Che giovinezza nuova, che lucidi giorni di gioia
Per la cerula effusa chiaritą de l'aprile
Cantano le campane con onde e volate di suoni
Da la cittą su poggi lontanamente verdi!
Da i superati inferni, redimito il crin di vittoria,
Candido, radiante, Cristo risorge al cielo:
Svolgesi da l'inverno il novello anno, e al suo fiore
Gią in presagio la messe gią la vendemmia ride.
Ospite nova al mondo, son oggi vent'anni, Maria,
Tu t'affacciasti; e i primi tuoi vagiti converse
Doppio il suon de le sciolte campane sonanti a la gloria:
Ora e tu ne la gloria de l'etą bella stai,
Stai com'uno di questi arbuscelli schietti d'aprile
Che a l'aure dolce danno il bianco roseo fiore.
Volgasi intorno al capo tuo giovin, deh, l'augure suono
De le campane anch'oggi di primavera e pasqua!
Cacci il verno ed il freddo, cacci l'odio tristo e l'accidia,
Cacci tutte le forme de la discorde vita.
FINE