Descrive la vendemmia del 2006,
presso la Fattoria Il Muro in loc. Molinelli (AR).
Il vecchio, finito di vendemmiare in un campo, è giunto da poco in un altro. Perciò fa colazione, insieme al giovane seduto: subito un bel cane dei dintorni, chiede la sua parte di cibo. Il cane è accontentato.
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A sinistra l'amico, porta un paniere d'uva; a destra dei cacciatori coi cani al guinzaglio, posano con la lepre in mano, appena uccisa. | |
1. | ||
Potatura tardiva dei neovigneti. Fattoria di Dorna (Badia al Pino, AR). | Tutti i personaggi principali, provengono dalla Polonia. Quelli in basso, rispettivamente dalla Croazia e dall'Albania. | |
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Idem, n. 1 | Si distingue nel paniere, il vitigno che dà vino bianco, detto malvasia. | |
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Idem n. 2 | Idem n. 2 | |
4. | ||
Idem n. 2
In alto, compaiono Teresa di Calcutta e il Papa Giovanni Paolo II. I protagonisti sono per lo più Albanesi e Domenicani : entrambi amano Teresa e il Papa. Al centro ci s'appresta a mangiare un cocomero, frutta dissetante in agosto. |
In basso, alcuni sono distesi, avendo appena mangiato, attendono l'ora dell'inizio lavorativo. | |
5. | ||
Idem n. 2 |
I protagonisti qui sono tutti dalla Romania (Moldavia). Non si tratta più della potatura dei neovigneti, ma della conseguente legatura |
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6. | ||
Idem n.2 | Protagonista di questa foto è un
albanese:
sotto appare la scritta Goga Ristorante : è il nome del Ristorante che il Goga ha costruito in Albania, col danaro guadagnato onestamente in Italia. E lo stesso ristorante che alcuni anni orsono, aveva solo il primo piano. |
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Idem n. 2, e n. 5. Potatura secca o invernale della vite. | Al centro, un momento di festa sul campo, nell'ora adibita al pranzo. | |
8. | ||
Idem n. 2 | Il protagonista principale, Antonio Torres, viene da San Domingo. | |
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Idem n. 2 | Al centro, Macedone
trattorista.
Col trattore che si vede in basso, taglia i tralci troppo lunghi sui filari. In basso, compare una macchina tagliatralci, montata su trattore New-Holland. |
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10. | ||
Idem n. 2 .
Potatura secca o invernale della vite, Raccolta delle olive, Pesatura conseguente, Potatura dell'olivi, Raccattar sassi nel vigneto. |
I protagonisti, sono per lo più albanesi. In
basso a destra e sinistra, due italiani alzano in bella vista, un
leprotto vivo.
Un altro con la cuffia contro il rumore del trattore, è disceso dalla macchina per controllare se quel serpente ucciso da un decespugliatore è una vipera o no. |
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11. | ||
Idem n. 2 e n. 8 | ||
12. | ||
Idem n. 2.
Mangiare l'uva primaticcia in un attimo di pausa. |
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13. |
Già componendo dei Presepi, vi compaiono lavori agricoli vari, delle quattro stagioni dell'anno. Nella circostanza il centro del Presepe non può non essere che il Bambino Divino. Nelle scene soprastanti invece, il protagonista principale non vuole essere né il lavoro agricolo né il paesaggio, ma gli uomini che stanno al centro del lavoro e del paesaggio.
Queste fotocomposizioni vogliono essere una sintesi della vita agricola, dove la città sullo sfondo, la natura circostante, il lavoro in auge, costituiscono aspetti non separati ma corali, che contribuiscono a celebrare la bellezza dell'uomo nell'esercizio produttivo primario. Contribuiscono cioè a promuovere l'uomo nella realtà più naturale e semplice, al netto da ogni interferenza artificiale, onde la parola è data all'uomo e alle cose, al lavoro, a Dio se si vuole quale Creatore di tutto e di tutti, ma non alle ideologie (prodotti umani, artificiali).
Ogni fotocomposizione, ha dunque sullo sfondo la città di Arezzo, spaccata in due: la prima metà guarda verso il cielo, la seconda verso la terra. Al centro scorre una fila di uova di fagiano un po' ingrandite. Ciò costituisce lo sfondo principale. Seguono dunque la dislocazione delle figure umane, le quali sono rappresentate di preferenza mentre lavorano, ma talvolta anche mentre svolgono attività collaterali, parti ordinarie della vita agricola, come mangiare al sacco, cacciare, riposarsi, lavarsi a una fonte dopo aver bevuto nella calura estiva, bere un bicchiere di vino, mangiare dell'uva... .
La natura insieme allo sfondo cittadino e al lavoro, sono dunque i principali protagonisti attorno all'uomo.
Tale natura è richiamata da due fagiani in alto, due caprioli in basso, talvolta due cinghiali a destra e sinistra. Ma l'esercizio del lavoro stesso, come vendemmiare, potare, tagliare, legare, guidare il trattore..., sono attività che di per sé richiamano la natura, specialmente quali attività necessarie per allevare la pianta della vite (crf. Inno alla vite).