MARIO CAPOSCIUTTI

28-11-05

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Mario Caposciutti (19-8-42 * 26-5-03) mentre pota le viti , nello Anno 1999, presso la Fattoria Ninci o Fraternita (Civitella in Valdichiana AR ) . In fondo si vedono due potatori sullo stesso filare :

infatti , Mario , dopo aver finito per primo il proprio filare, talvolta tornava a ritroso , per aiutare chi era rimasto indietro considere-volmente , come nella circostanza .

 

                Eri fiero del tuo lavoro , e quando potevi ne comunicavi al mondo le ragioni , accendendo nella tua lanterna, tre lumi :

                1. col primo lume dicevi che eri bravo nello svolgere, quel dato lavoro ; ed era vero;

                2. col secondo lume dicevi che  sapevi amministrare la perizia lavorativa e la fatica   conseguente , dominandole come nessuno ; ed era sostanzialmente vero ;

                3. col terzo lume dicevi che nessuno poteva prenderti in giro mentre lavoravi o a cagione del tuo lavoro; infatti , tu, se necessario chiarivi al fattore, al padrone e ai colleghi, che non avevi studiato , ma non per questo giustamente ,  temevi o ti vergognavi di dire che , nella vita , avevi ciononostante :  lavorato ! Onde volevi publicamente significare ,  che eri cosciente del diritto ad essere riconosciuto come un cittadino d' Italia e del Cielo (con tutti i diritti e i doveri da tale cittadinanza) e non come un mezzo imbecille , senza dignità di diritti e doveri , come talvolta , fattori e padroni e colleghi , per errore possono arbitrariamente e volentieri, inferire .

                E questi tre lumi erano il tuo carattere , la tua luce : li tenevi sempre accesi durante la giornata, tra la perizia del lavoro e la fatica , tra il giorno e la notte , dai campi al villaggio .

                Vi ho però un altro ricordo importante , che mi bonifica  affetto e stima : si tratta del tuo sguardo da cristiano , quel giorno laggiù sul vigneto, quando, spinto dallo Spirito,  chiesi a tutti se ci si poteva aiutare reciprocamente a  non bestemmiare il santo nome di Dio :

                chi ero io per importi qualcosa ? Solo un giovanotto , di quelli che hanno studiato, e che avendo fallito forse l' ultima rivoluzione , veniva li , sui campi a pretendere . Perciò tu , dopo avermi soprannominato da quell'ora , Il Frate , mi elencasti con grande franchezza le tue ragioni , provenienti da tutto un mondo e persino da tutta una vita dedicata al lavoro , alla difesa dei diritti personali, e alla onesta fatica . E credei di capire meglio .

                E tu parlavi , parlavi ..., ma al contrario degli altri che talvolta si divertivano a considerarci di opinione radicalmente diversa , io solo in ultimo capii che  il tuo sguardo (rivelatore dell'animo) si era misteriosamente mosso , e al di la delle parole , mi rivelava essere esattamente : lo sguardo inconfondibile del cristiano e del credente; cioè mi rivelava essere in ultimo, la vittoria potenziale su ogni tuo futuro dolore e difetto umano; proprio quella vittoria equivalente, a me sembra ,  nientepocodimeno che alla salvezza  eterna .

                Riposa dunque in pace , o fratello agricoltore; e che i tuoi familiari ricevano dal cielo , adeguata benedizione, prosperità e consolazione .

 

FINE

 

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