TESTO

                Entrai in questa bottega in Arezzo, il 25 febbraio 2006, attorno alle 13 in via Umbria . Le operazioni riguardano la filettatura di un pezzo d'acciaio da eseguire perfettamente uguale a quella di un altro pezzo o modello, portato da un cliente .

                Certamente lavorare in una bottega non è come lavorare all'aperto, sotto la luce del sole, la brezza, il movimento libero;  la libertà di bagnarsi se piove, di non lavorare se piove o è troppo bagnato...  . La bottega non dà queste libertà; ma ne offre altre : la perizia del modellare la materia, secondo misure geometriche e matematiche; l'eseguire modifiche di pezzi o pezzi interi dal nuovo, che devono servire a funzioni pratiche, delle quali non se ne può fare a meno : una vite a cui rifare l'impanatura;un metallo da filettare; un motore da modificare del tutto o in una sola parte interna, un pezzo meccanico che si è rotto e va riparato con estrema precisione ...  . Tutte queste operazioni, talvolta non possono fare a meno della bottega del tornitore, col suo parco macchine a portata di mano e il suo tetto che ripara dalla pioggia come dal sole eccessivo, come dalle curiosità eccessive dei passanti, che possono deconcentrare il lavoro.

                Il Tornitore unisce alla abilità e disciplina dell'artigiano, alla dedizione proverbiale di questi, una maggiore capacità tecnica, a causa della precisione necessaria per rendere efficace (cioè sfruttabile) una data operazione .