(Da: Giacomo Leopardi, Per il Santo Natale, Canzonetta, in : Entro Dipinta Gabbia, Tutti gli scritti inediti, rari e editi, 1809-10, di Giacomo leopardi, a cura di Maria Corti, Bompiani 1972; Idem in : Il Natale, Arte e Letteratura, a cura di Claudio Nardini, Firenze, Nerbini -per Banca Marche- 2010, p. 80)
Tacciano i venti tutti,
del mar si arrestino le acque,
Gesù, Gesù già nacque,
già nacque il Redentor.
Il Sommo Nume Eterno
scese dall'alto cielo,
il misterioso velo
già ruppe il Salvator.
Nascesti alfin nascesti,
pacifico Signore,
al mondo apportatore
d'alma felicità.
L'empia, funesta colpa,
giacque da te fiaccata,
gioisci, o avventurata,
felice umanità.
Sorgi, e solleva il capo
dal sonno tuo profondo;
il Redentor del mondo
omai ti liberò.
No, più non senti il giogo
di servitù pesante,
son le catene infrante
da lui che ti salvò.
Gloria sia dunque al sommo,
Onnipossente Iddio,
guerra per sempre al rio
d'Averno abitator.
Dia lode e Cielo, e Terra,
al Redentor divino,
al sommo Re Bambino
di pace alto Signor .
(Giacomo Leopardi 1798-1837)
FINE