Raffaello Sanzio, La Giustizia, 1509 .
Ha in mano i tradizionali attributi cioè, la spada e la bilancia ... .
Nulla rivela più sorprendentemente l'enorme e silenzioso male della società moderna dell'insolito uso che si fa oggigiorno della parola Ortodosso. Un tempo l'eretico era fiero di non essere tale. Eretici erano i regni del mondo, la polizia e i giudici. Lui era ortodosso. Non si compiaceva d'essersi ribellato a loro; erano stati loro a ribellarsi a lui. Gli eserciti con la loro spietata sicurezza, i sovrani coi loro volti impassibili, i decorosi processi di Stato, i giusti processi legali : si erano tutti smarriti come pecorelle. L'eretico era fiero di essere ortodosso, fiero di essere nel giusto. Quando si ritrovava solo in una landa desolata, era più di un uomo: era una Chiesa. Era il centro dell'universo e intorno a lui ruotavano le stelle. Nessuna tortura sottratta agli inferi più remoti avrebbe potuto fargli ammettere di essere un eretico. Oggi invece se ne fa un vanto e, come una risata consapevole, pronuncia frasi come : Suppongo di essere un vero eretico , per poi guardarsi intorno in cerca di consenso. La parola eretico non solo non significa più essere in errore, ma significa in realtà essere lucidi e coraggiosi. La parola ortodossia non solo non significa più essere nel giusto, ma significa in realtà essere in errore. Tutto ciò non può che significare una sola cosa : che è sempre meno importante essere nel giusto dal punto di vista filosofico. E' sicuramente più facile che un uomo confessi di essere pazzo che di essere eretico. Il bohemien, con la sua cravatta rossa, dovrebbe compiacersi della sua ortodossia. Il dinamitardo che innesca una bomba, dovrebbe pensare che a dispetto di tutto il resto, perlomeno è ortodosso .
E' inconcepibile in linea di massima che un filosofo dia fuoco a un altro filosofo a Smithfield Market 1), solo perché non condivide la sua teoria dell'universo. Ciò accadeva assai di frequente durante la decadenza del medioevo ed era del tutto inutile allo scopo. Ma vi è una cosa infinitamente più assurda e impraticabile del mettere al rogo un uomo per la sua filosofia, ovvero l'abitudine di affermare che la sua filosofia è irrilevante, come accade universalmente nel XX° secolo, nella decadenza del grande periodo rivoluzionario. Le teorie generali sono ovunque disprezzate; la dottrina dei diritti dell'uomo è ignorata al pari della dottrina della caduta dell'uomo. Oggi lo stesso ateismo è troppo teologico per noi. La stessa rivoluzione è troppo organizzata e la stessa libertà è troppo restrittiva. Non sono ammesse generalizzazioni. Il signor Bernard Shaw ha espresso questo concetto in un perfetto epigramma: La regola d'oro è che non esistono regole d'oro. In arte, in politica, in letteratura, non facciamo che discutere di dettagli. L'opinione di un uomo sui tram è importante; la sua opinione su Botticelli è importante; la sua opinione sul tutto è irrilevante. Per quanto egli sia intento a esplorare un milione di oggetti, non troverà mai il più strano, l'universo; in tal caso avrebbe una religione e sarebbe perduto. Tutto è importante, tranne il tutto.
Non servono certo esempi per dimostrare questa assoluta superficialità in materia di filosofia cosmica. Non servono certo esempi per dimostrare che, qualsiasi altra cosa influisca secondo noi sulla vita pratica, pensiamo che non conti se un uomo sia pessimista o ottimista, cartesiano o hegeliano, materialista o spiritualista. Immaginiamo tuttavia una situazione tipo. Durante qualsiasi innocente conversazione, potremmo facilmente udire un uomo affermare : La vita non vale la pena di essere vissuta . Queste parole suscitano in noi lo stesso effetto che avrebbe una frase come: Oggi è una bella giornata ; nessuno pensa che tale affermazione possa realmente avere un profondo impatto sull'uomo e sul mondo. Eppure se credessimo veramente a quelle parole, il mondo si capovolgerebbe. Gli assassini riceverebbero medaglie perché salvano gli uomini dalla vita; i vigili del fuoco verrebbero denunciati perché li sottraggono alla morte; useremmo i veleni come medicine; chiameremmo il dottore quando siamo in buona salute; la Royal Humane Society 2) verrebbe sradicata come un covo di assassini. eppure non ci domandiamo mai se il pessimista amante della conversazione rafforzerà o sconvolgerà la società, perché siamo convinti che le teorie non abbiano alcuna importanza.
Coloro a cui dobbiamo la nostra libertà non erano sicuramente di questo avviso. Quando i vecchi liberali tolsero il bavaglio a tutte le eresie, la loro idea era che ciò avrebbe permesso di fare nuove scoperte religiose e filosofiche, poiché erano convinti che la verità cosmica fosse così importante che tutti avrebbero dovuto fornire la propria testimonianza indipendente. L'idea moderna è che la verità cosmica è così irrilevante che le parole non hanno alcuna importanza. I primi liberarono la ricerca come si sguinzaglia un nobile segugio; la seconda libera la ricerca come si rigetta in mare un pesce non commestibile. Non vi è mai stato un così scarso interesse per la natura dell'uomo come oggi, quando per la prima volta chiunque può discuterne. Le antiche restrizioni consentivano solo agli ortodossi di dibattere di religione. La libertà moderna impedisce a chiunque di discuterne. Il buongusto, ultima e più vile superstizione umana, è riuscito a zittirci là dove tutto il resto ha fallito. Sessant'anni fa era di cattivo gusto essere un ateo dichiarato. Poi arrivarono i seguaci di BradLaugh 3) , gli ultimi religiosi, gli ultimi uomini che si siano interessati a Dio; ma non riuscirono a cambiare le cose. E' tuttora di cattivo gusto essere un ateo dichiarato. Ma il loro supplizio non è stato del tutto inutile, poiché oggi è altrettanto di cattivo gusto essere un cristiano dichiarato. L'emancipazione non ha fatto altro che rinchiudere il santo nella stessa torre del silenzio dell'eresiarca. Discutiamo quindi di Lord Anglesey 4) e del tempo, convinti che questo dimostri la completa libertà di tutti i credi.
Vi sono tuttavia delle persone, me compreso, che pensano che la cosa più poetica e importante di un uomo, sia ancora la sua visione dell'universo. Pensiamo che per una padrona di casa che debba decidere se accettare un inquilino, sia importante conoscere il reddito, ma ancora più importante conoscerne la filosofia. Pensiamo che per un generale che si appresti a combattere il nemico, sia importante conoscerne la forza, ma ancora più importante conoscerne la filosofia. Pensiamo che il problema non sia se la teoria del cosmo influenzi gli eventi, ma se a lungo andare, qualcos'altro possa influenzarli. Nel XV° secolo chi predicava una condotta immorale veniva torchiato e torturato; nel XIX° secolo abbiamo celebrato e decantato Oscar Wilde perché predicava tale condotta, per poi spezzargli il cuore coi lavori forzati per averla messa in pratica . Se vi sono dei dubbi su quale dei due metodi fosse il più crudele, non ve n'è alcuno su quale fosse il più grottesco. L'epoca dell'inquisizione almeno non può essere accusata di aver prodotto una società che ha fatto un idolo proprio dell'uomo il quale predicava le stesse cose che, una volta messe in pratica, lo hanno portato alla reclusione .
Oggi nella nostra epoca, la filosofia o la religione, ovvero la nostra teoria sulle cose ultime, è stata estromessa più o meno simultaneamente, da due campi che era solita occupare. Gli ideali universali dominavano la letteratura prima di venire estromessi al grido di l'arte per l'arte . Gli ideali universali dominavano la politica, prima di venire estromessi al grido di efficienza, che potremmo approssimativamente tradurre con la politica per la politica. Negli ultimi vent'anni gl'ideali dell'ordine e della libertà sono andati via via scomparendo dai nostri libri, così come le ambizioni dell'intelletto e dell'eloquenza sono andati scomparendo dai nostri parlamenti. La letteratura è volutamente diventata meno politica; la politica è volutamente diventata meno letteraria. Le teorie universali sulla relazione delle cose sono state quindi escluse da entrambe, e possiamo quindi domandarci : che cosa abbiamo guadagnato o perduto da questa esclusione ? La letteratura o la politica sono forse migliorate per essersi sbarazzate del moralista e del filosofo ?
Quando tutto ciò che riguarda un popolo diventa temporaneamente debole e inefficace, si comincia a parlare di inefficienza. Allo stesso modo, quando il corpo di un uomo è un rottame, egli comincia per la prima volta a parlare di salute. Gli organismi vitali non parlano dei loro processi, ma delle loro aspirazioni. Non può esservi miglior prova dell'efficienza fisica di un uomo del suo discorrere allegramente di un viaggio alla fine del mondo. E non può esservi miglior prova dell'efficienza pratica di una nazione del suo discorrere continuamente di un viaggio alla fine del mondo, un viaggio verso il giorno del Giudizio e la Nuova Gerusalemme. Non può esservi sintomo più evidente di una poderosa salute fisica della tendenza a inseguire nobili e folli ideali; è nella prima esuberanza dell'infanzia che vogliamo la luna. Nessun uomo valoroso vissuto in epoche valorose avrebbe compreso il significato dell'espressione ambire all'efficienza . Ildebrando 5) avrebbe affermato di ambire non all'efficienza ma alla Chiesa Cattolica. Danton avrebbe affermato di ambire non all'efficienza ma alla libertà, alla uguaglianza e alla fratellanza. Anche se l'ideale di questi uomini fosse stato semplicemente quello di spingere a calci un uomo giù dalle scale, pensavano al fine come uomini, non al procedimento come paralitici. Non dicevano : Sollevando accuratamente la gamba destra e usando, come noterete, i muscoli della coscia e del polpaccio perfettamente funzionanti, io... . Il loro atteggiamento era assai diverso. Erano così presi dalla splendida visione dell'uomo disteso ai piedi delle scale che, in quell'estasi il resto seguiva in un baleno. Nella pratica, l'abitudine di generalizzare e idealizzare non denotava affatto una debolezza terrena. L'epoca delle grandi teorie era l'epoca dei grandi risultati. Nell'era del sentimentalismo e delle belle parole, alla fine del XVIII° secolo, gli uomini erano davvero vigorosi ed efficienti. I sentimentalisti sconfissero Napoleone. I cinici non riuscirono a catturare De Wett 6) . Cent'anni fa i nostri affari, nel bene e nel male, venivano gestiti trionfalmente dai retori. Oggi i nostri affari vengono irrimediabilmente mandati all'aria da uomini forti e taciturni. E questo ripudio delle grandi parole e delle grandi visioni, ha generato non solo una razza di piccoli uomini in politica ma anche una razza di piccoli uomini nelle arti. I politici moderni rivelano la colossale licenziosità di Cesare e del Superuomo, affermando di essere troppo pratici per essere puri e troppo patriottici per essere virtuosi; ma il risultato di tutto ciò è che il Cancelliere dello Scacchiere 7), è un inetto. I nuovi filosofi dell'arte invocano la stessa licenziosità morale e la libertà di distruggere il Paradiso e l'inferno con la loro energia; ma il risultato di tutto ciò è che il poeta laureato 8) è un inetto. Non dico che non esistano uomini più forti di costoro; ma si può davvero affermare che esistano uomini più forti di quegli uomini di una volta dominati dalla filosofia e imbevuti di religione ? Che la schiavitù sia meglio della libertà è una affermazione discutibile. Ma che la loro schiavitù abbia prodotto più della nostra libertà, è un fatto difficilmente contestabile.
La teoria della amoralità dell'arte si è affermata stabilmente nelle classi puramente artistiche, ovvero libere di produrre tutto ciò che desiderano. Sono libere di scrivere un paradiso perduto in cui Satana sconfigga Dio. Sono libere di scrivere una Divina Commedia in cui il Paradiso si trovi sotto l'inferno. E cos'hanno mai fatto ? Hanno forse prodotto nella loro universalità qualcosa di più grandioso o di più sublime delle parole pronunciate dallo spietato ghibellino cattolico 9) o dall'inflessibile maestro puritano ? Sappiamo che hanno prodotto solo qualche rondeau. Milton non solo le batte in pietà ma le supera anche in irriverenza. In tutti i loro libretti di poesia non troverete una miglior ribellione a Dio di quella di Satana. Né troverete la grandiosità del paganesimo meglio illustrata di come fa quel fervente cristiano che descrisse farinata 10) mentre solleva la testa, sprezzante dell'inferno. E la ragione è più che ovvia. La blasfemia è un effetto artistico perché dipende da una convinzione filosofica . La blasfemia dipende dalla Fede e con essa svanisce. Se qualcuno ne dubita, invitatelo a riflettere seriamente cercando di formulare pensieri blasfemi su Thor. Probabilmente la sua famiglia lo troverà alla fine della giornata in uno stato di forte esaurimento.
Né nel mondo della politica né in quello della letteratura, dunque, il rifiuto delle teorie universali si è rivelato un successo. Probabilmente perché molti ideali folli e ingannevoli hanno talora disorientato il genere umano . Ma sicuramente nessun ideale è stato così folle e ingannevole nella pratica dell'ideale della praticità. Nulla ha perduto così tante opportunità come l'opportunismo di Lord Rosebery 11). Egli è infatti il simbolo incrollabile della sua epoca: l'uomo che è teoricamente un uomo pratico e praticamente meno pratico di qualsiasi teorico. Nulla in questo universo è così insensato come quella sorta di culto della saggezza terrena. Un uomo che non fa che interrogarsi su quale razza sia più forte o su quale causa sia più promettente, è un uomo che non crederà mai in qualcosa abbastanza a lungo da garantirne il successo. Il politico opportunista è come un uomo che deve abbandonare il biliardo perché è stato sconfitto a biliardo e abbandonare il golf perché è stato sconfitto a golf . Nulla è inutile ai fini dell'efficienza come l'enorme importanza che viene attribuita alla vittoria immediata. Nulla è più fallimentare del successo.
E avendo scoperto che l'opportunismo fallisce, ho deciso di considerarlo da una prospettiva più ampia, capendo così che è destinato al fallimento. Mi rendo conto che è molto più pratico discutere le teorie cominciando dal principio. A mio avviso gli uomini che si uccisero a vicenda per l'ortodossia dell'omousia 12) erano molto più assennati di quelli che oggi si accapigliano per la legge sull'istruzione. I dogmatici cristiani cercavano infatti di instaurare un regno di santità e di definire innanzitutto ciò che era realmente sacro. Ma i teorici dell'educazione moderni cercano di promuovere la libertà religiosa senza tentare di stabilire cosa sia la religione e cosa sia la libertà. Se gli antichi sacerdoti imponevano il loro pensiero al genere umano, prima almeno si prendevano la briga di renderlo comprensibile. Il compito di perseguitare una dottrina senza nemmeno enunciarla, è oggi affidato a schiere di anglicani e anticonformisti.
Per queste e per molte altre ragioni ho deciso da parte mia, di ricominciare dai fondamentali. Ecco l'idea generale del presente libro [Eretici] , in cui mi ripropongo di trattare i miei più illustri contemporanei non sul piano personale o in modo puramente letterario ma in relazione alle reali dottrine che essi insegnano. Quel che m'interessa del signor Rudyard Kipling non è la sua figura di brillante artista o la sua esuberante personalità, ma il suo essere eretico, ossia un uomo la cui visione delle cose ha l'ardire di differire dalla mia. Quel che m'interessa del signor Bernard Shaw non è il fatto che sia uno degli uomini più geniali e onesti che esistano, ma il suo essere eretico, ossia un uomo la cui filosofia è molto valida, molto coerente e molto sbagliata. Riprendo i metodi dottrinali del XIII° secolo, mosso dalla vaga speranza di scoprire qualcosa.
Supponiamo che in strada si crei un grande scompiglio per, mettiamo, un lampione che molte persone influenti vorrebbero abbattere. Un monaco di grigio vestito che incarna lo spirito del medioevo, viene interpellato sulla questione e comincia ad affermare, con il tono arido tipico dell'educatore : Consideriamo innanzitutto cari fratelli, il valore della luce. Se la luce sia di per sé un bene . A quel punto il monaco viene comprensibilmente messo al tappeto. Tutti si avventano sul lampione che in dieci minuti viene divelto e si congratulano l'un l'altro per la loro praticità tutt'altro che medioevale. Ma a lungo andare le cose si complicano. Alcuni hanno divelto il lampione perché volevano la luce elettrica; altri perché volevano il ferro vecchio; altri ancora perché volevano l'oscurità dal momento che avevano commesso azioni malvagie. Alcuni pensavano che quel lampione fosse inadeguato, altri che fosse eccessivo; alcuni hanno agito perché volevano distruggere un bene comunale, altri perché volevano semplicemente distruggere qualcosa. Di notte si scatena la guerra, tutti sferrano colpi alla cieca, Così gradualmente e inevitabilmente, oggi, domani o il giorno dopo, riaffiora la convinzione che il monaco in fondo avesse ragione e che tutto dipenda dalla filosofia della luce. Ma quello che avremmo potuto discutere alla luce del lampione, dobbiamo ora discuterlo nell'oscurità .
NOTE
1 : Lo Smithfield Market è stato l'ultimo mercato all'ingrosso di Londra, specializzato nella vendita di carne. Teatro di molte esecuzioni di eretici e di oppositori politici, vi hanno trovato la morte anche il patriota scozzese William Wallace (1305) e il capo della rivolta dei contadini inglesi Wat Tyler (1381) .
2 : La Royal Humane Society, fondata a Londra nel 1774, premia le persone per i loro atti di coraggio, in particolare per il salvataggio di vite umane grazie alla tecnica della rianimazione.
3 : Charles Bradlaugh (1833-1891) . Attivista politico e ateo militante inglese, diresse il giornale laicista The National Reformer , accusato di blasfemia ed eversione, e nel 1866 fondò la national Secular Society, organizzazione per la promozione del secolarismo laico e della libertà religiosa; sostenitore del repubblicanismo e dell'antiimperialismo e di cause sociali come il suffragio femminile e il controllo delle nascite, fu il primo ateo a diventare, membro del parlamento inglese. Espulso dalla Camera dei Comuni per essersi rifiutato di giurare sulla Bibbia, condusse una grande Campagna per consentire anche agli atei di sedere in Parlamento.
4 : Henry William Paget, primo marchese di Anglesey (1768-1854), fu un generale e uomo politico inglese. Partecipò alla guerra contro la Francia e alla battaglia di Waterloo (giugno 1815) perse la gamba destra; [nella stessa battaglia] comandò la cavalleria e l'artiglieria della armata di Wellington .
5 : San gregorio VII° (Ildebrando Aldobrandeschi di Siena 1020 [1025] - 1085, papa dal 1073 alla morte, fu nell' XI° secolo il promotore di una profonda riforma della Chiesa. Egli è noto soprattutto per il ruolo svolto nella lotta per le investiture, che lo pose in contrasto con l'Imperatore Enrico IV°, costretto all'umiliante penitenza a Canossa (1077).
6 : Christiaan Rudolf de Wet (1854-1922). Generale e politico sudafricano, fu considerato uno dei maggiori leader militari della seconda guerra boera (1899-1902) e uno dei fondatori del Partito Nazionale del SudAfrica .
7 : Chesterton si riferisce qui a Sir Austen Chamberlain(1836-1914) e fratellastro di Arthur Neville Chamberlain (1869-1940) .
8 : Nel Regno Unito il Poeta Laureato (Poet Laureate) è il poeta ufficiale del Sovrano. Egli è investito del compito di comporre poemi in occasione di eventi ufficiali.
9 : Svista di Chesterton. Dante infatti apparteneva alla fazione dei Guelfi bianchi.
10 : Farinata degli Uberti, figlio di Jacopo degli Uberti, fu un nobile ghibellino appartenente a una delle Famiglie Fiorentine più antiche e importanti. Dante lo cita nel VI° Canto dell'Inferno indicandolo per bocca di Ciacco tra fiorentini ch'a ben far puoser li'ngegni e nel X° Canto tra gli eretici.
11 : Archibald Philip Primrose (1847-1929) Conte di Rosebery, è stato un politico inglese. Aderì al partito Liberale e fu Primo Ministro nel Regno Unito dal 1894 al 1895. le su opinioni erano in netto contrasto con quelle di Chesterton.
12 : Dottrina cristiana secondo al quale il Padre e il Figlio sono di identica Sostanza e Natura, in opposizione all'eresia ariana.
FINE