RIVOLUZIONE
Incominciamo con il concetto di rivoluzione. La cultura dominante ama ripetere in occasione di qualche scoperta scientifica, che è stata fatta una vera rivoluzione. La rivoluzione scientifica non produce né morti né feriti. A rivoluzione avvenuta tutti sono più ricchi di prima. Sarebbe corretto parlare di costruzione più che di rivoluzione. In Scienza non si rinnega mai il passato: lo si migliora, lo si integra. E' come se nella scalata di una grande montagna, si scoprisse che quella vetta che sembrava l'ultima, permette di vedere panorami mai prima osservati e, come se non bastasse, di scoprire che c'è un'altra vetta, ancora più alta.
In verità il termine rivoluzione scientifica non corrisponde al vero. Lo ha imposto la cultura dominante al fine di far credere che dopotutto, il rigore scientifico passava per la strada obbligata della rivoluzione, intesa nella comune accezione di rivolta, con massacri e orrori di ogni tipo. Niente di più falso.
RAZZISMO
Uno scienziato non può dire: Non posso credere in questa nuova scoperta scientifica perché l'ha fatta un uomo la cui pelle ha un colore diverso dalla mia . La Scienza è un'attività intellettuale che respinge il razzismo in modo totale.
UNIVERSALITA'
L'uomo è da sempre alla ricerca di valori universali. La Scienza dimostra che esistono leggi universali. Le Forze Deboli che producono fenomeni misurabili nei nostri laboratori sono le stesse di quelle che fanno funzionare il Sole. La Luce che produce un fiammifero è analoga a quella che prodotta dalle stelle. La Forza di Gravità che fa cadere una pietra dall'alto verso il basso e che ci tiene legati alla Terra, è la stessa di quella che sovrintende alla formazione del nostro Sistema Solare e delle Galassie .
ESALTAZIONE DELL' INDIVIDUO
La Scienza esalta l'individuo e il suo lavoro. Il valore di uno scienziato non è imposto dalla forza dei Carri Armati ma dalla sua intelligenza e dal suo lavoro di ricerca. E questo senza venire meno al tributo corale. Non è concepibile Albert Einstein senza Max Planck, James Maxwell, Isaac Newton e Galileo Galilei. Tutti scienziati giganti della scienza: tutti credenti .
STIMOLO INTELLETTUALE
La Scienza stimola l'uomo a sempre nuove conquiste. Non ci si arresta mai dall'estendere e dal migliorare le nostre conoscenze. Una ideologia viene invece presentata come se fosse l'ultimo traguardo di una conquista intellettuale. E blocca l'uomo per secoli e secoli su frontiere fatte di speculazioni astratte, che presto diventano dogmi.
La scienza accetta i dogmi del Trascendente. Essa però respinge i dogmi dell'Immanente.
UMILTA'
Lo scienziato è quotidianamente posto dinanzi a problemi che non sa risolvere. Galilei impiegò più di dieci anni per capire l'attrito e pervenire così alla prima legge del moto. Einstein dedicò undici anni dal 1905 al 1916, per capire a fondo il significato degli esperimenti di Galilei sulla caduta dei corpi materiali. Undici anni per arrivare a scrivere un'equazione. La Scienza è fatta di problemi irrisolti. Capita una cosa, si passa alla successiva. E ricominciano le difficoltà. Einstein impiegò gli ultimi trent'anni della sua esistenza nel tentativo di unificare tutte le forze della Natura. Fu la sua grande opera incompiuta. Come fa a essere arrogante un uomo che non sa rispondere a un quesito ? La Scienza come detto prima, è fatta di quesiti non risolti. Ecco perché essa ha come pilastro l'umiltà intellettuale. L'arroganza nasce dall'ignoranza.
VERITA'
Uno scienziato che raccontasse menzogne, sarebbe escluso dal contesto scientifico. Per la Scienza una cosa vera deve essere riproducibile. Lo scienziato quando arriva a capire qualcosa o a fare una scoperta, deve spiegare in tutti i dettagli come ha fatto a ottenere quel risultato. Chiunque, ovunque, in qualsiasi istante, qualunque sia il colore della sua pelle, deve essere in grado di riprodurre quella verità scientifica. La mistificazione e la menzogna sono estranee alla verità scientifica.
RIFLESSIONE SUI FATTI
La Scienza educa a riflettere, a non affrettarsi in conclusioni prive di verifiche su tutto ciò cui una scoperta può portare nei settori noti della struttura fondamentale del Creato. La Scienza educa a giudicare in modo obbiettivo, non emotivo. Essa affida ai fatti, alle prove sperimentali riproducibili, il battesimo della legittimità scientifica galileiana. Non alle parole e alle formule astratte. Non ha senso dire che una teoria è matematicamente bella o brutta. Essa può essere soltanto vera o falsa. Accade poi quasi sempre che alla fine di una ricerca, quando in un campo ben determinato si è finalmente capito tutto, la formulazione matematica risulti sempre più elegante del previsto.
BONTA' E TOLLERANZA
La Scienza insegna bontà e tolleranza intellettuali. Gli estremi non debbono essere combattuti ma capiti. Cose apparentemente agli antipodi, possono risultare entrambe necessarie per la descrizione dei fenomeni fondamentali della Natura. Valga per tutti un esempio: la proprietà di onda e di particella. La luce per tanto tempo venne considerata un fenomeno corpusculare, poi ondulatorio. E le due descrizioni sembravano mutuamente esclusive. Invece la luce è al tempo stesso e onda e particella. Per arrivare a capirlo ci sono voluti diversi secoli. La dualità onda-particella vale non solo per la luce, ma per tutte le particelle. Questa dualità è una delle conquiste più importanti nella storia del pensiero scientifico.
LOTTA AI PREGIUDIZI
La Scienza combatte i pregiudizi senza mai smettere: anche se ci vogliono secoli per smantellarli. La grande differenza fra Fisica Classica e Fisica Moderna sta nel fatto che una quantità piccolissima (la cosiddetta Costante di Plank) veniva considerata esattamente zero. Un'altra quantità grandissima (la velocità della luce) veniva considerata infinita. Trecento anni per smantellare due pregiudizi.
GENEROSITA'
La Scienza ha anche importanti aspetti di generosità. Spiegare agli altri il risultato di una scoperta è cosa che arricchisce lo scienziato e chi lo ascolta. La Scienza insegna che esiste una forma assolutamente perfetta di generosità e di amore per il prossimo. Chi si priva di un pezzo di pane fa un'opera di bene, ma indubbiamente soffre, se di pane ne ha poco. Chi dà quello che sa non perde nulla, pur potendo arrivare a dare tutto quello che ha .
LIBERTA' DI PENSIERO
La libertà di pensiero è di importanza vitale per la Scienza. E in questo si inserisce il rispetto per quella forma di materia vivente chiamata uomo: quindi il rispetto della sua dignità. Tra tutte le forme di materia vivente noi siamo infatti l'unica cui è stato dato il privilegio di capire la logica da lui seguita per creare la realtà in cui viviamo e di cui siamo fatti. Questo privilegio unico è fonte della più alta dignità cui si possa aspirare: quella di essere fatti a immagine e somiglianza del Creatore di tutte le cose visibili e invisibili. Per leggere il libro della Natura scritto dal Creatore, bisogna essere liberi da qualsiasi pregiudizio. L'unica guida essendo ciò che risponde Colui che ha fatto il mondo quando gli poniamo un quesito. La libertà intellettuale per porre un quesito a Colui che ha fatto il mondo, deve essere totale.
FINE