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In attesa della resurrezione
dai morti, va la gente
ai cimiteri numerosa:
ha nel cuore la Fede
alta e accesa,
in mano i lumi e i fiori,
che simboleggiano
la speranza di rivedere
vivi in eterno, i propri cari.
Entrati tra i sepolcri,
la moltitudine si segna :
nel nome del Padre,
del Figlio, dello Spirito Santo.
Ormai alla tomba di famiglia,
tutti vogliono pregare,
ma ad alcuni non esce
che un sommesso pianto;
per altri, si fa invece
più forte, coi cari defunti,
il soprannaturale incontro.
Poi a mano a mano
che il giorno passa
e avanza la sera,
sempre più accorata
ed efficace, diviene
l’insistente e pia
paesana, cittadina,
nazionale,
cattolica preghiera.
E’ questo infatti,
dice quel sacerdote,
il giorno della Chiesa militante,
che prega per quella che espia,
o Purgante. Tutto avviene dunque
nell'evidenza e nel segreto
del Cuore e del Cielo,
finché la preghiera insistente,
e una strana Parola d’amore,
sempre meglio ci fa persuasi,
che tante anime
hanno ora migliore sorte,
e anzi tra breve, s’apriranno
per molte, del Paradiso,
l' eterne e possenti porte .
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FINE