Dice il Dizionario Treccani : cialtróne s. m. (f. -a) [etimo incerto]. – Persona volgare e spregevole, arrogante e poco seria, trasandata nell’operare, priva di serietà e correttezza nei rapporti personali, o che manca di parola nei rapporti di lavoro. Anche, con sign. attenuato, persona sciatta nel vestire e nel portamento, o che nel lavoro sia solita fare le cose in fretta e senza attenzione. Dim. cialtroncèllo; pegg. cialtronàccio. In altri dizionari, alla stessa voce cialtrone, sono conosciuti eloquenti sinonimi, tipo che trattasi pure di pezzente, straccione, ciabattone, pasticcione, sfaccendato, fannullone, poltrone, pigro, indolente, accidioso, sfaticato …; in una parola, secondo la tradizione, il cialtrone è trasandato nel vestire e nell’operare e manca di affidabilità nei rapporti di lavoro e personali in genere. Ne consegue che il nostro Cialtrolon del dialetto o Conte della Cialtronesca della fantasia, è in ultimo, un cattivo cittadino, e ha anche sgradevolezze estetiche nel modo di operare e presentarsi. Orbene, se questa è la concezione tradizionale, la letteratura dei dizionari e delle enciclopedie, è rimasta indietro. Il cialtrone moderno è tutt’altro: veste spesso di tutto punto, può perfino adottare le ultime della moda, o essere uno stilista…; in apparenza può sembrare la persona più ordinata del mondo; la più caritatevole, la più intelligente, la più puntuale; anzi, se capita l’occasione, critica perfino il disordine altrui, la trasandatezza del vestire, l’estetica dell’atteggiarsi; egli si ritiene spesso un sapiente del galateo medio-borghese; da questo punto di vista è così inappuntabile, che nessuno nella società media e alta, lo piglia mai in antipatia . Soltanto al buon senso migliore, retaggio più frequente nelle classi umili che in quelle più elevate, appare per quello che è, cioè uno che in effetti, cammina in punta di forchetta . Il cialtrone moderno è esteticamente vaccinato; si è rifatto tutto, in barba alle tradizioni più antiche, secondo le quali, difficilmente era un nobile; spesso era una canagliola popolana, una bruzzaglia facilmente additabile e ancor più facilmente sparabile, dai vari buon sensi delle società patrizie, di quelle un po’ più elevate, come di quelle un po’ più semplici, a seconda del gran paradigma della collettività civile. Naturalmente, nella realtà quotidiana, anche il patriziato e la nobiltà in genere, erano trapunti di cialtroni e nei periodi peggiori, costituivano la maggioranza; ma la censura, non permetteva la denigrazione letteraria di questi personaggi più elevati; per questo la letteratura del passato, ha finito per registrare quasi soltanto il cialtrone di bassa estrazione sociale. Ma nel mondo moderno, il cialtrone, quantunque abbia la sua organatura di eccezioni, in realtà vive nel pianeta dei colletti bianchi, più facilmente che nel mondo cambiato e indebolito, dei colletti neri o lavoratori; egli aspira a controllare l’economia e la politica molto più che in passato; spesso non ha uno soltanto, ma vari titoli di studio; può perfino intraprendere economicamente con successo, salvo colpire rubando o imbrattando l’equità legale e democratica, appena se ne presenta la più piccola occasione. Il cialtrone moderno infatti, non è ne confuso, ne trasandato, ne accidioso…come il collega del passato; ma al contrario, si dichiara sempre consacrato all’ordine e alle soluzioni vincenti; perfino la sua morale non è più occasionalmente malsana, trovando in questo, una delle più alte soddisfazioni alla sua natura assetata di imbroglio e prevaricazione, almeno fintanto che tal natura o intento, non sono scoperti e pubblicamente giudicati. Il moderno cialtrolon , ha una morale netta e ben visibile; ha perfino protocolli fissi e messi in cima all’apparato mediatico per governare la propria immagine, alla quale (quando ce l’ha), deve molto delle sue fortune e dei suoi successi. E qual’ è la morale del cialtrone moderno ? Avere sempre una soluzione, per qualunque problema; aspirare al potere politico e economico, esercitarlo per quanto possibile, col seguente postulato dogmatico : aumentare la debolezza del più debole e la forza del più forte; questa è l’unica via, che egli considera una garanzia di pace e stabilità per il futuro; e ben si badi, questo postulato cialtroneo, è in grado di adattarsi a qualsiasi ideologia dominante, Evangelo compreso : un tempo la miscredenza era un peso sociale, perciò chi la perseguiva, cialtroni aristocratici compresi, la nascondeva a favore della ipocrisia . Ma oggi il mondo è cambiato: la miscredenza è diventata un vantaggio : dirsi ateo è anche una scelta di comodo per evitare ufficialmente e praticamente, il Decalogo. Perciò Della cialtronesca, assume al meglio questi vantaggi della moda del tempo; e cavalca spesso l’ateismo, anche se non è detto che non possa ancora, definirsi credente . Ma venendo ad altre ideologie o sistemi di pensiero, se il cialtrone è comunista, tartassa il più debole da comunista convinto, facendo sembrare il suo operato, come una garanzia della dittatura del proletariato; se invece è in ambito capitalista, l’azione prevede la tutela delle classi più agiate a scapito di quelle inferiori; se è fascista, manovra il manganello, ma preferisce sgroppare chi meno può difendersi e chi più ha ragione di difendersi; se è nazista, mister cialtronieri, non aspira alla industria dei lager e della morte; ma non fa niente per fermarla, e anzi se può, nella misura che può, segnala alle autorità, un certo numero di ebrei, e disertori, spie… . E si potrebbe continuare nell’elenco delle ideologie moderne, alle quali il cialtrone può attaccarsi come una mignatta. Ma attira in particolare l’attenzione, la fenomenologia del cialtrone democratico che chiameremo per comodità, mister cialdemocracy : costui è sempre un cittadino modello; mai in apparenza contraddice la civitas; però nella sostanza egli ha nel corpo un nemico che lo divora: odia la democrazia, e specialmente la democrazia popolare; passa perciò l’esistenza a perseguire, incoraggiare, progettare, suggerire, cospirare, ….a favore della cosidetta stabilità politica e monetaria: un obbiettivo sempre perseguito, predicato, pubblicizzato, indottrinato…e mai raggiunto; ma se per ipotesi è raggiunto, aumenta come nel caso dell’Euro, il costo della vita delle classi più deboli, mentre diventano più ricchi (guarda caso), i già ricchi . Con Cialdemocracy nella fabbrica o in parlamento, a Bruxelles come a Roma, da maestro, da marito o da cittadino qualunque…, l’eguaglianza democratica tra i cittadini, diventa una scusa; l’ineguaglianza, una regola e uno scopo di vita, un termine di sopravvivenza; appunto un modo per mantenere l’ordine, cioè per crescere l’oppressione e sminuire la liberazione , appunto, la ordetta e sublime democrazia. Va da se che questo tipo di cialtrone è ormai, più del classico delinquente amministrativo; è una canaglia pericolosa che cerca fortuna specialmente nel XXI° secolo, e accarezza la possibilità di far fortuna, specialmente nel terzo millennio. Rubare il futuro delle giovani generazioni è uno dei suoi mestieri preferiti, come aumentare le masse di disoccupati, e poveri, verso le quali, come ho sopradetto, applica il suo postulato principale dell’ordine: cioè una società può essere ordinata soltanto nella misura in cui si favorisce il più forte a scapito del più debole. Per questo Cialdemocracy e i suoi colleghi, i suoi partiti (di destra o di sinistra…), han sempre infinite attenzioni per le grandi concentrazioni di capitale; ed esercitano il governo della loro economia, avendo mille attenzioni per i grandi e nessuna per i più piccoli; mille attenzioni per le imprese e nessuna per il salario; mille imprecazioni legali contro il diritto del lavoro, per sbloccare il mercato dell’economia, che a loro dire, è bloccato specialmente dalle tutele del salario; in realtà, è bloccato dallo spirito di sopraffazione dei grandi capitalisti, che passano l’esistenza a troncare sul nascere qualsiasi nuova concorrenza, qualsiasi novità che li possa ostacolare; poi imprecano che la gente non consuma e non compra; prima paralizzano l’economia col monopolio poi si lamentano che vendono poco : ed è tutta qui, la loro longimiranza, che alcuni chiamano anche : longimiranza da managers … . |
FINE
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