Col legno o Salvatore,
abolisti la maledizione del legno;
il potere della morte
uccidesti con il tuo sepolcro;
illuminasti la nostra stirpe
con la tua risurrezione.
Perciò acclamiamo a te:
Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.
Quando apparisti inchiodato in Croce, o Cristo,
tu alterasti la bellezza delle creature;
e i soldati si mostrarono disumani,
forando il tuo fianco con la lancia;
gli ebrei cercarono di sigillare la tomba,
ignorando la tua potenza.
Ma tu, che per la pietà delle tue viscere
accettasti il sepolcro,
al terzo dì risorgesti, o Signore, gloria a te!
Cristo datore di vita,
che spontaneamente soggiacesti
al patire per i morti,
e, disceso nell'Ade,
nella tua potenza
strappasti da mano forte
quelli che là aspettavano la tua venuta,
facendoli abitare nel Paradiso anziché nell'Ade;
per questo anche a noi
che glorifichiamo il tuo risveglio al terzo giorno,
concedi propiziazione dei peccati
e grande misericordia.
[ Giovanni Damasceno , (675 - 749), Octoechos II ]
FINE