DIALOGO CON LA PROVINCIA.

 

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                     Dialogo per dire, quanto segue  :

 

                     Chi è la Provincia ; Che deve fareDeve affermare il primato pubblico sul

 privato (...)Deve pagarsi da sola i propri disservizi  (quando ci sono) .

 

 

INDICE

 

AVVERTENZA E CONSIGLIO .

PERSONAGGI 

1. CHI E' LA PROVINCIA ?

2. CHE DEVE FARE ?

3. DEVE  AFFERMARE  COSTANTEMENTE  IL  PRIMATO MORALE  E  L'EFFICIENZA DEL PUBBLICO, RISPETTO AL PRIVATO .

4LA PROVINCIA DEVE PAGARSI  DA  SOLA I PROPRI  DISSERVIZI 

 

TESTO

 

AVVERTENZA E CONSIGLIO .

 

                     Il lettore consideri come del tutto casuale ogni riferimento a persone singole , sebbene non nego lo spunto autobiografico della problematica .

                     Però pretendere che uno spunto esaurisca la comprensione totale della realtà , sarebbe (come il visitatore m'insegna) , forzare l'obbiettività delle cose . 

                     Del pari , pretendere che pure la fantasia aggiuntiva oltre lo spunto suddetto , non abbia forza alcuna di penetrazione reale , si che in questa prospettiva , nessuna validità avrebbe questo scritto , sarebbe lo stesso un eccesso inobbiettivo .

                     Perciò ciascuno trovi leggendo , un suo punto d'equilibrio , mirando a capir bene     l' oggetto principale del discorso, vale a dire : chi è e che deve fare la Provincia , deve perseguire il primato del publico sul privato ,  e quando manca in qualcosa , la stessa Provincia , deve pagarsi i propri disservizi .

 

PERSONAGGI 

(Vengono descritti qui , brevemente uno a uno i personaggi sottostanti , per permettere al lettore una migliore comprensione di ciascun personaggio, il quale a causa della brevità dei dialoghi , non è visibile in tutta la sua personalità ) .

 

                      (La scena avviene sui gradini del Duomo aretino , in un pomeriggio primaverile e festivo, coi seguenti personaggi) :

                      La CITTADINANZA, una bellissima donna-fanciulla , dai capelli biondi e dal volto innocente e casto , ma anche dal generale portamento semplice e imponente , che denota una impressionante quanto disarmante  e generale assenza di superbia e malizia .

                      La PROVINCIA , una donna bruna dal portamento nobile e regale , con una veste fiorita e complessive sembianze della Primavera del Botticelli , nonostante la sua brunezza . Questa signora , brilla dunque per doti naturali , e non fa nemmeno un gesto , dal quale non trapeli quel fascino singolare che ispira fiducia  e insieme benedice il pubblico di volta in volta  ascoltandolo , tranquillizzandolo, o consolandolo a seconda delle necessità ,  e che consiste , tale fascino , nella unione corale tra la bellezza , l'autorità e la scienza . Pertanto nella provincia si riassumono e personificano all'unisono , tradizione , giovinezza e futuro .

                      Il DOTTOR CREALAVORO , un uomo di mezza età , bruno , forse intelligente e  raffinato , forse buono , certamente non cattivo , ma che non è libero di esercitare fino in fondo i suoi doveri , perché scrupoli vari e superiori ,  religiosità un po dimenticata , non abitudine all'esercizio del coraggio , timore di farsi troppi scontenti , maledizione del burocrate costretto a vivere tra quattro mura maledette ( ma con l'apparenza della benedizione del mondo intero)...menefreghismo e pecoronismo dei cittadini che non protestano e non lo stimolano... , lo rendono un perno della conservazione dello Stato di fatto , senza novità radicali e incisive .

                       Il Dottor Crealavoro è quindi e in definitiva , la tipica autorità che i cittadini si  meritano : cioè se i cittadini volessero davvero migliorarsi, il dottorcrealavoro rapidissimo a capire , prima di qualsiasi altro burocrate , li accontenterebbe , dopo aver spiegato con abilità insospettabili ai superiori , che non c' è altro da fare se non soddisfare dei  bisogni nuovi . Tuttavia , poiché egli vede che certi cittadini ormai han si vari bisogni , ma son al contempo confusi e spesso gli sta bene quel che gli capita o quel che gli vendono o gli propinano , egli con adattabilità  burocratica , coglie          l' occasione , li asseconda e li impacchetta di anno in anno , di generazione in generazione .

                     La signora GIOVANNA ALLORI , è ministro della prosperità occupazionale , specialmente dei giovani . E' una personalità un po ambivalente anche sul piano estetico , si che talvolta è solenne come una matrona imperiale , e talaltra sembra una diva di Cinecittà : veste sportiva e tratta alla pari coi giovani , che ne capiscono il modo . In senso professionale è un po il doppione del dottor Crealavoro , ma usa il suo genio femminile , in particolare per esserci e per non esserci , per ubbidire a tutti e se vuole a nessuno ; però che non ubbidisca a nessuno ,  non avviene quasi mai , perché tutti in Provincia , e molti in città , ormai la conoscono , e sfruttano questa sapienza ministeriale della Giovanna .

                     Ma la signora Allori , che per motivi di carriera appare tutta li , in realtà , nasconde nell'animo , intelligenza , sapienza ed energie insospettabili . E non è detto che prima o poi , qualcuno che vive nel segreto , e che sollecita il Bene , non riattivi queste risorse che il pubblico , forse , manco sospetta . Molta forza insospettabile , che forse alberga di solito , più nel cuore delle donne che dei maschi , racchiude l' Allori .

                     Lo SCOMODATORE . E' un giovane ribelle sia alla cittadinanza che alla Provincia . Egli sa fare molti mestieri e nessuno bene , tranne uno : rimbrottare il prossimo , spesso facendo pure centro . Ma le soluzioni ai vari problemi che accenna ,  in realtà non le sa sempre trovare da solo , perché la sua incostanza e irrequietezza , si potrebbe dire brontolitudine , lo spingono a passare ad altro , e raramente si concentra o applica con metodo e scienza , a risolvere un determinato proble- ma . Personaggi di questo tipo , in varie epoche di una città o nazione , possono contribuire in modo determinante a favore di quello o quell'altro rivoluzionario o demagogo .

                     RABARBARO : è l' Uomo publicamente e privatamente consacrato alla Barbarie o al male . Egli non ha altro Dio , che Lucifero o Satana ; altro scopo che ingannare e uccidere eternamente il prossimo ; altra passione che l' odio ; altro nemico , se non Dio stesso . In realtà , forse un tale mostro o Anticristo , ancora non è mai esistito ; forse è ancora da venire . Ma Rabarbaro ne è comunque , già in toto il presupposto potenziale nei desideri segreti . E la sua è la voce del male , che può anche mascherarsi da bene .

                     CAPITANLEONE , è invece il braccio destro della Provincia ; il comandante della truppa e della milizia amministrativa ; lo stratega locale audace e capace ; la guardia publica e il servo ufficiale della cittadinanza . E' dunque un uomo non troppo giovane , ma valente . Tuttavia , possiede un difetto fondamentale , che a ben guardare è un po la maledizione di tutte le autorità : di fronte a numerosi sudditi corrotti o che non hanno intenzione di perseguire il bene comune , egli perde l'audacia , e non sa risolvere un determinato problema , anche se ne avrebbe il potere e la lucidità mentale e morale . Capitan Leone però non è soddisfatto di questo suo limite , e segretamente custodisce sempre più una forte e intima aspirazione a riscattarsi .

 

1. CHI E' LA PROVINCIA ? 

(Risposta : è l'Istituzione locale sovracomunale , che riceve l'autorità dalla Cittadinanza e ricambia col Buongoverno) .

 

(Piazza Guido Monaco , incrociano passanti al mattino) .  

                    

                      SCOMODATORE , in veste di cittadino : " Dove va bella Signora" ? .

                      CITTADINANZA : "Non parlo volentieri con gli stranieri , anche se li rispetto da secoli , secondo l'insegnamento del Santo" .

                      DOTTORCREALAVORO :  "Buongiorno lorsignori ! Alle 16 sui gradini del Duomo , la Provincia v' invita . Venite e non mancate ! La parleremo di cose nostre e non estranee : gli e lo garantisco , signora  .  Informerò la cittadinanza ! E in ciò aiutatemi pure voi " .

                            (Alle 16 , son dunque tutti in scena , davanti al Duomo) .

                      SCOMODATORE : "Non so perché son venuto . Quasi già  me ne diparto . Ma quale Cittadinanza ! Quale Provincia ! Io ovunque non vedo che questo : un branco di persone , delle quali ciascuno fa i cavoli suoi . E quello che li fa meglio , e accumula danaro ,  chiamano intelligente e riuscito, chiamano moderno , quando ciò lo fan da secoli , tutti i ladri e prevaricatori , nessuno escluso .

                      Le provincie , le Regioni , i Comuni , le Nazioni , altro non sono , che mezzi publici , affinché alcuni possano a scapito d'altri , fare i loro comodi . D'altronde , se così non fosse , come si spiega che certi sono straricchi e altri sono strapoveri ? E non ditemi che ciò riguarda solo i beni materiali , perché ad es. lo zoppo , lo storpio , il cieco , l'idiota del villaggio che tutti deridono .... , non son appena passati dal Palazzo della Provincia " ?

                      CITTADINANZA : "Io sono la Cittadinanza . Sono la Sovrana di questa Provincia. Ricchi e poveri , tutti mi devono ubbidienza e rispetto . Chi offende uno dei miei poveri , mi sputa in faccia ; chi invidia senza motivo uno dei miei ricchi , mi spettina ; chi froda il prossimo con l'esercizio amministrativo , offende la mia dignità ; chiunque tra le istituzioni o i cittadini , non ubbidisce alla mia volontà , prevarica , e diventa ladro della mia Sovranità . La mia Sovranità è sacra , quando essa coincide col Decalogo divino . Allora , la mia volontà ' è anche volontà divina . Allora , o potenze del male , che sempre prestate orecchio alle mie parole e pensieri , nella speranza di trovarvi qualche varco , allora siete sconfitte e ve ne dovete stare alla larga . E  se voi mancate , e siete confinate oltre le mura , ecco la città in salute . Ecco il mio principale obbiettivo : la salute pubblica , la sovranità del popolo " .

                      La PROVINCIA : "Si mia Signora . Le tue parole e la tua volontà , sono la mia vita : senza di te , io non sarei . Senza la tua presenza e la tua volontà , io non potrei . Senza il tuo volto sorridente e salutifero , il tuo animo mite e di buona volontà , la tua voce quotidiana , io da sola non potrei perseguire il bene comune ; cioè non potrei mangiare il mio pane quotidiano e non potrei bere al calice della pace sociale , che mi permette l' esercizio del Buongoverno " .

                      RABARBARO : "Belle parole! Ma io cerco i fatti : e li vi farò fesse o signore : li vi alzerò la veste e allungherò le mani pelose da satiro ; li tenterò di spogliarvi e di provare il vostro onore ; li vi voglio e li v'aspetto . So che siete donne e più di tanto non potete . So chi siete , anche se voi non lo sapete . So che un tempo avvenne , che fu proprio la donna ad aprirmi il dominio          dell' Eden e del mondo . Dunque se ci son riuscito una volta , tantopiù vi riuscirò ora , essendo almeno un poco , già dome . O mio Belzebù , che sete , che mondo , che desiderio ... "  (e si mette le mani sui capelli , agognando il futuro che desidera) .

 

2. CHE DEVE FARE 

(Deve perseguire il Buongoverno locale sovracomunale) .

                              ALLORI : "Ecco la prova della nostra valenza amministrativa : la città pullula       nell' oro della prosperità e della ricchezza . Noi ne implementiamo le vene , noi ne creiamo i presupposti quotidianamente ...  . Noi siamo il Buongoverno" !

                       DOTTORCREALAVORO : "Ben detto" !

                       CAPITANLEONE : "Ben fatto e Ben detto ! La Provincia deve perseguire il Buongoverno . Anzi , la Provincia è il Buongoverno stesso , a livello locale e in armonia con le leggi patrie e dell' Unione .

                       SCOMODATORE : "Che mi tocca sentire ! In realtà questa ormai vecchia storia del Buongoverno , è sempre e comunque e ovunque la più solita e la più giovane scusa , per mascherare la malaamministrazione cronica : in realtà non fate che sporcare l' ambiente spirituale e materiale ; e     ciò chiamate ricchezza e progresso , cioè a vostro dire , i principali frutti meravigliosi del Buongoverno , la ricchezza e la prosperità , sarebbero raggiunte . Mentre di fatto sono appena cominciate e destinate ad abortire , perché si nasconde l'inquietante altra faccia della medaglia , cioè l'inquinamento ambivalente , che ho appena detto ..." .

                       RABARBARO . "Purtroppo il Buongoverno è una realtà che esiste . E quando è posta in essere , fa tremare gli inferi . Vi ho però o schiappe di Provincia , la seguente consolazione : quando l'uomo , anche in virtù del Buongoverno da povero diventa più ricco , da mendicante benestante , da piccolo un  po più grande , allora i suoi desideri aumentano , e si concede perciò maggiori libertà dal Decalogo . Allora io ho vita più facile , e molti son più disponibili e a me accondiscendenti , da nemici che erano . Questo requisito umano , quasi una legge , è uno dei miei punti di forza . E io come l'inferno , sappiamo attendere . E poi sarà il nostro turno, e allora , ci vendicheremo per tutte le precedenti sconfitte , compresa quest' ultima " .

                       DOTTORCREALAVORO : "Non sei tu la voce della Barbarie ? E perciò quando mai una scimmia ha potuto recitare a dovere la Divina Commedia ? Per decenni , non solo io sono stato testimone del Buongoverno di questa Provincia , ma per decenni , lo dico a tutti , io ho amministrato il Buongoverno stesso . Ho visto la città ingrandirsi anche grazie ai miei investimenti , ho visto la povertà scomparire , ho visto il volto del benessere , prender forma duratura fino all'attuale   benessere ; ho visto insomma , ciò che molti amministratori e popoli ,  nel mondo aspirerebbero a vedere e creare , e non ci riescono , e forse non ci riusciranno mai , e mai avranno una Provincia in salute e tutta loro come ce l'hanno gli aretini . Ho visto però il Buongoverno della Provincia aretina , e con piacere , ne rendo la doverosa testimonianza " .

                       La PROVINCIA (che parla al cospetto della Cittadinanza) . "Lo confermo : il mio compito principale è perseguire il Buongoverno . E quando riesco in questo obbiettivo , allora la prosperità diventa la veste preferita dalla stessa cittadinanza. Ecco qui dunque un requisito fondamentale della mia identità : sono responsabile delle vesti della cittadinanza , sta a me procurare che essa sia elegante , non prenda troppo freddo o troppo caldo , che non si bagni o scotti o   ammali .

                       La CITTADINANZA : " Il mio desiderio fondamentale è ancora oggi il BENE COMUNE " .

                       La PROVINCIA : " Si , mia Sovrana : tu , come la Legge divina e umana (se ben fatta)  , mi consigliate, anzi mi ordinate il Bene Comune , e io il vostro ordine lo eseguo e lo traduco e ve lo restituisco nella veste emerita del Buongoverno .

                       RABARBARO : "Fate pure . Tanto m' insinuerò in questo gioco , e lo divorerò fino a lasciarci soltanto l'osso dell'ipocrisia . Ho già degli alleati ; altri ne verranno . Vincerò ancora una volta" .

                       (La scena si chiude con la Cittadinanza seguita dalla Provincia , che si ritirano un poco , in raccoglimento nel Duomo . Rimangono soli pertanto , Capitanleone , Allori , Dottorcrealavoro , lo Scomodatore : insomma , tre contro uno . Rabarbaro se n'è andato non sopportando l'apertura della Porta della Chiesa Cattedrale) .

 

3. DEVE AFFERMARE COSTANTEMENTE IL PRIMATO MORALE E L'EFFICIENZA DEL PUBBLICO, RISPETTO AL PRIVATO .

 

                        SCOMODATORE : "Forse non è vero che esistono nazioni più evolute , essendo che anche dove il benessere è ufficiale , si buttano feti nella spazzatura , e s'inquinano l'acqua l'area e il cibo , molto più e molto meglio e con molta più capacità tecnica che altrove , dove si muor di fame o la legge militaresca , vale un po sia per i civili che per i soldati . 

                        Tuttavia , esistono di certo alcuni settori , dove un popolo è più avanti di un altro .  

                        E da questo parametro , ricavo che tutti i popoli più evoluti in qualcosa , dispongono di un settore pubblico capace di dettar Legge chiara e condivisibile , per tutti gli altri settori , a cominciare specialmente dal privato .

                        Tollerare pertanto che a livello nazionale come locale , il settore pubblico abbia tuttoggi , rispetto al privato , una moralità superiore nei principi  , ma decisamente inferiore nella capacità applicativa o tecnica dei medesimi principi che restano cronicamente più teoria che pratica , è una chiara sopravvivenza del sottosviluppo amministrativo .

                        CAPITANLEONE : "Sentilo ! Da canaglia , si è ora trasformato in Statista " !

                        DOTTORCREALAVORO " Poveretto ! Povero lui e poveri noi , che stiamo qui a perder tempo , con uno simile ..." .

                        ALLORI : "Non ci caveremo niente . (Rivolgendosi poi tutta allo Scomodatore :) Se comunque ti diletti di  politica, vedo che non puoi negare la superiorità morale della dimensione pubblica orientata al bene Comune . E ciò mi fa piacere" .

                        SCOMODATORE : " Non la nego , ma è solo un fatto teorico , un paravento per l'ipocrisia , che nascondendosi dietro l' Ente publico , persegue altri scopi , d' indole privata o a vantaggio di un individuo o di un settore o di una classe ... ecc. ecc. " .

                        RABARBARO : (Ricomparso con nuova energia , in seguito alla chiusura della Porta del Duomo) : non oggi e non domani , ma dopodomani , riuscirò a distruggere ogni senso d'altruismo e servizio nelle pubbliche istituzioni ; torneranno allora i generali della fine dell'Impero Romano , perseguenti con le armi , la spartizione del potere . Prima però devo distruggere l'idea della Legge divina negli animi . Essa è vero , fu scritta indelebile dal dito eterno di Dio su ogni uomo . Ma io butterò fumo e olio e odio bollente ed egoista , su quella scritta , plagerò i giovani e le fanciulle , impegnerò i valenti in guerre senza fine  e le famiglie tratterò con l'incesto , il tradimento e l'omicidio ... ; allora non saranno i generali , ma sarò io a regnare ... . 

                        CAPITANLEONE : " Ma perché non te ne torni a distribuir le paghe ai tuoi condiavoletti nell' Inferno , e non ci liberi il campo ? Non ci stò ad esser scomodato da una canaglia scomodante e trattato profeticamente da una schiappa infernale come te ... : perciò apri la tua buca e  ingoiatici , razza di viperotta satanica e cronica ..." . 

                       RABARBARO " Non solo Dio , ma anche il diavolo è offeso e calunniato dagli  stolti ..." .

                       DOTTORCREALAVORO : "Abbian fatto progressi . E giungeremo a breve a competere coi privati in molti settori , compresa la Formazione Professionale ..." .

                       ALLORI : "Posso confermarlo " !

                       La PROVINCIA (si alza in piedi , da seduta in mezzo a tutti , che era :) "In ogni Istituzione Pubblica del potere spirituale e temporale , è racchiusa una insopprimibile e naturale vocazione al Servizio Pubblico , cioè al Bene Comune . Pertanto le istituzioni non sono che il braccio giuridico e politico dello stesso Bene Comune .

                      Come tali esse devono in modo legittimo , aspirare al primato morale rispetto alle altre istituzioni del potere temporale , e del pari , possono e devono aspirare anche al primato della efficienza tecnica rispetto ai privati , specialmente nei settori di maggiore evidenza o utilità pubblica (come la Sanità , la Formazione Professionale , la generale gestione dello Stato e degli Enti  locali...) .

                      (Si rivolge ora alla Cittadinanza che è restata seduta :) Anzi , o Cittadinanza , ti chiedo scusa formale e ufficiale , se sempre , io e il mio esercito , non abbiamo saputo pervenire a ogni primato morale e tecnico , rispetto ad altre istituzioni e ai privati . 

                      La CITTADINANZA : accetta le scuse formali e ufficiali , annuendo mite e sovrana e insieme un po mesta .

                                            

4. LA PROVINCIA DEVE PAGARSI  DA  SOLA I PROPRI DISSERVIZI     (crf. Corso da Analista /Giorno terzo)

(Cioè non li deve far pagare ai propri cittadini) .

 

                        SCOMODATORE : " Qui v'è per me  molta sostanza " .

                        CAPITANLEONE : " Fatti in la individuo abietto . E guarda di non offendere la mia Provincia , o ti faccio assaggiare il dente dei miei gendarmi e avvocati" .

                        SCOMODATORE : "La Provincia si paghi da sola i propri disservizi : dillo anche ai tuoi sgherri legali " !

                       ALLORI : "Quali sarebbero questi disservizi " ? 

                       SCOMODATORE : "Sono i Barboni sulla strada , i Disoccupati vaganti , gli Stranieri erranti ; 

                       sono la gestione publica dei fondi che parte dall'alto e perché dall'alto e non dal   basso , perché pubblica e non privata , agli occhi dei cittadini che osservano , con frequenza intollerabile ,  risulta meno efficiente , spesso si perde per la strada , e non sembra talvolta andare a segno , coi dovuti e completi buoni effetti ; 

                       sono l'ostilità cronica e strisciante , anticittadinanza che si ritiene svantaggiata e perciò (si pensa) non v'è il pericolo che si ribelli e colpisca con qualche pungiglione ; 

                       sono la mancanza di premura per i diritti dei cittadini più deboli ,  sono l'eccessiva burocrazia , sono il mondo della società legale che considera a sproposito, un  nemico , il mondo della emarginazione e della società reale ..." .

                       CAPITANLEONE : "Ora basta . Dottorcrealavoro , signora Allori , mandate in Procura , il pensiero di costui : almeno Procuratelo alla Procura . Eseguite ! Scattare ! " . 

                       ALLORI : "Si signor Capitano . Ma che intende costui con ostilità ....anticittadinanza ? Sarà sano di mente " ?

                       SCOMODATORE : " L' Italia e il mondo stesso , sono talvolta un paese strano . Basta che qualcuno sia semplicemente il portiere di un generale , che alla prima occasione , quando viene interloquito dal semplice cittadino e magari il generale è assente , il Portiere risponde da Generale , cioè si ritiene lui il Generale stesso , pur essendo un semplice portiere .

                      Se dunque i portieri fan da generali , quanto più i generali in Provincia come altrove , si riterranno generali dei  generali? 

                       E comunque nella vita di tutti i giorni avviene nei rapporti tra Provincia e cittadini , che i portieri con certa frequenza a seconda dei casi , servono a tener distanti i cittadini dalle autorità , così queste possono dedicarsi ad altro , e non sempre al Bene Comune ...sembra , e non sempre portano il Buongoverno alla Cittadinanza " . 

                       CAPITANLEONE : "Io a questo individuo gli sparo! Sovrintendenti , toglietemelo da qua o ..." !

                       DOTTORCREALAVORO : "Calma . Calma . E' solo un bandito del pensiero . Ora lo condisco io . Di un pò , tu ... : ci hai fatto i conti in tasca , che dici che i fondi che partono  dall'alto , non vanno a segno in basso ? Stai dicendoci ladri ?  Bada, o canaglia , che ti perseguo legalmente , come dice il Capitano ... " .

                       ALLORI : "E' chiaro che ci accusa di commettere un disservizio . Ma poi va oltre , e dice che dovremmo pagarlo noi ".

                      CAPITANLEONE : "Conosco questi soggetti : costruir calunnie  è il loro mestiere".

                      SCOMODATORE : " Non son calunnie , o banderuole provinciali . Ma sono invece dei dati di fatto . Io parlo in base alla mia esperienza . Per me è stato così , e conosco altri disposti a confermarmi . Solo che voi non siete disposti a riconoscere la verità ... non ..." .

                      La CITTADINANZA  ( sopraggiunge , seguita dalla Provincia . E tutti si  calmano , per via del generale sentimento di rispetto , verso la Sovrana  dell' Istituzione e              l' Istituzione Sovrana )  :      

                     "Che hanno i miei cittadini da lamentarsi" ?

                      La PROVINCIA : "Stanno litigando ! (Si rivolge dunque a tutti :) Non sapete che la Concordia sociale , è il primo dei valori , è la base della democrazia , è la veste più bella della stessa prosperità civile " ?

                      CAPITANLEONE : " Si , mia Signora . A te rimetto ogni obbedienza . Ma quel bandito popolano , ci sta accusando di latrocinio" .

                      SCOMODATORE : "Anche di latrocinio sommerso . Ma specialmente di spirito anticittadinanza emerso e sommerso . Specialmente chiedo che la Provincia si paghi da se i propri disservizi" . 

                     La PROVINCIA  : "Ti conosco : tu sei lo Scomodatore. Che cosa ti ho fatto ultimamente ? Perché mi dici che sono ladra e non ti servo bene ? Ciò mi ferisce , e le tue parole mi trafiggono ..." . 

                     SCOMODATORE (sarebbe tentato d'alzare le spalle e andarsene . Ma di fronte alla maestà della Signora , ha un attimo di ritorno , e sembra quasi un cittadino intero e onesto ) :

                     tu o Signora Istituzione sovrana , o nostra Provincia , tu non sei né malservitrice né ladra . Ma la masnada dei tuoi impiegati , talvolta ostacola i cittadini ; e dimentica della lealtà e       dell' obbedienza che ti deve , crea occasioni di disservizio , e vorrebbe poi farle pagare agli stessi cittadini . Io perciò pretendo giustizia : o tu paghi i disservizi dei tuoi impiegati , o i tuoi impiegati pagano per i loro disservizi . Non posso fare altrimenti .

                     La PROVINCIA (che ha ascoltato attentamente , sbirciando ogni tanto la Cittadinanza interdetta , si è fatta seria e severa , eppure mansueta superpartes , chiama maestosa quanto imperiale :) 

                    "Capitanleone" !! 

                     CAPITANLEONE : "Eccomi , al servizio tuo , mia Signora" !

                     La PROVINCIA : " Mettiti in divisa e in alta uniforme . 

                     Convoca il Consiglio dei saggi e dei Periti . Informa rapidamente tutti i cancellieri      dell' Impero , di quanto segue : 

                    che io , la Provincia di Arezzo , per volontà emerita della Cittadinanza omonima , nonché della Legge umana e divina , dichiaro in tutto il mio territorio , un anno di digiuno , di meditazione , di preghiera e di coprifuoco ; nonché dichiaro lo stato di emergenza permanente ; chiedo inoltre a tutti i miei cittadini che per due ore giornaliere , si colleghino televesivamente col Palazzo e Parlamento Provinciale , dove sarànno trasmesse in diretta , tutte le varie fasi della Commissione d' Inchiesta . 

                     Insomma , esigo da tutti la massima obbedienza e trasparenza o lealtà nell'eseguire per filo e per segno questi miei ordini . E posto lo Stato seguente di Emergenza , questa emerita Istituzione d'Arezzo , a fronte della stessa Cittadinanza aretina , chiarisce fin da ora , che qualsiasi defezione , implicherà inevitabilmente l'esilio permanente dal territorio provinciale e la confisca permanente dei beni mobili e immobili " .

                 

 

 FINE 

DEL

DIALOGO CON LA PROVINCIA 

                                                          

                                                                

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