...La Patria è un tutto,
Di cui siam parti. Al cittadino è fallo
Considerar se stesso
Separato da lei. L'utile o il danno,
Ch'ei conoscer dee solo, è ciò che giova,
O nuoce alla sua Patria, a cui di tutto
E' debitor. Quando i sudori e il sangue
Sparge per lei, nulla del proprio ei dona;
Rende sol ciò che n'ebbe. Essa il produsse,
L'educò, lo nutrì. Con le sue leggi
Dagl'insulti domestici il difende,
Dagli esterni con l'armi. Ella gli presta
Nome, grado ed onor; ne premia il merto;
Ne vendica le offese; e, madre amante,
A fabbricar s'affanna
La sua felicità, per quanto lice
Al destin de' mortali esser felice.
Han tanti doni, è vero,
Il peso lor. Chi ne ricusa il peso
Rinunci al benefizio; a far si vada
D'inospiti foreste
Mendico abitatore; e la di poche
Misere ghiande, e d'un covil contento,
Viva libero e solo a suo talento .
FINE