5-12-05
Don Uldo Battistini tra i nonvedenti e qualche familiare dei medesimi : se poteva , mangiava insieme ai membri del MAC (Movimento apostolico ciechi) , fiero di condividere insieme anche la tavola . Nessuno quindi lo sentiva lontano e come uno che parlava dall'alto , allorché predicava . | Don Uldo , venuto meno alla fine di novembre 2005 , presso lo Ospedale S. Donato in Arezzo , prestava servizio ultimamente nella Parrocchia di Puglia (AR) . |
Da tempo malato , e sempre più senile , camminavi talvolta strascicando i piedi ; ma sorridente , prestevole , premuroso , puntuale , riuscivi ancora a dir messa , a parlare ai parrocchiani, ai malati , a chiunque ti cercava e interrogava . Questo costante atteggiamento disponibile e aperto , era il tuo stile , la tua forma , la tua mano aperta al prossimo e al mondo , alla tua gente aretina , da Valdichiana o dal Casentino .Veramente la tua vita è stata piena e spesa bene, tutta al servizio della Chiesa e dei fratelli; e solo per questo , può ben dirsi che sei stato un maestro di vita , un sacerdote appunto , mediatore illuminato tra il cielo e la terra .
In particolare ricordo le tue visite al MAC (Movimento apostolico dei ciechi) , quando dopo avere introdotto il discorso chiedevi a uno a uno dei nonvedenti e volontari , la sua eventuale opinione su quello o quell' altro argomento ; e poi finalmente tentavi un commento e una sintesi, onde se possibile, si riuscisse insieme a chiarir meglio , a vagliare , a evidenziare il più necessario e profondo catechismo: e ci riuscivi , perché la tua parola era chiara e limpida, e il tuo spirito attingeva al lume di Cristo , l' unico Maestro , come dice l' Evangelo .
Ricordo poi il seguente episodio , che dimostra il tuo saper mettere il dito sulla piaga , il tuo saper fasciare le ferite , nel cammino verso il Calvario :
il nostro fratello Remo , dopo la morte della moglie nonvedente come lui , in un momento di sconforto o disperazione , si uccise . L'episodio fece tremare tutti quanti , a causa del dolore , del non essersi accorti del dramma interiore di quell' ometto , della violenza suicida e satanica che l'aveva vinto , dell'assenza di Dio che tutto ciò permise ... ecc .
In conclusione , il gruppo , il gregge del MAC era addolorato e confuso . Tu dunque preso atto di ciò , decidesti la seguente soluzione , onde ripartissimo più tranquilli e speranzosi : ci convocasti tutti quanti presso la Parrocchia di Puglia e dopo la messa fummo ospitati da te ; e li in un momento opportuno confidasti la tua versione dei fatti di Remo , onde fosse chiaro , che era lecita la speranza , che Remo forse era nella salvezza eterna nonostante il suo errore , che nostro compito era comunque la fermezza e la maggior fede e attenzione al prossimo , di quanto ciononostante ne potessimo avere avute fin li . Quindi ripartimmo rinfrancati , e mentre il male fa il suo corso , possiamo dire che, dopo quel colloquio , lo fece ancor più e ancor meglio il bene , e anche il nostro bene , nonostante i limiti e gli errori eventuali .
Venendo alla conclusione , o don Uldo , dicono che sei morto , e giustamente vi hanno il tono del rammarico quelli del nostro tempo; ma meglio dovrebbe dirsi , che certo sei nato alla vita eterna; però ancora più esattamente , la tua morte è in verità , pure la tua fondamentale vittoria : tu infatti hai vinto davvero , perché per tutta la vita sconfiggesti il diavolo e il male , mediante la via più semplice e potente, vale a dire facendo del bene ; poi hai vinto la morte in modo massimamente signorile , come una creatura pasquale , perché forse non solo hai salvato in eterno te stesso ma tanti altri saranno in cielo per la tua buona opera; mentre né vi sarebbero e né vi sarebbero stati , se tu non ti fossi fatto prete .
La pace sia dunque con te , in eterno .
FINE