POTATURA DELLAVITE
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Badia al Pino (AR), Fattoria di Dorna . Al Tramonto i muri fatiscenti e i vigneti da potare , assumono colori infuocati, di alta suggestione paesaggistica. | ||||
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Allegoria del Mese di Febbraio : Un uomo pota le viti allevate ad alberello; ma qui in più , si unisce una scena domestica: una donna fila la lana , tenendo la conocchia sotto il braccio sinistro e facendo frullare il fuso col destro; è evidente che si tratta della moglie del potatore, posto che sullo sfondo compaiono |
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cipressi e mura di casolari, si che non si è lontano dalle abitazioni . Siena, Biblioteca degli Intronati, Breviarium Fratrum Minorum, sec. XV° . | ||
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Allegoria del Mese di Marzo : Un uomo pota le viti allevate ad alberello. Torino, Archivio di Stato, Livres des laudes et devotions . XV° sec. Ms Jb 11, 21 bis . |
Come si vede la potatura ad alberello, era conosciuta anche nel XV° sec. Ma è possibile documentarne la presenza già molto prima . |
Se si guarda al paesaggio agrario con l' occhio della storia , ci si rende conto dell'epocale cambiamento nel modo di allevare le viti , e per conseguenza , anche nel sistema di potatura adottato: per es. è noto che un tempo la vite era allevata nel contesto della Coltura promiscua: maritata al testucchio, delimitava le prode e i riquadri di altre colture; e anche in Valdichiana, ciò avvenne. Ma forse non è altrettanto noto, che nella stessa Valdichiana, insieme alla coltura promiscua , alla fine del XIX° secolo e inizi del XX° , vi erano persino appezzamenti notevoli, con viti allevate ad alberello 1), uno dei più antichi sistemi di allevamento della vite .
Passando ora dalla relazione tra il paesaggio e il tipo di allevamento e potatura viticola, allo specifico della potatura della vite, diciamo subito che essa è soggetta, per così dire, alla grammatica universale della potatura da produzione (o a secco). Perciò, come in ogni altra pianta, la potatura delle viti, serve a favorire sia la qualità che la quantità dello sviluppo e della fruttificazione; e rimane valido, che se la pianta è debole, devesi tagliare di più; se è vigorosa di meno.
Dentro queste regole generali, le viti fanno eccezione rispetto alle piante arboree da frutto, perché le gemme a legno e quelle a frutto non sono mescolate sui rami o capi, ma sono distribuite sui capi, detti pertanto: "Capi a legno" e "Capi a frutto" . La vite fruttifica inoltre, sui capi di un anno, inseriti sul legno di due anni. Il potatore deve pertanto allevare i capi a frutto annuali, ottimizzare il numero delle gemme su di essi, e insieme garantire il rinnovo. E ciò fa mediante i vari metodi di potatura.
Con queste premesse, tolta l' eccezione di vigneti più vecchi (come "La Campora" , "S. Poerino" sottostanti) , il sistema di potatura ordinaria adottato per lo più in ambito aretino tra Valdichiana e Valdarno (comunque predominante anche a livello nazionale), è quello denominato Guyot semplice, con qualche variante, come il Guyot doppio sovrapposto o "alla piacentina" , e il Guyot doppio bilaterale . Ma sono varianti del sistema d' allevamento Guyot , anche la Palmetta (due Guyot sovrapposti) e il sistema Casalese, estranei all' ambito locale aretino.
1 : Lo rivela Giovan Battista del Corto , in Storia della Valdichiana, Forni 1996 (ristampa anastatica dell' ediz. Arezzo 1898) -N. 187 della Biblioteca istorica della antica e nuova Italia- , p. 431 .