49-51 IN ASSUMPTIONE SANCTAE MARIAE
1. Gaudium mundi, nova stella caeli, Procreanz solem, pariens parentem, Da manum lapsis, fer opem caducis, Virgo Maria.
2. Te Deo factam liquet esse scalam, Qua tenens summa petit altus ima. Nos ad excelsi remeare caeli Culmina dona.
3. Te beatorum chorus angelorum, Te prophetarum et ap'ostolorum Ordo praelatam sibi cernit unam Post deitatem.
4. Aula caelestis speciosa regis Fulta septenis sophiae columnis 1), Quem nequit totus cohibere mundus, Claudis in alvo.
5. Quem tremunt caeli, metuunt abyssi, fluminum guttae maris et procellae, Laudat occasus, veneratur ortus, Stringis in ulnis.
6. Lacte nutritur cibus angelorum 2) ; Fertur innuptae gremio puellae, Qui sua latae dicione terrae Pondera librat.
7. Sit decus summo sine fine Christo, Virgo quem sancta genuit Maria. Qui patri compar flaminique sancto Regnat in aevum. Amen. (San Pier Damiani) |
49-51 NELL'ASSUNZIONE DI SANTA MARIA. [INNO]
1. Gioia del mondo, nuova stella del cielo, che generi il Sole, partorisci il tuo Genitore, porgi la mano a chi è caduto, aiuta chi è in pericolo, Vergine Maria.
2. Tu certo sei scala voluta da Dio, per cui l'Altissimo che regge il cielo, scende alla terra. Dona a noi tutti di risalire alle altezze del sommo cielo.
3. Te il coro degli angeli beati, te le schiere dei profeti e degli apostoli vedono come unica che li precede, al di sotto di Dio.
4. Splendida reggia del Re del Cielo sorretta dalle sette colonne della Sapienza, Colui che il mondo intero non contiene tu lo racchiudi nel grembo.
5. Colui che il Cielo adora, paventano gli abissi, l'acqua dei fiumi e le tempeste del mare, che il tramonto celebra, il levar del sole saluta, tu lo stringi fra le braccia.
6. Si nutre di latte Colui che è pane degli angeli, è portato nel grembo d'una vergine fanciulla colui che del vasto dominio della terra, sostiene il peso.
7. Sia lode senza fine al sommo Cristo, che la Santa vergine Maria ha generato: che uguale al Padre e allo Spirito Santo, regna in eterno. Amen. (San Pier Damiani) |
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NOTE |
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1. Cf. Prov. 9,1 ; 2. Cf Ps. 77,25 49. LK, B22, pp 11-112. Metro: saffica minore. 49-51. Nel Sermone LXIV dedicato all'apostolo e evangelista Giovanni, Pier Damiani presenta l'Assunzione di Maria, ossia la glorificazione dell'Anima e del Corpo, come patrimonio comune della Fede della Chiesa (cf. Sermone LXIV, in Petri Damiani, Sermones, p. 380). Nella Lettera 168 (l'op. 34/2 intitolato De variis apparitionibus et miraculis, indirizzato al Alfano arcivescovo di Salerno), racconta particolari della festa dell'Assunzione di Maria a Roma e l'intercessione della Vergine che libera innumerevoli anime dalle pene del Purgatorio (cf. Reindel, Briefe, nr. 168, pp. 242-43. L'inno per le lodi mattutine (n. 51) esalta la gloria della Vergine che assunta in Cielo, supera gli angeli e gli arcangeli, e da sola trascende tutti i meriti dei santi; l'inno numero 49 la esalta sopra i cori celesti, ponendola immediatamente dopo Dio. I tre inni furono composti dal Damiani, grande devoto della Vergine, per l'eremo di Fonte Avellana e inseriti da Giovanni da Lodi, nel suo Codice Liturgico. Il Codice Laurentianus , Conventi Soppressi 524, ci mostra un loro primitivo utilizzo liturgico. |
FINE