20-9-2008
Premessa
Credo nel valore della memoria. Perciò anche se attualmente si è frantumata la principale unità produttiva del Comune di Badia al Pino (Fattoria di Dorna, via Dorna 125, Badia al Pino , Arezzo), quelli che hanno buona volontà, devono lo stesso adoperarsi per salvare il salvabile e recuperare o valorizzare ciò che è possibile. Infatti la destrutturazione di Dorna non è la distruzione di Dorna. Perciò ogni discorso che va nel senso della valorizzazione dei vigneti e del territorio, conserva in pieno la sua validità, anche se non c’è più un unico proprietario, ma vari proprietari.
I vitigni in oggetto, si trovano esclusivamente nei vigneti vecchi
da rinnovare tra breve . I
nuovi e recenti vigneti non hanno intercalata nessuna pianta da tavola . Essi
ubbidiscono a maggiori necessità industriali della produzione del vino; perciò
concentrati in questo obbiettivo, concepiscono la tavola domestica come mero
spazio economico e pubblicitario per collocarci il prodotto; e a causa di questa
logica esclusivista , non c’è tempo per abbellire la stessa tavola anche con
le buone uve, sebbene preziose e piene di bontà . A produrre l’uva da tavola
ci penseranno dunque (secondo questa logica più industriale) i vigneti
appositamente specializzati. In conclusione mentre la vecchia vigna era
progettata per tener conto anche della tavola contadina o padronale, cioè della
tavola domestica e personale oltre che del mercato, la nuova vigna tiene conto
soltanto del fatto che il mercato richiede il vino : tende cioè ad essere una
entità piuttosto forestiera e impersonale .
Pertanto in un contesto di generale e auspicabile valorizzazione della campagna,
e in un contesto agrituristico e turistico che deve al contrario valorizzare e
personalizzare per opporsi al processo contrario, cioè alla spersonalizzazione
dei Vigneti come delle Fattorie e delle campagne,
la necessaria sostituzione fisiologica dei vecchi vigneti coi nuovi, dovrebbe
tuttavia conservare oltre al necessario in generale (vecchie
denominazioni, riferimenti storici ..ecc.), anche gli
antichi vitigni da tavola, oltre a quelli esclusivi del luogo, quando
esistono.
I nomi delle varie specie d’uva, come dei vigneti, sono locali, cioè presi
dagli agricoltori più anziani della zona, che un tempo lavorarono a Dorna.
COLLOCAZIONE O VIGNETO |
GRAPPOLO |
1. Salvatico : a partire dalla Oliveta limitrofa del Billi , 25 ° filare . Gusto consistente tipico dell’uva bianca che si distribuisce con tonalità specifiche. Bianca del Salvatico. |
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2. Le Zucche di coda o Poggio del Susino (3° lotto) confinante coi campi dell’allevatore di Suini : 5° e 15 ° filare a partire dalla Strada “La Palazzina” . E’ la specie più diffusa e si trova anche in altri filari e vigneti. Può assumere colore più nero a maturazione avanzata. Moscatella nera. |
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3. Le Zucche di mezzo (secondo lotto) : 14 ° filare a partire dalla Strada “La Palazzina” . Gusto compatto e uniforme, che resiste alla masticazione. Pocciolona nera. |
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4. Boscarelli vecchio, detto anche “I Cavalli” (1° lotto) : 17° filare a partire dal bosco detto pure esso, Boscarelli. Il gusto è dominato da un profumo delicato e poliforme. Biancone profumato. |
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5. Campo
Molinara, oggi Orto Gosto Mazzeschi : Uva Galletta .
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FINE