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E’ più facile che l’ideologia degeneri in faziosismo, di quanto sia possibile che la religione stessa, degeneri in ideologia e dunque in faziosismo e fanatismo.
In conclusione è la Religione quella che nonostante le possibili defezioni e degenerazioni, e dunque nella misura in cui è vera Religione, garantisce di più dal fanatismo; quel fanatismo stesso che le ideologie di comodo attuali e del passato recente (1700-2000) tanto volentieri (errando) rivendicano essere un difetto tipico delle Religioni.
Come si spiega dunque questa maggior tenuta della Religione rispetto alle ideologie, per cui la Religione resiste ai secoli più delle ideologie, e del pari conserva gli uomini nelle virtù più a lungo e con minori errori, minor fanatismo e incoerenze ?
La risposta è la seguente: perché la maggiore vicinanza alla Verità delle cose visibili e invisibili dell’uomo religioso, cioè la maggiore vicinanza a Dio e alle sue vie, lo rendono partecipe e protagonista del mistero stesso dell’Eternità; cioè della stabilità suprema, requisito esclusivo di Dio.
E’ in definitiva la maggior vicinanza di Dio nell’evidenza come nel mistero, a rendere più stabile e fermo il credente, garantendolo dall’errore come dalla faziosità o partigianeria; e quanto più il fedele sale e s’avvicina a Dio tanto più aumenta la sua stabilità, la sua fermezza, la sua forza, la sua capacità di essere luce anche per gli altri, senza che vi sia fanatismo o imposizione alcuni .
