Guido Reni, Assunzione di Maria,
Olio su tela (?), 1642, 295 x 208 cm , Alte Pinakothek Room X,
Monaco di Baviera
…la campana squilli
Ammonitrice: il campanil risorto
Canti di clivo in clivo alla campagna
Ave Maria.
Ave Maria! Quando su l’aure corre
L’umil saluto…
Una di flauti lenta melodia
Passa invisibil fra la terra e il cielo:
….
Taccion le fiere e gli uomini e le cose,
roseo l’tramonto ne l’azzurro sfuma.
Mormoran gli alti vertici ondeggianti
Ave Maria 1) .
Così il Carducci anticlericale, massone in certi periodi e razionalista
eccessivo in altri, capace perfino di un Inno a Satana…, si
ricorda tuttavia del dovuto saluto a Maria; e ciò può essere perché da
poeta ne sente l’immacolata innocenza e la celeste grandezza; capisce di
potersi fidare ciononostante; perciò la sua veggenza da vate (in questo
similmente al Leopardi e a tutti i grandi artisti) si libra sovrana
sopra i limiti ideologici e non può fare a meno della sincerità; non può
fare a meno invero, della signoria delle parole per rendere omaggio alla
più santa tra tutti i santi dopo Dio stesso: alla Regina omnium
sanctorum (Regina di tutti i santi), come recita opportunamente, una
nota lauda lauretana .
Ma oggi, Lunedì 15 agosto 2011, in questa Assunzione al Cielo della
Vergine, sulla
scia del gran poeta risorgimentale e nazionale, ci diremo pure noi
fraternamente :
Ave Maria che venisti assunta dagli angeli per sempre verso l’aure
celesti in questo giorno di tua festa; Ave Maria Regina degli stessi
angeli e dei santi, nostra gentile Signora, Regina affidabile d’Italia e
del Mondo stesso:
infatti sebbene il titolo di Regina del mondo, suoni forse nuovo,
tuttavia discopre un’altra tua reale misura, se è vero che sei Sovrana
del cielo, Vergine madre, figlia del tuo figlio / umile e alta più
che creatura/ termine fisso d’eterno consiglio
2 ) .
Ave Maria, nostra umanità e santità da venerare e imitare, da ascoltare
e ubbidire; nostro modello di fede e di vita nel cammino verso Gesù, il
supremo e divino Maestro, l’Uomo-Dio, l’Uomo-Nuovo, la
Perfezione e insieme la Salvezza del mondo, il Bene potente e
invincibile, la Vita eterna e la Resurrezione, la Via e la Verità
supremi .
1 : Giosuè Carducci, in : Antologia carducciana,
Poesie e Prose, a cura di G. Mazzoni e G. Picciola, Bologna, Zanichelli,
1957, pp. 208-82 .
2 : Dante Alighieri, La Divina
Commedia, Paradiso, Canto XXXIII, 1-21
APPENDICE DOCUMENTARIA
Le celebrazioni tradizionali legate
all'Assunta sono tantissime, spesso con
marcata connotazione "temporale" che ne ha fatto
anche eventi di costume fortemente radicati. Se
ne possono accennare solo alcuni.
A Fermo
(Ascoli Piceno) la Cavalcata dell'Assunta
ha radici che risalgono forse al 1149 ma forse
anche prima; ha i suoi momenti
clou dal
giorno 13 e si conclude con la Corsa del
Palio fra le dieci contrade cittadine che si
contendono un artistico drappo (il "palio",
appunto). Ma già da fine luglio c'è un fitto
calendario di eventi.
A Silvi,
grosso paese dalle parti di Teramo, la
processione con la statua della Madonna parte
dalla chiesa di Santa Maria Assunta per
proseguire a bordo delle barche da pesca
A Messina e a Palmi
(in Calabria) tradizionali sono le
Vare; la
Vara è
una "macchina"
altissima
con l'aspetto di una sorte di nuvola che vuole
rappresentare l'Assunzione della Madonna in
Cielo e che viene portata in processione. Per
molti Messinesi quell'alta piramide (tonnellate
di legno, ferro e cartapesta) che viene portata
in processione è il simbolo stesso della città;
se è vero che sono poche centinaia i "tiratori"
orgogliosi che impugnano le corde per il traino
è anche vero che la pesante "macchina" sembra
che avanzi sospinta dal grido
Viva Maria
che si leva da una folla sterminata. La Vara di
Palmi, alta una quindicina metri (una casa di
cinque piani), incorpora dei marchingegni per
rappresentare il roteare degli astri e prevede
numerose figure viventi. Pesante com'è, viene
trainata da duecento giovani delle diverse
"corporazioni" (ma sono ammessi "volontari"),
mentre sulla struttura trovano posto i dodici
apostoli e un Sacerdote con chierichetti; in
cima sta un giovanottone che rappresenta il
Signore e che aspetta la Madonna che sale
(chiamata l'Animeddha,
impersonata da una bambina) sospinta verso il
Cielo dagli Angeli (bambine di dieci anni o giù
di lì).
La Vara
di Palmi si muove ad un colpo di cannone, non
proprio il 15 agosto, ma più tardi, alla
conclusione di diversi giorni di festa (foto a
lato).
A Sassari la
Festha Manna
(la "festa grande") della città è la
Faradda di li
Candareri (Discesa dei Candelieri); il
rito è caratterizzato dalla processione danzante
di grandi colonne lignee simili a ceri o
candelieri portati dai
gremi
(corporazioni dei mestieri) lungo le maggiori
vie cittadine per lo scioglimento di un voto
fatto dai Sassaresi nel 1582 a quella che
chiamavano la Madonna di Mezz'agosto. All'epoca
la città era flagellata da una grave pestilenza
che secondo la tradizione ebbe fine proprio il
15 agosto.
In Sardegna vi sono altre numerosi feste simili:
le più note sono le sfilate dei Candelieri di
Ploaghe (anche per del Corpus Domini) e di
Iglesias, e l'Essida
de sos Candalereis di Nulvi.
Tipica la celebrazione che da secoli avviene a
le Grazie,
in quel di Curtatone, per la cui antichissima
Fiera (risale al 1425, voluta dal marchese
Federico Gonzaga) intervengono numerosi (e
bravissimi)
madonnari, cioè artisti "di strada" che
realizzano bellissimi disegni a gesso sul
piazzale del Santuario dedicato all'Assunta;
questi artisti cominciano a lavorare la sera
della vigilia, dopo la benedizione dei loro
gessetti da parte del vescovo di Mantova e danno
ormai vita ad un vero concorso.
Ma in giro c'è anche qualche cosa che di religioso ha pochino, ma che
tuttavia una dedica alla Madonna la vuole
ugualmente. Il Palio di
Siena che si corre il 16 agosto è
appunto il
Palio dell'Assunta; vero è che in questa
manifestazione tutta particolare, il cui spirito
si può "tentare di capire" solo andando a Siena,
a prevalere è l'accesissimo campanilismo fra le
diciassette Contrade. Ma è anche vero che il
cencio o
drappellone,
cioè lo stendardo (il
palio
vero e proprio) che viene assegnato alla
Contrada vincitrice reca
sempre l'immagine dell'Assunta "vista" in
modo sempre diverso ma comunque sempre presente
e dominante.
Il Palio viene realizzato ogni volta da un
pittore diverso; ne proponiamo alcuni.
E il
Ferragosto? Quello proprio non
c'entra nulla, a parte la coincidenza della
data. Il Ferragosto è una festa laica molto
antica il cui nome viene dal latino
Feriae Augusti,
cioè feste di Agosto; nacque come momento di
festa dopo la fine dei lavori agricoli estivi,
prima della ripresa autunnale. Semmai gli si
deve la tradizione della "merenda fuori porta",
un po' abbandonata ai giorni nostri.
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Fra le numerose dedicazioni di chiese e basiliche
accenniamo qui alla
Cattedrale dell'Assunzione
del Cremlino, a Mosca, chiamata anche
Cattedrale della
Dormizione.
Voluta dallo zar Ivan III, è opera dell'architetto
bolognese Aristotele Fioravanti che la edificò fra
il 1475 ed il 1479; per molto tempo è stata sede
anche delle celebrazioni "di Stato" fra le quali
l'incoronazione dei Granduchi e degli Zar oltre
ovviamente all'intronizzazione dei Metropoliti e
Patriarchi della Chiesa Ortodossa Russa.
la Cattedrale dell'Assunta fu uno dei primi edifici
in pietra di Mosca
(una volta edificavano solo con il legno)
Con l'avvento del comunismo ogni culto fu vietato;
solo nel 1990 la cattedrale fu restituita alla
Chiesa Ortodossa Russa e al culto (ma attualmente al
suo interno si trova un importante museo).
Celeberrima la Cappella
Sistina, in Vaticano, che siamo abituati
a chiamare con il nome derivatole da Papa Sisto IV
che l'aveva voluta e che il 15 agosto 1483 la
consacrò dedicandola - appunto - all'Assunta (pure
se il dogma non era ancora stato definito).
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( Fonte :
parrocchiacornaredo.it ) |
FINE