DIO COME NOI E COME DIO, IN MEZZO A NOI

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NATALE 2012

 

 

 

 

Andrea Mantegna, Adorazione dei Magi, 1497 - 1500,  The J. Paul Getty Museum, Los Angeles

 

 

 

 

 

 Andrea Mantegna, Adorazione dei Magi, 1497 - 1500,  The J. Paul Getty Museum, Los Angeles

 

BUON NATALE

SANTA EPIFANIA DELL'ANNO 2013

         

Il Signore, dopo aver

creato tutto dal nulla,

vide che era cosa buona.

Allora riposò il settimo giorno,

e sedette sul trono del Cielo,

al di sopra della Creazione,

per sostenere e contemplare

al meglio, la sua grandiosa Opera.

Ciononostante, l’uomo cadde

e il peccato e la morte,

entrarono nell'universo;

e Dio dal suo trono

decise una nuova Creazione :

mandò sulla terra il suo Figliolo

perché rendesse nuovi

tutti gli uomini

e tutte le cose.

 

Per questo nacque Gesù

dalla Vergine Maria,

diventando

l’Uomo per Eccellenza,

l’Uomo-Dio,

Dio con noi: l’Emmanuele,

il Salvatore, il Redentore.

 

Prima di Gesù

Dio era sopra di noi,

lontano da noi,

pur essendo ovunque.

Con Gesù, Dio è

con noi e come noi,

Unico Nostro Maestro,

pur essendo ovunque,

e sempre al di sopra,

sul trono celeste e divino,

alla destra del Padre.

Ora, se abbiamo

buona volontà (cioè se non

respingiamo la sua Grazia),

 Dio è specialmente

in mezzo a noi

dove due o tre si riuniscono

nel suo nome,

pur essendo in Cielo,

in terra e in ogni luogo.

 

Per questo alcuni dicono

che Dio è morto:

 

perché dà fastidio

che possa vivere

o viva in mezzo al suo Popolo

da oltre duemila anni, rendendolo

un popolo felice, forte e invincibile;

 

perché, quando nel cuore

dell’Uomo e del Popolo c’è Dio,

il Bene e la Democrazia, sono garantiti 1) ;

e i lupi, i leoni, le belve infernali varie,

 non possono entrare a sbranare;

non possono distruggere

a piacimento;

 

perché le defezioni

 

 

 

perché le defezioni

e gli errori dei cristiani

e dell’Uomo, 

hanno rafforzato la speranza

dei malvagi e confusi,

secondo la quale

anche Dio può morire;

mentre hanno diminuito

la consapevolezza della 

resurrezione e della  eternità

del Signore ;

perché la santità e le vittorie

del cristianesimo, hanno aperto

la via del progresso,

della pace, della fratellanza,

della scienza che guarda e scopre

le meraviglie della natura

e consiglia che siano usate

e conservate per il bene

dell’umanità e a gloria di Dio;

mentre il male e i suoi fans,

vogliono fare il contrario,

cioè usare la natura

e il creato tutto,

l'arte, la scienza e la religione,

 per affermare

la civiltà della prevaricazione

e della morte, cioè dell'anti-Decalogo

e dell'Anti-Cristo. Essi

abbisognano per questo progetto,

della morte di Dio.

 

Ma in realtà, non solo

Dio non è mai morto,

e al contrario, è sempre

stato vivo e eterno;

ma contro la morte della Fede,

contro gli Stati e i Governi

sempre più traditori

del Diritto e della Società,

contro la civiltà della Prevaricazione

e della morte, che vuole

trasformare la vita quotidiana

dei piccoli sulla terra,

nell’anticamera dell’inferno

e della disperazione,

Dio è ancora una volta,

(questa volta molto più che in passato),

l’unica salvezza contro la quale

e per i meriti della quale,

ancora una volta,

il Male sarà sconfitto,

i suoi apostoli, debellati,

la sua organizzazione

anche istituzionale,

smantellata e dissolta,

dal sole nascente

di un mondo nuovo:

 

il Mondo costruito

sulle fondamenta del Dio vivente

che non può morire, perché risorto

per sempre dalla morte,

ed assiso alla destra del Padre, 

pur essendo in mezzo a noi e ovunque ;

pur essendo in mezzo a noi,

e non più al di sopra di noi e basta,

come in antico, quando il Natale di Gesù

doveva ancora venire .

 

1: Le società moderne in crisi e sempre più scristianizzate, ispirate dalla democrazia antica perfezionata dal Vangelo, dopo lungo fermentare, alla fine hanno messo a garanzia della democrazia stessa, la sovranità del popolo. Ora questo è certamente un passo avanti nella storia dell'umanità; ma  questo progresso ha decisamente un punto debole del quale non si parla mai, ed è il seguente: non prevede il caso in cui la maggioranza del popolo (unica garanzia prevista) sbaglia per qualche motivo, o perché errare humano est; o perché anche i popoli possono corrompersi. Perciò nel caso in cui la maggioranza sbaglia o è corrotta, la democrazia muore da sola, perché non può reggersi sugli errori della maggioranza e sulla neutralità conseguente della minoranza; ne consegue che affinché le democrazie siano stabili secondo il bisogno universale dei popoli, occorre una garanzia oltre la sovranità del popolo stesso; cioè occorre che la sovranità popolare sia fondata su Dio. In conclusione, così come Dio è all'origine della democrazia, allo stesso tempo ne è anche il garante contro eventuali degenerazioni . Questo è il senso del verso o passo soprastante.

 

FINE

 

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