LA BANDIERA EUROPEA RICHIAMA MARIA

[ A cura della Redazione della grotta di Lourdes del Beato Claudio , del Santuario Francescano di Chiampo (Viterbo VI) ]

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Maria Madre e Regina d'Europa con dodici stelle,

come richiama la Bandiera dell'Unione Europea stessa (crf sotto )

 

                Una bandiera è un drappo di stoffa o di altro materiale di uno o più colori, disposti a bande o secondo un particolare disegno che rappresenta simbolicamente uno Stato, una comunità regionale, linguistica o etnica, un partito, un gruppo, un’associazione o altro. La bandiera è un simbolo molto forte per tutte quelle persone che la riconoscono come loro rappresentante.

                La bandiera dell’Unione Europea raffigura dodici stelle dorate disposte in cerchio su campo blu. Il numero di stelle non è legato al numero di stati membri dell’UE, ma è un simbolo numerico antico di armonia e solidarietà. La scelta della bandiera avvenne tramite un concorso che fu vinto dal disegnatore cattolico francese Arséne Heitz. Il significato della bandiera riprende un’immagine della devozione alla Madonna propria del dodicesimo capitolo dell’ Apocalisse : “ Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”.

                Il presidente della commissione giudicatrice di quel concorso era un ebreo belga convertito al cattolicesimo. Da buon ebreo era molto sensibile al simbolismo biblico inerente al numero dodici: questo numero nella simbologia antica rappresenta la Completezza e la Perfezione, 12 sono le tribù di Israele, 12 i mesi dell’anno, 12 gli Apostoli, 12 le Tavole della Legge romana.

                Heitz trasse lo spunto dalla cosidetta “Medaglia Miracolosa”, che come moltissimi cattolici, egli portava al collo : una medaglia coniata dopo l’apparizione della Madonna a Santa Catherine Labourè nel 1830. Fu la Madonna stessa ad indicare alla religiosa di rappresentare sulla medaglia le dodici stelle della corona posta sul capo della donna dell’Apocalisse. La devozione alla Madonna si diffuse a tal punto nell’intero mondo cattolico da fare di quella «Medaglia Miracolosa» uno degli oggetti più diffusi, con molte centinaia di milioni di esemplari.

                Ne aveva al collo una di latta e legata con uno spago anche Santa Bernadette Soubirous quando, l’11 febbraio del 1858, ebbe la prima apparizione della Signora, che apparve vestita proprio di bianco e di azzurro. Arsène Heits non svelò alla Commissione la provenienza biblica del simbolo (lo ammise solo in seguito), ma sostenne che il dodici era, per la sapienza antica, un “simbolo di pienezza”, questa lettura allora passò e questo numero è stato confermato nel Trattato Costituzionale.

                La Bandiera Europea ha quindi un forte significato cristiano e mariano. Sembra questo un segno profetico dell’identità e della vocazione dell’Europa nei confronti del mondo. Il nostro compito, come cristiani, è quello di riproporre con forza lo spirito e i principi che hanno animato persone come Schuman, De Gasperi, e Adenauer, i quali, dopo la guerra, hanno lavorato su quei principi cristiani che li accomunava. Ora, purtroppo, i tempi sono cambiati. Tutti sappiamo come nella carta costituzionale del 2004 non si è voluto citare nel testo le nostre radici ebraico cristiane. Non si vuol parlare di ciò, ma la realtà è questa e per fortuna che anche la bandiera con quel richiamo biblico e mariano resta.

                Quanto il Papa Giovanni Paolo II ha insistito affinchè venisse scritta esplicitamente la parola “Cristiano”: ma è stato inascoltato. Anche l’attuale Papa richiama il forte valore della fede e della cultura cristiana per dare un senso all’uomo d’oggi, ma il potere civile – laico resta sordo a questi richiami. È sotto gli occhi di tutti una crisi di identità per il nostro continente. Si ha paura della crisi economica che ci investe, ma purtroppo anche in tanti cristiani non ci si preoccupa della crisi di valori che notiamo sempre più evidente. L’Europa deve tornare a capire che la possibilità di costruire opzioni adeguate per l’uomo di domani risiede nel rapporto tra diritto di natura e politica senza escludere la componente religiosa.

                Il tema delle radici cristiane dell’Europa non è un tema da ancorare alla velleità delle gerarchie ecclesiastiche, ma è il tema stesso della sopravvivenza dell’Europa. Cosa abbiamo da offrire se non siamo capaci di interrogarci sul fondamento di quello che ci lega? Il tema della Costituzione Europea si pone a questo livello. Deve rispondere a questa sfida. Dobbiamo, vincendo la battaglia con fondamentalismi e relativismi, essere capaci di dire ciò che siamo. In che cosa crediamo.

                Sono convinto che riusciremo a cambiare la mentalità relativistica e positivistica, oggi imperante, anche se il cammino sarà lungo e difficile. Noi cristiani quando vediamo quella bandiera pensiamo a Maria e preghiamo la Madonna. Per analogia cito le Apparizioni di Fatima. Allora la Madonna disse: “ La Russia si convertirà”. Tutti sappiamo ciò che è avvenuto con la caduta del muro di Berlino. Certo cambierà anche il modo di pensare quasi prevalente della nostra Europa atea, perché l’uomo senza Dio è privo di senso e di ideali forti. Nel cuore portiamo una speranza: il bene trionferà perché l’uomo [è] naturalmente religioso, anzi, Tertulliano diceva: “ L’uomo è naturalmente cristiano”.

                Dalle ceneri, e, speriamo di non diventare proprio cenere, ci sarà la rinascita. Chi fa nascere è Dio. Maria è là che aspetta il ritorno di tutti i suoi figli. Guardiamo allora la Bandiera Blu con dodici stelle d’oro e pensiamo a Maria che fin d’ora vogliamo invocare: “Maria Madre dell’Europa prega per noi”.

 

 

                Bandiera Europea L’idea di un cerchio di stelle d’oro su fondo azzurro fu concepita nel 1953 come emblema per il Consiglio d’Europa, organismo sorto a Strasburgo nel 1949. Le stelle dovevano essere 15, una per ciascun membro del Consiglio; tuttavia nacquero contrasti tra Francia e Germania sulla presenza della stella rappresentante la Sarre, all’epoca membro del Consiglio, ma anche territorio conteso tra i due stati. Finalmente, il 25 ottobre 1955 l’Assemblea parlamentare scelse un cerchio di 12 stelle (la decisione fu ufficialmente ratificata l’8 dicembre successivo dal Comitato dei Ministri). Tale numero, considerato simbolo di perfezione, rappresenta l’unità fra i popoli europei e non ha più alcuna attinenza col numero dei membri, saliti a 45 nel 2003 (tutti gli stati europei, tranne Bielorussia, Monaco e Vaticano). (Vexillinfo 72 e 73, 1986 - Internet, sito ufficiale del Consiglio d'Europa)

 

FINE

 

 

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