Io mi trovai fanciulle, un bel mattino
Di mezzo maggio in un verde giardino.
Eran d'intorno violette e gigli
Fra l'erba verde, e vari fior novelli
Azzurri e gialli, candidi e vermigli;
Ond'io porsi la mano a còr di quelli
Per adornare i miei biondi capelli
E cinger di ghirlanda il vago crino.
Ma poi ch'io ebbi pien di fiori un lembo,
Vidi le rose e non pur d'un colore :
Io corsi allor per empier tutto il grembo,
Perch'era si soave il loro odore
Che tutto mi sentii destare il core
Di dolce voglia e d'un piacer divino.
Io posi mente a quelle rose allora:
Mai non vi potrei dir quant'eran belle-
Quale scoppiava dalla boccia ancor.
Quali erano un po' passe, e qual novelle.
Amor mi disse allor : - Và còi di quelle
Che più vedi fiorite in su lo spino.-
Quando la rosa ogni sua foglia spande,
Quand'è più bella, quand'è più gradita,
Allora è buona a mettere in Ghirlande,
Prima che sua bellezza sia fuggita:
Sicché, fanciulle, mentre è più fiorita
Cogliam la bella rosa del giardino.
FINE