Beppino Englaro con la foto di Eluana
Ricordate la discussione su Eluana Englaro ? Alcuni la volllero uccidere perché in coma ritenuto irreversibile; altri intendevano curarla fino alla fine o alla improbabile guarigione . Ebbene il cosidetto coma irreversibile, non è facile da diagnosticare; lo dimostra l'esistenza di numerosi casi di risveglio dopo 2, 10 , 23 anni ... (crf : Appendice Documentaria, sotto...) .
Nel caso che il malato sia soppresso perché ritenuto irrecuperabile, non c'è speranza alcuna, e resta solo l'evidenza del campo libero e del "peso" eliminato, in senso tecnico; ma non rimane la libertà che si prova dall'aver agito secondo coscienza; invece nel caso che sia assistito fino all'ultimo, rimane la certezza d'aver fatto il proprio dovere (secondo coscienza); in altre parole, rimane l'evidenza per cui si è fatto il possibile in vista di deboli speranze, e anche queste sono state eliminate dalla conclusione finale della morte.
Quale tra le due posizioni è più razionale e rispettosa della vita ?
La risposta mi sembra evidente : quella che assiste e non abbandona fino all'ultimo respiro, perché la irreversibilità non è sicura; ma anche perché spetta a Dio decidere quando uno deve morire o deve vivere.
A questo punto parte dei non credenti, si chiama fuori , e dicono, Noi vogliamo far da soli perché non crediamo in Dio . Ma ecco qui l'inganno e l'errore primo : i signori non credenti si sono forse creati da soli, che dicono di non credere ? La verità è che anche sul piano strettamente razionale non è possibile negare l'esistenza di Dio, soltanto che si rifletta sulla provenienza di noi stessi (non ci siamo fatti da soli e tra le cose visibili, niente è superiore a noi...) in quanto uomini; e alcuni di quelli che tale esistenza negano, lo fanno per motivi di comodo : poiché il malato e l'infermo è un peso ed è scomodo, si fa prima a toglierlo di mezzo .
APPENDICE DOCUMENTARIA
1. Dopo 23 anni si risveglia dal coma
http://iutes.giovani.it/diari/3065618/dopo_23_anni_si_risveglia_dal_coma.html