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INDICE
Chiunque può avere un motivo valido per salire su un treno
2. I bimbi;
3. Gli innamorati;
6. Le romantiche;
7. Dal nuovo mondo;
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1. Fare la calza : iniziare il lavoro. | 2. fare la calza : terminare il lavoro, già avanzato. |
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3. Mangiatore di mela. | |
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4. Il commercialista, riguarda i conti. |
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5. Il barbone dorme sulla panchina del binario dove si attende il treno (FI, S.Maria Novella). | 6. Anche un libro, può far prender sonno. |
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7. Lettrici di romanzi. | |
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9. Proibito fumare? | 10. Ascoltare la musica. |
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12. Pulire le unghie. | |
11. Guardare il paesaggio. | |
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13. Fare la sentinella al controllore: infatti Salvatore calabrese, non ha il biglietto, pertanto appena vede una divisa, sguilla più giù. |
14. Dipingere. In Italia dalla Russia, vi ha preso marito, ci lavora, e dipinge quando torna a casa in treno. |
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15. Rispondere al telefonino. | 16. Compiacersi dei fotografi occasionali. |
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17. Sostare sulle scale dell'uscita, qualche minuto prima della partenza e al tramonto. | 18. |
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19. Ohe, ci siamo anche noi! | 20. Questa qui, sarà una mamma o una nonna ? |
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25. Alcuni treni regionali, hanno poltrone confortevoli. | 26. Oggi nell'Intercity non c'è posto: per fortuna che ci sono i sedili sulle pareti esterne alle cabine. |
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28. Il finestrino aperto, permette al vento di prendersela con le tende parasole. Troppo tolleranti, i due passeggeri all'interno, dei quali si distingue un pezzo di testa. | |
27. Un po di buriana militaresca, prima di cominciare il viaggio per la licenza. | |
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29. Infilo la giacca e scendo. | 30. Dagli USA(?) a Cortona: ed è meglio se qualcuno mi fotografa. |
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31. Non mi faccio distrarre. |
32. Bisogna sempre guardare avanti. |
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33. Dopo una settimana di lezioni all'università, ci vuole un diversivo. | |
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36. Meglio prenderla allegramente. | |
35. Da Londra in Toscana: Mi abbandono al bel paesaggio prima di tornare a casa. | |
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38. L'America, è in parte latina, e in parte india: non dimenticarlo. | |
37. Ci sono i cristiani e i ricchi anche in Affrica. Ma io voglio starmene in Italia. |
Chiunque può aver un motivo valido, per salire su un treno
Dopo l'Impresa e la Macchina, i Passeggeri sono la terza componente del mondo delle ferrovie. Alcuni son di casa, a motivo del pendolarismo; altri sono sporadici, altri passano e si dileguano per sempre.
I più (scommettiamo!) son gente onesta. Ma capita di dover condividere lo stesso vagone, la stessa casa sui binari, col ladro, il bandito, il mafioso, il borseggiatore, l'usuraio... . Il treno infatti, è, come ogni altro luogo sulla terra, un mondo attraversato dal bene e dal male; ma in più c'è il fattore occasionale : se per esempio ti rubano il portafoglio, i ladri non t'entrano in casa, ma approfittano di una tua distrazione momentanea, e poi si dileguano irreperibili. La malavita dei treni ha dunque il vantaggio e insieme la divisa del passeggero ordinario e normale; e usa questo requisito, per colpire meglio, e a volte con più efficacia che altrove, come potrebbe farlo nelle ville o nei villaggi o in città.
Il treno non è dunque un utopico paradiso sicuro e idillico. Tuttavia è grande la sua utilità (Crf. Utilità moderna del treno) , come grande è il contributo che da più di un secolo, dà alla fratellanza e alla prosperità del mondo: quante persone, ovunque c'è la ferrovia nel pianeta, possono lavorare e commerciare più comodamente a causa del treno? E quante saranno quelle che tutto ciò potranno fare tra breve, allorché la ferrovia attraverserà le regioni non ancora raggiunte, del terzo mondo ? Se si costruiscono cannoni e missili, prima o poi bisognerà usarli, se non per attaccare, per difendersi. Ma se si costruiscono treni, alla fine della guerra, non c'è il problema di riconvertire l'industria: la ferrovia, se non è stata distrutta essa stessa dalle bombe, servirà a ricostruire l'organizzazione della vita e della pace. D'altronde se nel periodo della pace, si costruiscono treni per commerciare e lavorare, essendo impegnati più massicciamente nella ricerca della prosperità e del benessere sociale, più difficilmente si faranno guerre per disputare terre e risorse con altri popoli.
Tornando ai passeggeri, questi sono un universo senza limiti di tempo e di spazio, se non fosse che tutti sono mortali. Questo esercito di gente in viaggio, è per lo più in salute e fortemente predisposta al lavoro e al turismo. Confluisce dunque sui binari, la parte più giovane e produttiva dei popoli. Ma si muove pure l'infermo sulla carrozzella, aiutato dall'abbattimento delle barriere architettoniche a cui partecipano anche le ferrovie, con ascensori e montascale appositi. Ci viene l'anziano che trova più comodità e conforto rispetto all'automobile, ci viene il fanciullo e la famiglia in vacanza, ci viene il giovane o la giovane che vogliono conoscere il mondo e specialmente l'Italia; ci vengono i pellegrini che si dirigono in Vaticano o ai grandi santuari. In conclusione così come il treno è divenuto mezzo universale, conosciuto in tutto il mondo, anche la tipologia del passeggero, è divenuta sostanzialmente universale : chiunque può aver un motivo valido, per salire su un treno. Perciò l'elenco fotografico soprastante che descrive i passeggeri, può essere soltanto parziale. Esso serve tuttavia a documentare specialmente quante cose si possono fare in treno (riposarsi, dormire, mangiare, meditare, studiare, leggere,...conversare ..ecc.).
FINE PROVVISORIA