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Il 1° Maggio non è solo un numero, ma anche un primato. Tutti i mesi dell’anno hanno il primo dei lor giorni; tuttavia soltanto il maggio esordisce col primato della festa del lavoro e dei lavoratori. E qui precisiamo che per lavoratori si intendono tutti i cittadini che lavorano, quantunque sia vero che alcuni lavorano di più e altri di meno. Quando è festa, se è vera festa, bisogna essere magnanimi. Vero è d’altronde, che la politica e l’immoralità sconsiderata del capitalismo attuale, costringe a distinguere inderogabilmente, quelli che il lavoro nemmeno ce l’hanno, e quelli che al contrario a spese del popolo, accumulano in modo tanto irrazionale quanto immorale, sacrificando il bene comune e naturale, proprio della civiltà del lavoro : a questi consacrati al conflitto e al latrocinio privato e pubblico, locale e globale, ordiniamo che prima di festeggiare, devono restituire il maltolto, sia che si tratti di diritti che di danaro o beni : posa l’osso o ladrone, per il bene tuo, della tua famiglia e del mondo intero; gioca l’asso, o ladrone, dell’onestà recuperata, della resurrezione spronata, di un mondo e una terra anche da te (con le tue mani) salvata, perché pentito e tornato cittadino costruttore del bene trasparente, anziché demolitore mediante il male, visibile e invisibile . |
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FINE