

                      

                      Il tecnico installatore prendendo a guida la dislocazione topografico-plani-

metrica  dei  12  host e dei 2 Pannelli di Controllo  nei 2 piani ISVAR  (crf. A 2-3 ) , metta a dimora  la canaletta battiscopa di tipo Bocchiotti a 3 scomparti , per un totale di 155 m ,  intercalando     sempre    secondo la pianta , il totale di 39 Connettori di 

tipo  RJ-45 – UTP ,  cat. 5e .

 

                      Infine colleghi  ciascuno dei 12 Computer ai Pannelli di Controllo del piano rispettivo , per un totale di m. 905 [ 410 (piano terra)  +  m. 495 (piano primo) = m 905 ] ,               e usando il Cavo Ethernet  10BaseT  (detto anche UTP -Unshielded twisted pear : Cavo intrecciato non schermato- ,  o correntemente detto : Doppino telefonico intrecciato) .

 

                      VARIANTE OPERATIVA POSSIBILE  :  anziché impiegare la Canaletta battiscopa Bocchiotti ,  si può pervenire alla suddetta dislocazione dei punti presa  elevati a        m 1, 20 da terra , passando dal Controsoffitta ISVAR , mediante un tubo di forazzite         contenente i cavi UTP , verso i rispettivi Pannelli di Controllo .

 

 

                     

4.1.5.3  Pannelli di Controllo .

 

                           Il nostro tecnico installatore , sempre facente riferimento  all’ Allegati 2-3 , individui la seguente collocazione dei Pannelli di Controllo : il Primo nella Stanza Internet al Piano primo ISVAR , il Secondo nell’ Ingresso del Piano terra .

 

                      Dopodiché  spostando l’ attenzione sull’ A  4 , che descrive visivamente il collegamento e il contenuto funzionale dei Patch-panels , proceda al montaggio e al collegamento tra i 2 Pannelli , predisponendo i Patch-cords e  unendo una qualunque Porta del Switch di   partenza , con la Porta  a Catena di Margherita o Daisy-chaining del Switch (vai a n15) nel Pannello susseguente .

 

                      E il tutto si esegua previo inserimento di un tubo di collegamento tra i Pannelli di controllo nei 2 rispettivi    piani , con capacità di trasporto fili , superiore alle attuali esigenze della Rete ISVAR  in impianto , onde garantire possibili e future implementazioni .

 

                      Si proceda dunque al montaggio del Firewall ( crf. A 4) .

 

                      E infine ,  si lasci uno spazio ulteriore  negli stessi Pannelli , onde in futuro potere comodamente inserire altri switchs o Habs o un eventuale router per ADSL  o modem ISDN o modem satellitare  .

 

                      

4.1.5.4  Aggiornamento dei Computers e nuova Stampante .

 

 

                                E’ di tipo sostitutivo e di tipo aggiuntivo .

 

                          L’ aggiornamento sostitutivo consiste nella sostituzione delle                     Macchine   E , H , M ,  N   (crf. A 2-3   ) , perché  con troppa poca memoria e Processore 

troppo vecchio  (vai a n16) .

 

                         Queste Macchine obsolete , saranno sostituite con 4 Computers , di marca assemblata o compatibile , aventi le  seguenti   caratteristiche principali :

 

                      512 MB di RAM , 80 GB HARD-DISK  , DVD , Scheda rete 3COM 10/100 , FD  1,44 MB  (W. XP Professional)  (crf.  A  36 : Preventivo Computers service ) .

 

                      Venendo all’ aggiornamento aggiuntivo , esso rappresenta  la metà del parco H.W .

 

                      In tutto occorrono 6 schede di rete per le seguenti Macchine :  A , C , D , F , G , L  (crf. A 2-3) . E queste saranno di tipo 3COM 10/100 C  ( A 39a ) .

 

                      Infine a scopo condivisionale ,  sarà installata la Stampante Laser bianconero e a colori ,  OKI  C 5100  n ad alta risoluzione fotografica , sul Corridoio del Piano primo , presso i punti presa 23 e 24  (crf. A 39g ) .

 

 

 

4.1.6  Piano esecutivo : Parte Software .

 

                           Il Preventivo ivi allegato della Computer service (A 36 ) , su mia esplicita richiesta, considera anche l’ installazione in tutte le sue fasi  H.W, compreso la configurazione delle 6 Schede di rete  ( crf. : A 2-3 :  A , C , D , F ,G , L ) , i sistemi operativi delle 4 nuove macchine  , fino alla capacità delle stesse macchine , di vedersi .

 

                      Ma è ovvio che  le installazioni ulteriori , a cominciare dal Sistema Operativo di Rete, la successiva distribuzione dei privilegi e del sistema di sicurezza , costituiscono un altro capitolo , appunto l’ ambito Software della Rete . 

 

                      Dovrà quindi scegliersi un Sistema operativo adeguato per una Rete gestita da un Server : infatti una Rete Pear to Pear , sebbene possa  reggere il flusso dei dati attuali , in breve sarebbe sopraffatta dal futuro aumento , viste le premesse sperimentali dell’ Istituto .

 

                      Però vi è anche dell’ altro , a cominciare dalla imperante necessità della sicurezza dei dati rilevati : e al riguardo , il server permette la copia unica del traffico rilevato e preteso , facendo risparmiare tempo e danaro .

 

                      Quanto al Sistema operativo , se si preferisce restare in ambito Windows , per motivi di comodità , visto che tutti i  Sistemi Operativi attuali sono Windows , può andar bene Windows  2003 Server  .

 

                      E a questo proposito , il vantaggio è duplice : Windows è più facile da installare e usare rispetto ad altri sistemi operativi , ed è già da tutti soddisfacentemente  adottato all’ ISVAR ,  si che gli utenti solo perché già lo usano , lo preferiscono .

 

                      Posto che la stessa cosa è probabile che avvenga per le sedi ISV di Conegliano , Turi , Asti , previo accertamento se ciò è vero , suggerisco la seguente possibilità , qualora si intraprenda  la costruzione della VPN ( Virtual Private Network ) , ISV  (crf. A 5 ) :

 

                      è possibile far funzionare tale VPN a base Windows  ( la cosa è fattibile solo se mittente e destinatario hanno Windows ) non in chiaro , o esposta a cielo aperto ai pericoli di viaggio e di entrate non autorizzate o bene intenzionate (Hacker , Kracker , Sniffatori , Virus , Spywares …ecc.) , bensì in modo assolutamente sicuro , utilizzando insomma il Protocollo  L2TP (Layer 2 Tunneling Protocol ) :

 

                       questo nuovo Protocollo , insieme a IPsec , entrambi gestiti da Windows  2003 , creano una cortina di sicurezza , che fino ad oggi e fino a prova contraria  hanno reso  impenetrabile una data VPN .

 

                        

4.2 Prospettive d’ implementazione .

 

 

                      Sono molteplici :

         

                      vanno dal futuro aumento del capitale macchine e dati  all’ ISVAR ,

 

                      [ facilmente prevedibile non solo per la già iniziata riottimizzazione col CRA (crf. pp. 7-8) e dalla natura sperimentale della professione , ma anche dal completamento in programma, dell’ altra metà dell’ edificio a 2 piani , uguale in superficie , a quello attualmente esistente

(A 2-3) ] ,

                      alla gestione sperimentale con a base un  proprio Server Web  , alla possibile VPN appena sopraspecificata .

 

                      Vi sono poi aspetti di ordine strettamente sperimentale , assumibili dalla Rete telematica nel più vicino futuro , come ad es. la gestione dei rilevamenti dei dati dalle stazioni meteorologiche  sparse per la Toscana  ( tra Arezzo , Siena , Firenze , Grosseto ) , (vai a n 17)  che dovrà esser fatta direttamente  dalla Rete , risparmiando così tempo e danaro  dovuto ai sopraluoghi e ai tempi di rilevamento (recentemente ridotti dal sistema che scarica a infrarossi su PC portatile) .

 

                      Infine , bisognerà cominciare anche la costituzione di un Sito Web della SOP     aretina. E da come si gestirà tale strumento , potrebbero conseguire novità anche a riguardo          dell’ impiego della Rete , persino promettenti , come ad es. l’ apertura al territorio in                generale e al mondo delle imprese private …  .

 

 

 

 


4.3  Formazione del personale  .

 

 

                     Va messa in conto , allo stesso modo di come si comincia ad es.  a programmare con maggiore sistematicità , la sicurezza aziendale a base telematica , dopo una prima fase di maggiore liberalismo .

 

                      Mettere in conto , significa predisporsi psicologicamente e spiritualmente alla seguente consapevolezza :

 

                      che l’uso di una Rete telematica comporta molti vantaggi , ed è per questo da perseguire ; ma implica pure qualche sacrificio , cambiamento d’abitudine (crf. sotto, n. 13 ) . E di fronte a queste evenienze inevitabilmente sopraggiungibili , specialmente la Direzione e     l’ Amministratore di rete , devono aprire il capitolo della informazione e del dialogo ; dopodiché pure dell’ aggiornamento professionale .  

 

 

 

 

 

 

Fine della Relazione .  

                                                                                                  Data ad Ar , giovedì 20 maggio 2004 .

 

 

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Apparato Documentale  (Tabella)

 

 

 

NOTE

 

 

Vai a 1

 

 

Convenzione Stage , per il periodo 8-3-04 / 5-5-04 ,  tra  FO.AR rappresentata legalmente dal rag. Pietro Faralli e l’ Istituto Sperimentale per  la Viticoltura , rappresentato legalmente dall’ odierno Commissario Straordinario dr. Francesco Capitaneo .

 

 

vai a  2 

 

 

Crf. :  Supplemento Ordinario (S.O.) alla Gazzetta Ufficiale n. 5 , dell’ 8 gennaio 1996 . 

 

 

vai a 3

 

 

Crf . :  Gazzetta Ufficiale 29 Luglio 2003 , n. 174 , S. O.  .

 

 

vai a 4  

 

 

 

 

 

 

Crf.  : 26-3-04 : Presentazione del Software Met_Link , in: Corso_da_analista_di_reti_telematiche.htm#Giorno sesto bis : la ditta Pessl ,  all’avanguardia nel settore per i rilevamenti informatizzati dei dati agricoli , è austriaca . Il Direttore Egger , parla correntemente il tedesco , e non appena   vede che qualcosa di migliore proveniente dal mondo teutonico è applicabile anche a Pratantico o  in Toscana , lo assume . Così nell’ es. dei S.W . ma anche   per le pubblicazioni in Biblioteca  , e probabilmente la stessa sintesi o mediazione

fa , nei metodi di ricerca sperimentale .

 

 

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 Crf. : Gazzetta Ufficiale n. 14 , del 18 gennaio 1968 .    

 

 

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 Ministero delle Politiche agricole , Istituto per la Viticoltura (Conegliano)  , “Programmazione dell’ attività scientifica per l’anno 2004” , documento firmato dal Segretario o Funzionario amministrativo Claudio Buattini e dal Direttore d’ Istituto , prof. Antonio Calò . Pag. 9. 

 

 

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Ampelografia : dal gr. ampeloV (àmpelos : vite) e grafia (graphia : studio) : parte della viticoltura che descrive i differenti vitigni (prevalentemente le cultivar di Vitis vinifera – L. – sottospecie sativa ) e li classifica secondo determinati criteri .  (…) . il “Catalogo nazionale delle varietà di vite” è stato pubblicato  dall’ ISV di Conegliano nel 1977 (1° ed.) e nel 1988 (2° ed.) , coi tipi delle Arti Grafiche 

Spa  (Editrice in Susegana , TV) .

 

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Op. cit. n. 6 , p. 11-segg.  e 149 .

 

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Gazz. Uff.  n. 284 del 3-12-1999 , p. 7 .

vai 9a    

 

più propriamente bisognerebbe abbreviare : CRSA  :  ma ho sentito che almeno all’ ISVAR , s’ usa dire  :  CRA  .

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crf. n. 7 , p. 6 .

vai 11

Crf . :  S. O. alla   Gazzetta Ufficiale , del 19 febbraio 1994 .  

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Crf. :  lo reperisco in : www.simone.it/appaltipublici/merloni/554/tit3_cap2..htm  .

 

vai13

 

Crf . :  Giorno sesto : Attacco in stile burocratico delle forze ISVAR della reazione e della conservazione  : in :    Corso_da_Analista_di_reti_telematiche.htm#Giorno sesto bis  : cioè: descrivo una reazione da parte di alcuni (i conservatori)     che affrontano a loro modo , cioè con gli errori tipici della reazione-conservazione nelle piccole come nelle grandi cose , il problema della   nuova rete telematica .

vai14   

Crf. : Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 1999 . Oppure : www.urpcomunicazioni.it/normativa/teleco/tel_omologa.htm  .

 

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Questa porta la so localizzata negli Hubs ; ma certamente , magari con altro nome , si trova pure nei Switchs perché lo schema a Catena di Margherita , è  abbastanza  frequente .

 

    

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Le macchine M e N al piano terra (A 3 ) , non ho potuto rilevarle mediante lo Standard OM , perché  la N trovasi a Conegliano per riparazione e  la   M , è di proprietà di tale dr. Italo Catalano , che sostiene inutile qualsiasi rilevamento , in quanto trattasi di macchina obsolescente da tempo .

 

 

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Da un Documento rilasciatomi dal dr. Mauro D’ Arcangelo , aggiornato al 26-2-04 , risulta che tali Stazioni sono in tutto 13 :  1. Poggione a Montalcino  (SI) , 2. Cetona a Cetona  (SI) ; 3. Sebastiani a Cetona (SI) ; 4. Il Greppo a Montalcino (SI);  5. Modanella a Rapolano (SI) ;  6. Bernini a Poggibonsi (SI);  7. Tracciano a Sovicille (SI);  8. Roccadicastagnoli a Gaiole in Chianti (SI) ;  9. Pratantico (AR) ;  10 . Monte San Savino (AR) ; 11. Droandi a Montevarchi  (AR);  12. Folonari a Poggio Casciano (FI) ; 13. S. Maria a Magliano in Toscana (GR) .

 

 

       

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APPARATO DOCUMENTALE

RAPPRESENTAZIONI  DIAGRAMMATICHE , PLANIMETRICHE , TOPOGRAFICHE

A 1 : LAN ISVAR 

A 2 : PIANO PRIMO

A 3 : PIANO TERRA

A 4 : PANNELLI DI CONTROLLO ( DESCRIZIONE DEI )

A 6     VECCHIA  CONFIGUARAZIONE   AMMINISTRATIVA

A 7   NUOVA CONFIGURAZIONE AMMINISTRATIVA

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