Fu certamente un brillante lampo d'ironia quello con cui Aldous Huxley illuminò il paesaggio oltremodo ripugnante, della sua utopia satirica, di umanità artificiale e di uomini e donne fatti in serie, con la vecchia e romantica frase del mirabile mondo nuovo. La frase deriva naturalmente da quel supremo momento magico di giovinezza, nutrito dalla magia della vecchiaia, di quando la meravigliosa Miranda [figlia di Prospero, Duca di Milano, ne la Tempesta di Shakespeare n.d.r.] diventa la meravigliata Miranda, stupita di fronte all'unicità del primo amore. Utilizzare quella citazione per un sistema che, avendo perso tutta l'innocenza, ha perso necessariamente tutta la meraviglia, fu un tocco di spirito fulminante. Eppure è bene ricordare che paragonandolo ad altri mondi dove lo stesso sistema è portato avanti più sottilmente, ma con la stessa malvagità, l'utopia degli estremisti ha qualcosa di quella coerenza intellettuale propria degli estremi, persino della follia. In questo senso i due aggettivi ironici non sono solamente ironici. L'orribile folla umana o disumana, descritta nel racconto di Huxley è senza dubbio un mondo spregevole, un mondo ripugnante e fondamentalmente un mondo infelice. Ma è da un certo punto di vista, un mondo nuovo; ed è in un certo senso un mondo mirabile. Ha del mirabile sotto il profilo della brutalità, la possibilità di instaurare qualcosa del genere nel mondo reale. C'è bisogno di coraggio e persino di abnegazione, per realizzare una realtà così incredibilmente ripugnante.
Ma le stesse cose vengono portate avanti in altri mondi, non particolarmente nuovi, e di certo, neanche minimamente coraggiosi. Si tratta di persone di diverso tipo, molto più ordinarie e formali, che non solo stanno lavorando per creare un paradiso di codardia, ma che vi stanno lavorando grazie a una coalizione che si è formata tra i vigliacchi. L'atteggiamento di queste persone verso la famiglia e la tradizione delle virtù cristiane è l'atteggiamento di uomini che vogliono ferire senza fare rumore; o di scavare gallerie sotterranee e minare senza uscire allo scoperto. E coloro che fanno questo, sono più della maggioranza, quasi due terzi dei giornalisti che scrivono nei giornali capitalisti più rispettabili e tradizionali. Non si ripeterà mai abbastanza che ciò che distrusse la famiglia nel mondo moderno, fu il capitalismo. Nessun dubbio che potrebbe essere stato il comunismo, se il comunismo ebbe mai la possibilità di uscire da quei confini primitivi e quasi mongoli in cui è fiorito. Ma per quanto ci riguarda, ciò che ha spaccato i focolari, e incoraggiato i divorzi, e ha guardato con sempre più disprezzo alle virtù domestiche, è l'epoca e la potenza del capitalismo. E' il capitalismo che ha portato le tensioni morali e la competizione affaristica tra i sessi, che ha sostituito all'influenza del genitore l'influenza del Datore di lavoro; che ha fatto si che gli uomini abbandonassero le loro case per cercare lavoro; che li ha costretti a vivere vicino alle loro fabbriche o alle loro ditte invece che vicino alle loro famiglie; e soprattutto che ha incoraggiato per ragioni commerciali, una valanga di pubblicità e di mode appariscenti che per loro natura uccidono tutto ciò che erano la dignità e il pudore dei nostri padri e delle nostre madri.
Non il comunista ma il dirigente, il pubblicitario, il venditore e il promotore commerciale, hanno, come un assalto e un tumulto di barbari, rovesciato e calpestato l'antica statua romana della verecondia. Ma in quanto queste cose vengono portate avanti da persone di tal fatta, naturalmente vengono compiute in maniera soffocante e confusionaria: attraverso tutti i loro stratagemmi irresponsabili, che vanno dai loro corrotti suggerimenti alla loro sporca psicologia. Per esempio vengono di continuo prese in giro quelle che furono le virtù o le restrizioni vittoriane che, in quanto non più esistenti, difficilmente potrebbero avere una rivalsa. Vengono utilizzate di più le immagini che non le parole: il motivo è che le parole stampate potrebbero avere un significato e la persona che le ha scritte potrebbe risponderne personalmente. Vengono passati in rassegna ritratti ripugnanti e imbecilli di donne con gonne a campana e cappellini, come se quella fosse l'unica cosa importante da notare quando Maud [il personaggio femminile che diede il titolo a una poesia di Tennyson del 1855 n.d.r.] entrò nel giardino e venne accolta da tale canzone. Per fortuna gli amici di Maud che avrebbero sfidato il giornalista e il fotografo a duello, sono tutti morti; e questi scrittori di satire sui tempi vittoriani, fanno molta attenzione per assicurarsi che tutti i loro nemici siano morti. Alcuni tra questi coraggiosi caricaturisti si sono lanciati contro una cabina montata su ruote [bathing machine, serviva a raggiungere la linea dell'acqua n.d.r.] ora in disuso, in maniera così coraggiosa, quasi si trattasse di una mitragliatrice [machine-gun n.d.r.]. Conviene staccare con coraggio le cabine montate su ruote, in quanto non vi sono più tali cabine in circolazione. Allora bilanciano la situazione fotografando la ragazza moderna nelle varie fasi del movimento nudista, credendo che una cosa così palesemente volgare, sia destinata a diventare popolare. Per il resto la ragazza moderna naviga in un mare di sentimentalismo sdolcinato: un'effusione continua sulla franchezza e freschezza, la naturalezza ideale del suo trucco, il coraggio senza precedenti del suo non volerne sapere di avere dei bambini. Il tutto è diluito da una cupa ipocrisia sulla fratellanza, molto più sentimentale del buon vecchio sentimento. Quando vedo la famiglia sprofondare in queste melme dell'erotismo futile e amorfo, mi viene quasi da dire : preferisco i comunisti . Meglio le battaglie dei comunisti e il mirabile mondo nuovo, piuttosto che il marciume che silenziosamente rode l'antica casa dell'uomo tramite i vermi della sensualità subdola e dell'avidità individuale : Il codardo usa il bacio; il coraggioso la spada [Oscar Wilde n..d.r.].
Ma vi è, ed è curioso, un'altra realtà simile che tendo a considerare ancora peggiore delle altre due: non si tratta né dei comunisti che attaccano la famiglia, né dei capitalisti che la tradiscono, ma dello spettacolo diffuso e in gran parte stupefacente, dei nazisti che difendono la famiglia. Le modalità studiate da Hitler per difendere l'indipendenza della famiglia, fanno si che ogni famiglia risulti dipendente da lui e dal suo Stato semisocialista, affermando l'autorità dei genitori nello stabilire autoritariamente cosa i genitori debbano fare. La sua concezione della sacralità della vita domestica implica degli ordini perentori quali quelli del tipo che il nonno deve alzarsi alle cinque del mattino per fare gli esercizi ginnici, o che la nonna compia una marcia di trenta chilometri per raggiungere un campo e innalzare la bandiera con la svastica. In altre parole sembra che interferisca nella vita familiare ancora di più che i comunisti, facendolo nel nome della sacralità della famiglia. Non è molto più incoraggiante rispetto agli altri due fenomeni sociali, ma almeno è più divertente .
Carracci, Sacra Famiglia ...
FINE