PREGHIERA VALTORTIANA PER I DEFUNTI

(Da: Valtorta Maria, I quaderni del 1944 , Isola del Liri -Frosinone- CEV -Centro editoriale valtortiano- 1985, pp.701-2) 

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               Caprese Michelangelo (AR), Cimitero di Senzano

                                                                TESTO

«Viene il mese dedicato ai defunti. Prega per laro così :

"0 Gesu, che con la tua gloriosa Risurrezione ci hai mostrato quali saranno in etemo i 'Figli di Dio' concedi la santa risurrezione ai nostri cari, morti nella tua Grazia, e a noi, nella nostra ora.

Per il Sacrificio del tuo Sangue, per le lacrime di Maria, per i meriti di tutti isanti, apri il tuo Regno ai loro spiriti.

o Madre, il cui strazio ebbe termine nell'alba pasquale davanti al Risorto e la cui attesa di riunirti al tuo Figlio cessò nel gaudio della tua gloriosa Assunzione, consola il nostro dolore liberando dalle pene coloro che amiamo anche oltre la morte, e prega per noi che attendiamo l'ora di ritrovare l'abbraccio di quelli che perdemmo.

Martiri e Santi che giubilate in Cielo, volgete uno sguardo supplice a Dio, uno fratemo ai defunti che espiano, per pregare l'Etemo per loro e per dire a loro: 'Ecco, la pace si apre per voi' .

Diletti a noi cari, non perduti ma separati, le vostre preghiere siano per noi il bacio che rimpiangiamo, e quando per i nostri suffragi sarete liberi nel beato Paradiso coi santi, proteggeteci amandoci nella Perfezione, a noi uniti per la invisibile, attiva, amorosa Comunione dei Santi, anticipo di quella perfetta riunione dei 'benedetti' che ci concederà, oltre che di bearci delIa vista di Dio, di ritrovare voi quali vi avemmo, ma fatti sublimi dalla gloria del Cielo " ». 

 

                                                  COMMENTO PRIMO  

 

Al sopraggiungere della morte, il muro che nasconde l'aldilà si sgretola, il corpo dell'uomo si disgrega. Il corpo è infatti la barriera terrena che c'impedisce di vedere l'aldilà. L'uomo che crede e che ha vissuto il mistero del Battesimo, sente che si sta aprendo davanti a lui un mondo nuovo. Vede sulla soglia del cielo i santi, intravede il Cristo, fissa la Madre del Signore, che tante volte ha invocato perché fosse presente nell'ora della nostra morte.

Il Cristiano non è mai solo: è cristiano nella comunione dei santi e muore in compagnia. Muore in Chiesa come nasce in Chiesa. Più ancora che sulla terra, la Chiesa del Cielo è materna e permette di nascere dall'alto. Questa Chiesa materna si trova sintetizzata e racchiusa in una donna santa, la più santa fra tutte le donne, alla quale vennero rivolte le parole :"Ecco tuo Figlio". Quando sopraggiunge per ogni figlio il momento di staccarsi dalla terra, questa Madre è presente ad accoglierlo sulle soglie del Cielo.

(Da: Francois -Xavier Durrwell, Cristo, l'uomo e la morte ,  ...  ) .

 

                                                                                       COMMENTO SECONDO

 

              L'uomo moderno non solo teme la morte, ma in più rispetto al passato, tenta esorcizzarla come mai, col culto del pensiero e del vivere mondano. Paradossalmente nel tentativo di sottrarsi alla religione tradizionale, non riesce a fare a meno degli idoli: nega Cristo-Dio e al suo posto ci ha messo il mercato e il danaro; nega l'aldilà e al suo posto ci ha messo l'aldiquà dell'effimero e di ciò che passa.

              Con queste premesse, si capisce come il rapporto tra i vivi e i morti, sia messo in discussione: il culto dei morti e il cimitero vengono guardati dagli ateismi e agnosticismi attuali, con sospetto; volentieri son ritenuti uno spazio umano vero solo per preti e vecchiette, uno spazio più da sottoumanità che da vera umanità.

               Difficile è dunque fare ravvedere questo mondo di perplessi miscredenti; anche se l'esperienza del vero, in qualche modo parla in loro, la coscienza voce ordinaria di Dio, li interroga forse li consiglia nei momenti più impensabili, e l'amore per quelli che furono li chiama intensamente al rispetto della memoria. E questo rispetto invero lo capiscono ciononostante. Ma in definitiva, questa categoria di miscredenti, non sà e non vuole pregare per i defunti. Ancora non è giunto il tempo del loro pieno ravvedimento.

               Spetta perciò ai credenti dare efficacia alla memoria dei defunti con anche la preghiera e il culto. E nella misura in cui ciò sarà fatto al meglio, sarà anche più efficace il beneficio profondissimo e misterioso, che coinvolge il rapporto tra il Cielo e la Terra .

               La preghiera soprastante, tolta da un libro della Valtorta, vuole essere un modo ulteriore per aumentare l'efficacia della medesima preghiera per i defunti. Di fronte alla desolazione del cimitero e alla speranza della vita futura simboleggiata dai fiori sulle tombe, s'innalzi perciò fervorosa, anche la fiamma di una preghiera sapiente e ispirata , certamente venuta da Dio.

 

Buona festa,

 

Orlando Metozzi

 

 

FINE

 

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