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Andrea Mantegna, Adorazione dei Magi, 1497 - 1500, The J. Paul Getty Museum, Los Angeles |
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Il Signore, dopo aver creato tutto dal nulla, vide che era cosa buona. Allora riposò il settimo giorno, e sedette sul trono del Cielo, al di sopra della Creazione, per sostenere e contemplare al meglio, la sua grandiosa Opera.
Ciononostante, l’uomo cadde e il peccato e la morte, entrarono nell'universo; e Dio dal suo trono decise una nuova Creazione : mandò sulla terra il suo Figliolo perché rendesse nuovi tutti gli uomini e tutte le cose.
Per questo nacque Gesù dalla Vergine Maria, diventando l’Uomo per Eccellenza, l’Uomo-Dio, Dio con noi: l’Emmanuele, il Salvatore, il Redentore.
Prima di Gesù Dio era sopra di noi, lontano da noi, pur essendo ovunque. Con Gesù, Dio è con noi e come noi, Unico Nostro Maestro, pur essendo ovunque, e sempre al di sopra, sul trono celeste e divino, alla destra del Padre. Ora, se abbiamo buona volontà (cioè se non respingiamo la sua Grazia), Dio è specialmente in mezzo a noi dove due o tre si riuniscono nel suo nome, pur essendo in Cielo, in terra e in ogni luogo.
Per questo alcuni dicono che Dio è morto:
perché dà fastidio che possa vivere o viva in mezzo al suo Popolo da oltre duemila anni, rendendolo un popolo felice, forte e invincibile;
perché, quando nel cuore dell’Uomo e del Popolo c’è Dio, il Bene e la Democrazia, sono garantiti 1) ; e i lupi, i leoni, le belve infernali varie, non possono entrare a sbranare; non possono distruggere a piacimento;
perché le defezioni
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perché le defezioni e gli errori dei cristiani e dell’Uomo, hanno rafforzato la speranza dei malvagi e confusi, secondo la quale anche Dio può morire; mentre hanno diminuito la consapevolezza della resurrezione e della eternità del Signore ;
perché la santità e le vittorie del cristianesimo, hanno aperto la via del progresso, della pace, della fratellanza, della scienza che guarda e scopre le meraviglie della natura e consiglia che siano usate e conservate per il bene dell’umanità e a gloria di Dio; mentre il male e i suoi fans, vogliono fare il contrario, cioè usare la natura e il creato tutto, l'arte, la scienza e la religione, per affermare la civiltà della prevaricazione e della morte, cioè dell'anti-Decalogo e dell'Anti-Cristo. Essi abbisognano per questo progetto, della morte di Dio.
Ma in realtà, non solo Dio non è mai morto, e al contrario, è sempre stato vivo e eterno; ma contro la morte della Fede, contro gli Stati e i Governi sempre più traditori del Diritto e della Società, contro la civiltà della Prevaricazione e della morte, che vuole trasformare la vita quotidiana dei piccoli sulla terra, nell’anticamera dell’inferno e della disperazione, Dio è ancora una volta, (questa volta molto più che in passato), l’unica salvezza contro la quale e per i meriti della quale, ancora una volta, il Male sarà sconfitto, i suoi apostoli, debellati, la sua organizzazione anche istituzionale, smantellata e dissolta, dal sole nascente di un mondo nuovo:
il Mondo costruito sulle fondamenta del Dio vivente che non può morire, perché risorto per sempre dalla morte, ed assiso alla destra del Padre, pur essendo in mezzo a noi e ovunque ; pur essendo in mezzo a noi, e non più al di sopra di noi e basta, come in antico, quando il Natale di Gesù doveva ancora venire .
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1: Le società moderne in crisi e sempre più scristianizzate, ispirate dalla democrazia antica perfezionata dal Vangelo, dopo lungo fermentare, alla fine hanno messo a garanzia della democrazia stessa, la sovranità del popolo. Ora questo è certamente un passo avanti nella storia dell'umanità; ma questo progresso ha decisamente un punto debole del quale non si parla mai, ed è il seguente: non prevede il caso in cui la maggioranza del popolo (unica garanzia prevista) sbaglia per qualche motivo, o perché errare humano est; o perché anche i popoli possono corrompersi. Perciò nel caso in cui la maggioranza sbaglia o è corrotta, la democrazia muore da sola, perché non può reggersi sugli errori della maggioranza e sulla neutralità conseguente della minoranza; ne consegue che affinché le democrazie siano stabili secondo il bisogno universale dei popoli, occorre una garanzia oltre la sovranità del popolo stesso; cioè occorre che la sovranità popolare sia fondata su Dio. In conclusione, così come Dio è all'origine della democrazia, allo stesso tempo ne è anche il garante contro eventuali degenerazioni . Questo è il senso del verso o passo soprastante. |
FINE
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