27-8-07
Gli operai agricoli attuali, in Italia, e forse anche nell'Europa occidentale, sono per lo più pensionati, o gente anziana. Questo fatto diminuisce la conflittualità contrattuale, già di per se. E se a ciò si aggiunge la crisi dei sindacati, i quali ci sono e non ci sono, pensano ai cavoli loro più che alla base operaia, e il minore reddito dell'agricoltura rispetto all'industria, si capisce come tutto ciò crea le condizioni favorevoli allo sfruttamento operaio.
Infatti la natura umana, non corretta dalla grazia divina, è sempre la stessa: prende arbitrariamente, dalla parte che vede o suppone più debole, e al contrario, si dimostra deferente verso le parti che ritiene più forti, come ad esempio il fisco non sempre giusto. Senza la Grazia, l'uomo è tanto privo di giustizia, quanto di coraggio.
In questo contesto, si inserisce anche un fenomeno nuovo: l'arrivo numeroso e incontrollato degli immigrati: ufficialmente si dice che si consente l'ingresso solo a un numero necessario all'economia. Ma la verità è che l'ingresso illegale è ormai il principale modo con cui si entra in Italia; e tale presenza, sostanzialmente consentita, è assunta malpagando, non pagando, facendo sleale concorrenza agli italiani e agli stranieri regolari, in vari modi.
Gli ispettorati del lavoro e le autorità, sono su questo versante, del tutto latitanti: non si vede mai un ispettore che viene a controllare una data azienda.
In questo contesto, vediamo quali sono le vie o i mezzi più usati, per non dare ciò che spetta all'operaio agricolo.
1. Non si segnano le giornate di lavoro: tutto è, come si dice, al nero, compreso il pagamento senza giusta paga;
2. Su venti giorni di lavoro, se ne segnano, quattro-cinque; è il modo più diffuso.
3. Il pagamento delle prestazioni avviene in ritardo;
4. Il pagamento non ha luogo : in tal caso la legge ci mette un anno e mezzo (quando va bene) a costringere il datore di lavoro a pagare quanto deve.
5. A parità di capacità professionali, l'italiano come tale, agli occhi degli imprenditori, non ha più alcun diritto: lo straniero è ampiamente preferito, perché all'inizio è considerato carne più docile da spolpare.
6. Tutti vogliono assumere a tempo determinato: vi è una congiura contro il posto fisso; onde la famiglia, la sua sufficienza economica, non è più considerata un valore. Conta solo l'esigenza dell'imprenditore, che ha da ingrossare la pancia aziendale: e spesso, però, non riesce nemmeno in quello, a causa dell'enorme spreco di risorse umane che implicano tali pretese produttive.
7. Alcune aziende, anziché assumere operai, danno il lavoro ad altre aziende: queste son pilotate da caporali, che sfruttano i lavoratori. Tuttavia questa soluzione, nel complesso conviene alla committenza, perché non fa la fatica d'assumere e licenziare; non paga l'assistenza Imps o Assicurativa, e infine ritiene d'aver le spalle coperte rispetto alla legge, perché ad assumere illegalmente in fondo è il caporale e non l'azienda delegante; questa si limita a pagare i caporali.
8. Nella busta paga, possono trovarsi voci contraddittorie: per es. la quota Irpf può esser superiore alla quota adibita all'Imps..
9. Nell'esercizio del lavoro, le norme di sicurezza, sono spesso disattese: i trattamenti antiparassitari possono esser distribuiti a due-tre metri di distanza dagli operai; i decespugliatori talvolta sono usati senza casco, occhiali, maschera, cuffie. Alcuni trattori, non aventi la cabina abitativa del conducente, servono ciononostante a dare trattamenti antiparassitari. ...Eventuali proteste per tutto questo, non sono prese in considerazione: mancano le motivazioni culturali e etiche.
FINE