E'
sbagliato mettere in discussione la celebrazione della festa del lavoro e dei lavoratori, come è stato fatto recentemente, perché lavoratori sono o dovrebbero essere tutti gli uomini; se dunque si toglie la festa di una delle attività principali dell'umanità (il lavoro), si sminuisce la stessa umanità, e non si promuove; d'altronde è anche vero che non si può promuovere l'umanità con la sola ideologia di sinistra, che tradizionalmente ha monopolizzato questa festa. E' perciò necessario dare al primo maggio, un contenuto oltre le ideologie (tutte le ideologie), cioè un contenuto universale .. : a questo scopo è possibile vedere in questa festa, oltre la celebrazione del lavoro e dei lavoratori, anche la celebrazione della Costituzione, dello Stato di Diritto, della Democrazia, del Progresso, di San Giuseppe artigiano, della Collaborazione tra l'uomo e Dio ... . E' dunque questa concezione più completa e necessaria, che il testo sottostante cerca descrivere .
TESTO
Primo maggio!
Festa del lavoro!
Festa dei lavoratori!
Festa dell’uomo che lavora,
della donna che lavora
dentro e fuori casa.
E’ festa della Costituzione, che dice
l’Italia, fondata sul lavoro.
E’ festa dello Stato di Diritto
che permette con le leggi e il potere,
l’esercizio ordinato del lavoro
e della convivenza civile.
E’ festa della Democrazia
che fa gli uomini titolari di diritti e doveri
rispettandosi reciprocamente,
secondo l’idea della fratellanza.
E’ festa del Progresso,
o meglio, della Società
realmente evoluta e in evoluzione,
che si costruisce anche col lavoro
e esige che nessuno manchi
del necessario per vivere
materialmente e spiritualmente.
E' festa di san Giuseppe,
modello dei lavoratori,
amante della povertà,
esempio sublime di pazienza 1)
e santità .
E’ festa infine della Collaborazione
tra l’uomo e Dio,
perché l’uomo che lavora onestamente,
esegue quotidie 2), il comando
fondamentale del Creatore 3),
per riscattarsi dalle povertà
materiali e spirituali su questa terra,
e guadagnare giorno per giorno,
la vita eterna.
Il Primo Maggio,
in altre parole,
è anche la festa della Via
che pure mediante il lavoro,
conduce alla santità,
come ci viene insegnato
dall’esempio eloquentissimo
di Gesù, Giuseppe, Maria,
cioè della Sacra Famiglia al lavoro manuale
che essa, non considera un ostacolo,
ma invece un mezzo necessario per vivere
e crescere spiritualmente.
NOTE
1 : Litanie a San Giuseppe della tradizione cattolica ... .
2 : Quotidie : quotidianamente, ogni giorno .
3 : Gn 2, 15 : Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. Siccome ciò si dice dell'uomo prima della sua caduta d'origine (caduta narrata in seguito, cioè in Gn 3,1-24, vale a dire, in tutto il cap 3° della Gn), se ne deduce facilmente, che anche all’uomo integro e appena creato, è comandato di lavorare; pertanto il lavoro prepeccato originale non è una punizione come diventa dopo la caduta, ma al contrario è un fatto naturale e costitutivo della creazione stessa dell’uomo, ancora in grazia di Dio; il lavoro, è dunque un aspetto importante della stessa antropologia umana : la caduta offuscherà tale aspetto, ma non potrà distruggerlo . Ora siccome in Gn 1,27 si dice in aggiunta, che l’uomo fu creato a immagine e somiglianza di Dio, è evidente che l’esercizio del lavoro quotidiano (come già detto, anche fatto costitutivo dell’uomo pieno di grazia e non ancora decaduto), è pure, per così dire, l’esercizio concreto dell'immagine e somiglianza con Dio stesso; perciò c’è nell’azione del lavorare anche lo spazio creativo (una creatività), simili a quelli del Creatore. Infatti se la caduta tenderà a sbiadire l'immagine come la creatività, tuttavia la redenzione per i meriti infiniti di Gesù, riabilitando al meglio l'immagine e la somiglianza di Dio nell'uomo, riabilita pienamente anche le capacità creative del lavoro umano .
FINE