Carissimo Antonino, Scrivo per dire che ho letto il suo libro : Perché credo in colui che ha fatto il mondo : è più che interessante, è perfino bello, perché la logica e l'esposizione del pensiero, è fondata su una sostanza oggettiva; e questa sostanza è aperta alla via e alla esperienza più generale e profonda (perfino infinita), della Fede e della Religione. Basta dire il vero sul piano della Scienza, e si vede che questa non nega la Fede e la Religione, ma anzi, le conferma per quanto possa farlo nell'immanente; anzi la scienza moderna stessa, è nata da un atto di Fede in Dio; coloro che negano Dio, fanno dunque un atto di Fede nel nulla ... . Ma il suo ragionamento in pratica conferma ciò che sapevo, senza averlo chiaro : che la negazione di Dio è la più grande bugia dell'epoca moderna; ed è il più grande ostacolo alla Scienza stessa, se si riflette che questa è amica della verità e nemica delle bugie e specialmente delle bugie maggiori o fondamentali; se si riflette che la scienza come facoltà intellettuale, è stata data all'uomo dal Creatore, per il Bene dell'Uomo e del Creato; e non per il Male dell'Uomo e del Creato, come avviene, quando Dio è messo da parte...: nazismo e comunismo sono esempi recenti e emblematici; ma anche il capitalismo selvaggio e odierno, affonda le sue radici storiche come della odierna crisi, nella estromissione di Dio dalla vita privata e pubblica. Il capitalismo quale esercizio della impresa moderna, nacque in Italia ad opera dei monasteri e delle città Stato italiane medioevali; questo esercizio economico inteso come investimento sano e libero che crea ricchezza e la distribuisce facendo crescere l’economia, è pure esso un frutto importante (un progresso) apportato dal cattolicesimo per la prima volta nel mondo, checché ne dica Weber nella sua nota monografia (ascrivente tale nascita al protestantesimo); questo frutto però si perde, se non sorretto dalla moralità e dalla Fede della religione natia, come avviene nella crisi odierna; si perde nella immoralità e nella sterilità delle speculazioni e degli investimenti stessi, si perde nel braccare con le sproporzionate concentrazioni di potere economico e finanziario, la libertà di investire e lavorare. In realtà i nemici di Dio, finiscono sempre per essere anche nemici dell'Uomo e del Creato, più ancora che di Dio stesso; e ciò è sempre vero, perché mentre l'Uomo e il Creato sono raggiungibili dal Male, dal Fango frutto delle condotte e culture anti-Dio, l’Altissimo invece non può essere raggiunto dal Male e dal Fango in nessun caso e per nessun motivo: queste cose terrene, infatti, differiscono e distano dal Cielo, analogamente alla distanza quotidiana tra le povere e basse pozzanghere sulle strade fangose, e le ricche e alte stelle, che brillano mirabilmente nel firmamento. In conclusione, il Male, cioè le fangose pozzanghere, non potendo nuocere a Dio, tentano colpire la sua immagine e somiglianza sulla Terra, che sono gli uomini. Vi è poi l'interessante discorso riguardante il Darwinismo e l'Evoluzionismo : è impressionante che la sostanza di ciò che dice nel suo libro, coincida con quanto affermò lo stesso G. K. Chesterton nell' Uomo Eterno e altrove, agli inizi del secolo XX° : l' Evoluzionismo non è basato sulla scienza: esso richiede una fede molto più cieca della Fede tradizionale nel Creatore; questa Fede tradizionale, è almeno anche sufficientemente ragionevole, ha fondamenti razionali evidenti, acquisiti e da sviluppare; l'Evoluzionismo al contrario e a conti fatti, non ha i fondamenti scientifici che rivendica, e praticamente domina il pensiero odierno, sulla base di un Dogma pericolosissimo tanto più assurdo quanto più il tempo passa e la scienza si perfeziona: questo dogma è la sola affermazione teorica senza sufficiente attendibilità; è in pratica una frottola che viene fatta passare per vera o scientifica; una evoluzione che è ricca di anelli mancanti e è ancora più ricca di bamboli anti-scienza e verità delle cose. Alcuni evoluzionisti, per non volere riconoscere l’origine tradizionale da Dio, preferiscono credere a una origine fantastica dalle scimmie .. Dove stà la convenienza del cambio di Fede ? Le auguro di andare avanti e non fermarsi di fronte a niente, se non per ascoltare il consiglio superiore, che proviene da Dio stesso. Ma è invero proprio questo consiglio o ispirazione, che si coglie al fondo del suo libro: esso è animato dalla cosa più indispensabile e insieme affascinante per chiunque s'accosti alla scienza quale metodo che indaga il Mondo, per scoprirne il fondamento scientifico o sperimentale (e non solo la consistenza empiristica o logica o solo aristotelica e comunque pre-galileiana...): vale a dire l'amore fondamentale al vero, che è mosso anche dal rigore logico e matematico, ma coinvolge pure con equilibrio misurato e sapiente, il cuore ... . Però è proprio questo sentimento del vero secondo la mente e al contempo secondo il cuore, che coincide col sentimento e visione del mondo, che è alla base della Fede in Dio, come è insegnata dalla Chiesa e dalla sua bimillenaria tradizione. E’ lo stesso sentimento e visione insegnativi, sebbene da sua parte espresso da una prospettiva di un addetto ai lavori sul campo della scienza, dopo lungo operare e riflettere; dall'altra parte, espresso invece dal punto di vista del magistero e della tradizione. Così come questo aspetto interiore della mente e del cuore alla ricerca del vero (compreso Dio, e specialmente Dio prima di ogni altra cosa), portò Galilei a porre le basi della scienza moderna, allo stesso modo, questo medesimo sentimento e visione, è la principale garanzia della conservazione e dello sviluppo migliori, della stessa scienza . E' dunque il professor Zichichi che ha ragione, affermando la complementarietà fondamentale della Scienza con la Fede; è lei che è un vero scienziato che cerca il vero e sa vedere anche Dio, proprio perché cerca il vero (e non per altro motivo improprio); è lei che con la sua passione del vero, riesce a mostrare con evidenza condivisibile, con esperienza e competenza affascinante perché realmente vissute, che la scienza non è nemica della Fede, tantomeno di Dio; al contrario sono nemici dell'Uomo, i desideri del vero parziale o ideologico, che in ultimo, divenuti desideri divisi dalla Fede e da Dio (cioè divenuti personaggi più soli di fronte al male che autonomi da tutto e dal male stesso, come frequentemente essi stessi si credono), diventano anche con certa facilità, nemici dell'Uomo: sono forse i cattivi frutti dell'albero non buono, di cui parla il Vangelo .
Buon Lavoro
O. M. |
FINE